Il Presidio di Libera Castelvetrano, nel diffondere, divulgare e promuovere uno sport sano che sia veicolo di valori come il rispetto dell’altro, delle regole e del proprio corpo per combattere e prevenire l’illegalità dilagante nel mondo dello sport; nel promuove iniziative per diffondere una cultura dello sport che sia di formazione e di svago, che aiuti a comprendere i propri limiti rifiutando il perseguimento della vittoria ad ogni costo, e che consideri il ricorso ai farmaci ed alle sostanze dopanti la più grave e definitiva delle sconfitte sportive, esprime indignazione per una pubblicità apparsa in questi giorni a Castelvetrano .
FUORI LA PUBBLICITA’ SESSISTA DALLO SPORT
Per Libera Presidio di Castelvetrano
M.Teresa Nardozza
ma per favore…..
Ringrazio Libera dell’attenzione verso una pubblicità che fa del corpo delle donne uno specchietto per le allodole.Nel Rispetto di tutte le donne e della loro dignità,nel rispetto di modelli culturali che privilegiano l’accettazione del sè e non la pericolosa emulazione di stereotipi indotti,nel rispetto di tutte le donne che sono di più e di meglio di una pubblicità sessista,Rifondazione Comunista chiede di rimuovere la pubblicità in questione perchè lesiva della dignità e ingannevole circa il messaggio che vuole promuovere.
Maria Antonietta Garofalo
Rifondazione Comunista
P.S.Mi auguro che questo messaggio non rimanga in attesa di approvazione come quello del 7 Agosto avente per oggetto Selinunte e mai pubblicato pur non essendo offensivo!
Vorrei rivolgermi alla Dott.ssa M. Teresa Nardozza, alla quale va la mia stima per la persona e per il suo impegno civile sempre apprezzabile ed encomiabile. Mi trovo però in disaccordo sulle affermazioni da lei fatte sulla pubblicità attualmente esposta presso uno dei nostri impianti di via Diaz in Castelvetrano. Essendo il sottoscritto, autore del progetto grafico per il quale “esprime indignazione”, mi sento di dover affermare di essere in completo accordo con lei per quanto afferma circa il rispetto delle regole e della propria salute, sia nello sport che nella vita di ogni giorno, mi perdoni però se non riesco a condividere con lei un giudizio così duro espresso nei confronti di un’immagine, che aveva solo l’intento di attirare l’attenzione (cosa puntualmente avvenuta) sul nome di un’azienda che affitta campi di calcetto. Per chiudere il discorso sull’immagine delle ragazze, vorrei far presente a lei e a tutti coloro che stanno leggendo queste righe, che quanto vedono i nostri figli in televisione e ben più arduo e sicuramente meno istruttivo di una foto di questo tipo, e mi riferisco all’abbigliamento agli ammiccamenti ed alle continue sculettate delle veline di Striscia, piuttosto che a qualunque altro programma di prima serata in quasi tutti i canali TV. Non credo sia questo, pertanto, il capretto espiatorio da dover usare per esprimere dei concetti, estremamente condivisibili nella sostanza, ma poco apprezzabili per l’esempio testé utilizzato. Firmato Nicolò F. Buscaglia
“un’immagine, che aveva solo l’intento di attirare l’attenzione (cosa puntualmente avvenuta) sul nome di un’azienda che affitta campi di calcetto.”?Complimenti! dunque per vendere ,utiizza il corpo dele donne,lasciando intendere che praticando lo sport in quei campi si diventi cosi?Dubito fortemente che l’abbigliamento delle nostre atlete castelvetranesi sia composto da slip e magliette succinte di siffatta maniera,non pensa che un’immagine così possa offendere o comunque urtare la sensibiità di chi crede che le donne non siano solo apparenza ma esseri pensanti?Non pensa che le ragazze che lei tanto amabilmente ha collocato nella pubbliciatà siano figie del velinismo che cita? Non pensa che vestendo quei corpi con l’abbigliamento che utiizzano normalmente le atlete,avrebbe venduto lo stesso?La sua immagine è sessista,dunque la modifichi.
Faccio appello a tutte le atlete di Castelvetrano affinchè dimostrino che lo sport non ha bisogno di donne-oggetto come si deduce dalla pubblicità ma di professioniste serie.
La questione di fondo sig.ra Garofalo è una sola: queste ragazze così succinte vestite, sono state costrette con la forza o hanno scelto liberamente di posare seminude?
Nel primo caso immediatamente una denucia alle forze dell’ordine; nel secondo caso invece sarebbe stato meglio stare zitte o limitarsi a dire che forse l’immagine era di cattivo gusto.
Fare i bacchettoni non mi pare il caso.
P.S. Anche questa è libertà di stampa ed espressione come l’artista che metteva a Milano(mi pare) i manichini impiccati, la si può condiviedere o meno.
Saluti.
