Esimio Presidente, Le scrivo in merito alla Sua volontà di pubblicare entro questo mese i nuovi bandi per gli inceneritori.
Dirigo a Lei le mie parole, e desidererei che le leggesse in primo luogo come uomo e non soltanto come il massimo rappresentante della mia Sicilia.

Oggi come Lei saprà esiste un’ampia letteratura medica e scientifica che dimostra i danni alla salute causati dall’incenerimento dei rifiuti. Un organismo come l’ISDE, associazione Medici per l’ambiente, si impegna da tempo per la ricerca scientifica e per diffondere il messaggio che oggi la morte viene dall’aria e che la combustione dei rifiuti provoca danni irreparabili alla salute delle popolazioni che vivono in prossimità di tali impianti.

La Sicilia, terra meravigliosa nelle sue bellezze naturali, si è vista spesso violentata nei suoi territori. Gli inceneritori previsti nel piano regionale rifiuti non faranno altro che distruggere territori come la Valle del Simeto, dove è nato un parco fluviale, la bella campagna di Casteltermini, la già violentata terra di Bellolampo e per finire la zona più maltrattata della Sicilia, Augusta.

Ma se della terra e dell’ambiente noi uomini dimostriamo con le nostre azioni poco interesse, pensiamo almeno alla salute dei nostri figli e nipoti. Oggi abbiamo il dovere di farli vivere in piena salute. L’articolo 21 della nostra Costituzione dice: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Faccio appello a Lei come rappresentante istituzionale, La prego di rivedere il piano regionale dei rifiuti e di considerare le alternative all’incenerimento degli stessi, come gli impianti che non inquinano dove il riciclo dei rifiuti è quasi al 100 per cento.

Faccio in particolare riferimento ad impianti come quello di Vedelago (Treviso) dove da quel 20 % di rifiuto che non si può riciclare si ottiene una sabbia sintetica per materiale da costruzione. Per non parlare dei posti di lavoro che tali impianti darebbero in Sicilia in confronto ai pochi possibili che da un inceneritore. Faccio appello a Lei come medico ricordandole che oggi più di 435 ricerche scientifiche provano un forte aumento di tumori e nascite di bambini malformi in prossimità degli inceneritori (chiamati impropriamente termovalorizzatori). L’ultima di queste ricerche, come Lei saprà, è stata resa pubblica presso la biblioteca scientifica internazionale PubMed. Ecco il testo integrale: “Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.” Faccio appello a Lei come uomo che deve pensare alla salute dei suoi figli e simbolicamente dei suoi figli siciliani. Il suo pensiero dovrebbe andare ai bambini malformi nati a Gela, ai bambini che vivono nella zona di Augusta e alle loro mamme, così da dimostrare a noi, con fatti concreti, che Lei è il Presidente di tutti i siciliani.

Confido nella speranza di una Sua volontà ad incontrare i medici che lavorano in Sicilia nella ricerca scientifica in materia ambientale, gli organismi che operano in difesa dell’ambiente, le associazioni ambientaliste ed i sindacati, con l’obiettivo di un confronto costruttivo in un tavolo tecnico al fine di riflettere su un più coscenzioso piano regionale dei rifiuti.

La ringrazio per la Sua cortese attenzione.

Patrizia Lo Sciuto
Presidente dell’Associazione Rifiuti Zero Trapani
rifiuti.zerotp@libero.it

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