Questo articolo è per spiegare la mia posizione sul movimento dei forconi. Ho avuto bisogno di una presenza assidua nei punti di blocco e tre giorni di dialogo continuo con la gente presente ai caselli per farmi un’idea precisa di quello che sta succedendo e tutt’ora la mia conclusione può essere esposta esclusivamente a livello personale, per non creare conflitti in futuro con tutta la strumentalizzazione che stanno compiendo i media e per quello che rappresenta il lavoro di Lo Sai.
Quello che ho visto dall’inizio dell’organizzazione della protesta, nell’assemblea di Catania dove ha partecipato anche il presidente del Palermo Calcio Maurizio Zamparini col famosissimo intervento contro Banche, moneta debito, Monti e media, ad oggi è riassumibile in 2 fasi.
Nella prima il blocco è stato organizzato dalla massiccia presenza degli autotrasportatori in genere che hanno orchestrato dei blocchi sicuramente d’effetto e di evidente impatto sulla regione.
Nella seconda fase, dal secondo giorno in poi, quello che è successo ha quasi dell’incredibile. Si è sviluppato una notevole presenza di ragazzi e padri di famiglia che hanno accompagnato la protesta, come i forconi in maniera pacifica, per tutta la nottata di Giovedì e Venerdì. Il numero dei presenti estranei al movimento e coesi alla protesta nella serata di Venerdì è arrivato a pareggiare il numero di autotrasportatori, tanto che al casello di S.Gregorio di Catania si è notata una massa di gente mista, che non portava né bandiere né colori, nessuno slogan ma un unica voce… Adesso Basta!
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AUTORE. Santo YesMan
Moneta siciliana? ai tempi dell’Euro? Ma se pure l’Italia, come Nazione, deve rispondere ai criteri europei in materia di bilancio finanziario!! Io non nego la validità di quanto asserito nel pezzo, ma è superato.. la nostra classe politica avrebbe dovuto sfruttare certe opportunità a partire dal ’46, come cercano di fare il leghisti adesso. Non fu fatto, pazienza. Ora sono altre le cose da fare. Per esempio far capire al governo centrale che ogni aumento del prezzo del carburante qui da noi ha effetti devastanti, ( non solo per i camionisti )molto più gravi che al nord servito da una buona rete di trasporto pubblico, qui inesistente, e quindi il voler destinare l’ultimo aumento al ‘potenziamento del servizio di trasporto pubblico’ si traduce in un ulteriore drenaggio di risorse dal Sud al Nord. Si riduca l’accisa in Sicilia.. Probabilmente qualche calabrese verrà a rifornirsi qui, ma non tanti perchè bisogna pagare il traghettamento. E’ più facile sconfinare in Svizzera o Slovenia
Hai ragione valenziano, se rifacessero il sistema ferroviario in sicilia e costruissero delle vere autostrade, se l’isola fosse ben collegata come lo è il nord e se anche qui arrivassero le frecce di trenitalia allora sì che sarebbe l’inizio di una rinascita siciliana!