Questione di buon gusto è vero,non penso che le ragazze siano state costrette,non penso neanche di essere bacchettona,ritengo che per pubblicizzare i campi di calcio non siano necessari i corpi seminudi delle donne.Ho espresso liberamente un disagio,per altro condiviso ,si può?Perchè stare zitti?Riflettiamo piuttosto su una tendenza cronica,cioè si vende di più quando l’oggetto dell’immaginario erotico è la donna svestita,quasi ad intendere che le donne siano solo questo e non mi soffermo sulle conseguenze che questi modelli subculturali possano avere sulle bambine e sulle adolescenti,sarebbe un discorso lungo ed estremamente serio.E’ancora possibile indignarsi?E se lo si fa,perchè dare della bacchettona?E’possibile spostare il discorso su argomenti pertinenti la pubblicità “”etica”?IO è troppo impegativo?In ogni caso comprendo che si preferisce sponsorizzare il calcio a cinque,a sei,a ….tette!
Questa è in fondo l’immagine dell’Italia che si stà diffondendo da un pò di tempo a questa parte. Semplificando è tutta una questione di culi e tette niente di più.
Chi stabilisce cosa è etico e cosa no?
Io credo più semplicemente che si tratti di una questione di sensibilità.
Io sono una donna di 28 anni, anche se non sono un’atleta mi assumo le conseguenze delle mie affermazioni.
Sono sempre stata una che non si mai fatta più di tanto avanti, ma adesso basta, anche io voglio dire la mia e voglio più gente possibile possa manifestare il suo pensiero, non si può sempre girare la testa da un’altra parte e fare finta di niente, tanto le cose sono così e niente può cambiare.
Basta!!!
L’altra sera passando con l’auto da una certa via del nostro florido paesello, mi sono sentita violentata dalla presenza di questo cartello, e non tanto dell’immagine in sè (credo di vedere giornalmente cose peggiori).
Quello che mi ha fatto indignare è che non
ho avuto la possibilità di scegliere (anche perchè è impossibile passare di là senza vedere quest’opera d’arte).
Penso che ognuno ha il diritto di scegliere a quali modelli culturali ispirarsi, ma allo stesso tempo tutti abbiamo il diritto in nome di quel residuo di democrazia che ancora è rimasta di poter esprimere la propria opinione.
Io sono una di quelle persone che si indigna e lo dico senza vergogna e senza pregiudizio.
Grazie all’esempio di un presidente come il nostro e sapete tutti a chi mi riferisco, io non mi sorprenderei più di niente; il fatto che la televisione italiana, ormai diventata lo specchio della nostra società attuale, non può e non deve giustificare tutto il resto. Dov’è finito lo spirito critico? Dev’essere per forza sempre tutto bianco o tutto nero? Io non ci stò……….
Il messaggio che per caso volete trasmettere è che in tempi di crisi come questo il fine giustifichi sempre i mezzi……………………………………………..
Egregio dott. Buscaglia, l’immagine ha sicuramente raggiunto il suo scopo. Ha attirato la mia attenzione e ritengo anche quella di tutti gli altri passanti. Alla vista di quel manifesto mi sono posto questo domanda: cosa hanno a che fare delle bellissime ragazze seminude con il campo di calcio dove tanti bambini di 9 e 10 anni vanno a giocare? la risposta che mi sono dato è NIENTE. Per colpire avrebbe potuto mettere l’immagine di Gandhi, di M.L. King, di Dante, di Leonardo, di un’alba, di un tramonto,….Indignarsi è poco, bisognerebbe boicottare quell’immagine e quei campi, artificiosamente associati.
Esattamente d’accordo con la Dott.ssa M. Teresa Nardozza, questa immagine rovina la nostra etica oltre al grafico la vera colpa è del proprietario dell’impianto sportivo visto che all’impianto viene frequentato da bambini minorenni e adolescenti. E questo l’insegnamento che deve dare a dei bambini ed adolescenti? poi riguardo al Sig. Buscaglia che riportava la voce delle Veline ed ecc.. in TV nn sono seminude con il seno di fuori io non dò colpa a lei principalmente ma la dò al gestore o proprietario dell’impianto dell’azzura. Concludo per dire che e veramente vergognoso questa pubblicità!!!
Anna
credo che state esagerando e ricamando un po’ su questa pubblicita’ che nessuno ha fatto caso o non vuol vedere , che le ragazze sono fatte al computers hanno tutte la stessa faccia e poi non voleva attirare l’attenzione di nessuno in quanto i campi sono molto conosciuti nella valle del belice ma se vi spostate di due cartelli piu’ avanti una ragazza vera vi e’ con una pubblicita’ di intimo messa in reggiseno e mutande in posa molto sessuale e provocatoria ma fatemi il favore……………….non avete altro da fare
Caro Sig. Diego,
Lei si attacca ad una Modella in reggiseno x far conoscere le nuove linee di reggiseno di una nota firma a livello mondiale, e vuole mettere a paragone con delle ragazze con il seno quasi tutto di fuori per pubblicizzare dei campetti da calcio al livello dilettantistico territoriale. Ma la faccia finita di paragonare l’oro con il piombo!!!!!!
