«È un vero disastro ecologico». Così il sindaco di Montevago, l’onorevole Margherita La Rocca ha commentato l’incendio che da ieri pomeriggio ha cancellato più di 100 ettari del bosco Magaggiaro. In poche ore le fiamme hanno divorato tutto: macchia mediterranea, alberi, legna accatastata, riuscendo a percorrere decine e decine di metri e trasformando in cenere qualsiasi cosa. Anche stamattina sono prosegue le operazioni di spegnimento. Sul posto gli uomini del Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Santa Margherita Belìce e la Protezione Civile di Sambuca. In volo anche due Canadair che hanno fatto la spola tra il lago Arancio (per caricare l’acqua) e la zona dell’incendio (per gli sganci). La colonna di fumo, ieri pomeriggio, era ben visibile anche da Castelvetrano e dall’intera Valle del Belìce.
La zona più colpita è la parte più giovane del bosco. Ma le fiamme non hanno risparmiato nulla. Anche quella che quattro anni fa fu interessata da un altro incendio e che solamente nel prossimo anno si sarebbe intervenuto per la ripiantumazione. Ieri sera, intanto, sono dovuti ricorrere alle cure dei medici il Commissario Pasquale Maggio (a capo del Distaccamento del Corpo Forestale di Santa Margherita Belìce) e un suo collega. I due, durante le operazioni di spegnimento, sono rimasti intossicati dal fumo.
AUTORE. Max Firreri