Se venisse realizzato si tratta di un mega impianto agrofotovoltaico esteso su 50 ettari sul territorio di Santa Ninfa, ma di fatto proprio a confine con Gibellina e di fronte il museo d’arte contemporanea “Ludovico Corrao”. Ora i sindaci di Gibellina e Santa Ninfa hanno espresso il loro “no” alla realizzazione dell’impianto di contrada Le Forche su un progetto della società “Tozzi green”: 48 mega watt con pannelli installati già a partire sul terreno di fronte il museo. Domani presso l’assessorato regionale al territorio si terrà la conferenza. «Così facendo si elimina completamente il paesaggio fonte di ispirazione di Mario Schifano per il suo ciclo della natura», dice il sindaco di Gibellina Salvatore Sutera. «Si vuole violentare l’identità faticosamente conquistata da questo territorio, a partire dall’impegno di Ludovico Corraro», aggiunge Sutera. Il parere contrario del primo cittadino è legato al fatto che l’appezzamento di terreno, seppur di competenza del Comune di Santa Ninfa, si trova di fronte il museo d’arte contemporanea “Ludovico Corrao”. A fargli da spalla il sindaco di Santa Ninfa Carlo Ferreri. «Mi appello al Presidente della Regione Renato Schifani, a tutti gli artisti e a tutte le donne e gli uomini che hanno a cuore la bellezza e il destino di Gibellina, affinché non si perpetri questa violenza inaudita sulla città e su tutto il territorio del Belìce», ribadisce il sindaco Sutera.

Al progetto della “Tozzi green” ha espresso parere negativo la soprintendenza ai beni culturali di Trapani, Legambiente ente gestore della Riserva di Santa Ninfa ha espresso, invece, parere condizionato. Lo scorso maggio l’assessorato regionale al territorio ha autorizzato il progetto originario con la prescrizione di ridurre l’impianto. L’assessorato ha richiesto la riduzione di almeno 16 mega watt, eliminando la fila di pannelli solari vicino la strada provinciale 37 e inserendo anche laghetti all’interno dell’area.

Sulla questione è intervenuto anche il deputato regionale Pd Dario Safina: «La realizzazione di quell’impianto rappresenta una grave minaccia per l’identità culturale e paesaggistica del territorio. Gli uffici regionali fermino subito questa follia che rischia di trasformarsi in un vero e proprio disastro ambientale», ha detto il deputato dem.

Foto aerea tratta dal sito del portale della Regione Siciliana.

 

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