appunto ma non c’e’ bisogno di indossare cosi’ l’intimo per pubblicizzare un prodotto d’altronde quella era solo una cosa spiritosa e’ senza malizia al contrario di altre pubblicita’
Sig. Diego, non faccia paragoni del cavolo mi scusi!!! Ma una cosa e un noto MARCHIO di un Franchising Mondiale!!! che fa una pubblicità nelle reti televisive Nazionale e riviste Nazionali e Mondiali, ed una cosa mettere delle ragazze mezze nude nel nostro territorio che e frequentato da bambini ed adolescenti. E stata fatto x attirare anche con malizia!!!!!!!!! CHIUDO IL DISCORSO E L’ARGOMENTO CHE NON E BELLO PASSARE X LE VIE CITTADINE E VEDERE I SENI DELLE GIOCATRICI DI FUORI!!!!
cariss.sig.ra anna credo che sta’ un po’ esagerando le ragazze non sono nude ma lo vuol fare credere lei
Ma volete mettere la dose di ironia che sta in questa foto? e poi che c’è di “non bello” nei seni (per altro “evocati” e,in fine, coperti)? pensiamo a non far giocare i nostri piccoli con mitra finti, pistole, bombette… pensiamo a non farli giocare alla guerra. Qualora poi, crescano con una particolare attrazione per i seni, Freud permettendo, essa non li turberà nello sviluppo. Ora, vi prego, non prendete questo intervento come un atto di libido, ma come un contributo ad una discussione che poteva davvero esaurirsi in un sorriso e nella vecchia ma efficace battuta “ma guarda che cosa si inventano?”…
Lei non pensa che ci sia la possibilità di fare ironia in altra maniera?Perchè ignorare un problema di fondo che attiene alla mercificazione del corpo femminile in contesti del tutto anomali ( qualora ce ne fossero nella norma) come la pubblicizzazione di campi di calcio?(dove per altro si vendono tabacchi,alla faccia…!)Non pensa che per soddisfare l’attenzione,possano essere utiizzate altre forme che non quelle delle donne seminude?Personalmente non ho colto ironia,ho colto il disagio di adolescenti che mi hanno segnalato tale pubblicità e penso che alcuni interventi vadano in questa direzione.Non scomodi Freud,nessuno ha parlato di turbamenti,i bambini sanno benissimo a quali seni attaccarsi.” Ma guarda come si ostinano a non vedere…”
ho sempre accuratamente evitato di sottopormi a sforzi fisici inutili e strapazzi vari ma adesso…. quasi quasi….. che fa divento così? ma ce ne fossero di mercificazioni del corpo femminile, lasciando stare la mente!!!! è un’immagine bella e innocente che mi ha ricordato le Barbies asessuate della mia infanzia… omnia munda mundis…
Bhe,certo,l’equazione donna- bambola la dice lunga o meglio conferma lo scopo del venditore.Non credo che la citazione latina si addica al contesto,laddove l’autore esplicita testualmente di avere creato l’immagine per ” attirare l’attenzione”,dunque non colgo purezze di sorta,quanto,piuttosto,una misera manovra per lucrare e naturamente ha fruttato.
cmq… mi propongo con apposito fotomontaggio digitale per la prossima pubblicità, magari di una palestra: basta che mi facciano in computergrafica la bella tartaruga addominale che non ho…
etc…sarebbe molto più ironico il fotomontaggio di una tartaruga posta su un addome,animalisti permettendo!!!!!
no,non quella tartaruga…l’altra!!! e poi non c’è nessuna equazione vedete, sono bambole di plastica, credo che nell’intenzione dell’autore servissero a fare il paio con i campi in erba sintetica!!!
Signor Buscaglia, salto tutti i contenuti dei precedenti messaggi per dirle che in qualità di Presidente dell’Associazione Protocollo contro la Pubblicità Sessista inseriremo la sua/vostra campagna pubblicitaria (?) nella galleria delle pubblicità sessiste, violente, discriminanti, volgari, offensive e discriminatorie delle quali intendiamo chiedere il ritiro immediato da parte dal committente stesso (quindi niente censura pubblica ma ravvedimento responsabile) e intanto proponiamo, come nostra abitudine, il consumo critico da parte dei cittadini che, nel vostro caso, si configura come un’astensione dall’utilizzo di quel prodotto, cioè il campo di calcio. Appare evidente, dalle sue argomentazioni che Lei non dovrebbe più cimentarsi con immagini destinate a luoghi pubblici, almeno finché sostiene queste teorie.
Ico gasparri
presidente Associazione Protocollo contro la Pubblicità Sessista
Ringrazio il Presidente dell’Associazione Protocollo contro la Pubblicità Sessista per il suo autorevole intervento.
Maria Antonietta Garofalo
Rifondazione Comunista
Castelvetrano