«Basta. I pescatori di Marinella di Selinunte sono stanchi di essere presi in giro da questo Governo di centrodestra e dai periodici comunicati di rassicurazione su lavori urgenti che non partono mai. Che fine ha fatto l’intervento che dovevano liberare il porticciolo di Marinella dall’accumulo di posidonia? 200mila euro, annunciati e garantiti dall’assessorato regionale alle infrastrutture nell’aprile scorso che però non si sono mai tradotti in un cantiere». Lo ha detto l’onorevole Cristina Ciminnisi (M5S) al termine del sopralluogo al porto di Marinella di Selinunte, dove ha incontrato il sindaco Enzo Alfano, il vice Filippo Foscari e alcuni pescatori.

«I gravi ritardi nell’avvio dei lavori hanno peggiorato la navigabilità, l’approdo e l’ormeggio nel porto, come avevano previsto, per consolidata i pescatori di selinuntini. Le mareggiate e le correnti invernali, già dal mese di novembre scorso, hanno ulteriormente compromesso la navigabilità nel bacino portuale invaso da tonnellate di posidonia», ha detto la Ciminnisi. «La rimozione della posidonia – ha ricordato ancora Ciminnisi – era stata convenuta proprio nel corso di un tavolo tecnico, come soluzione tampone, con la consapevolezza che solo più complessi e articolati lavori sull’intero bacino portuale e sui moli risolveranno il problema. È però indifferibile, nel frattempo, l’intervento urgente garantito 9 mesi fa ma ancora inattuato».

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