Un viaggio nel tempo tra il glorioso passato della linea Agrigento – Porto Empedocle – Castelvetrano ed il suo triste presente.
Partendo dalla città dei templi inizia un percorso magico, quasi incantato, tra i templi greci dell’antica Akragas, il mare africano, le splendide e fertili campagne dell’entroterra agrigentino, l’impareggiabile litorale che va da Sciacca a Menfi, la leggendaria foce del Fiume Belice, i templi di Selinunte e, come punto d’approdo, la stazione di Castelvetrano una sorta di La Mecca per tutti gli amanti delle ferrovie a scartamento ridotto e non solo.
La linea oggi (2012) versa in stato di abbandono, tra voci di un possibile recupero come pista ciclabile, e di un ritorno all’esercizio ferroviario quanto meno nel primo tratto tra Castelvetrano e Selinunte.
Nonostante le numerose occupazioni del sedime, la linea conserva ancora intatto il suo fascino e, dopo tanti anni, in quasi tutto il tracciato è possibile apprezzare l’armamento ancora in sito. Le opere d’arte versano, in linea di massima, in buono stato, eccezion fatta per qualche galleria ostruita da materiali di risulta o trasformata in discarica.
Dal 2009 Ferrovie Kaos monitora regolarmente tutto il tracciato, promuovendo il recupero, anche graduale, dello stesso alle sue funzioni originarie.
AUTORE. Redazione
Ripristiniamola. Senza perdere tempo.
SI…. RIPRISTINATE…. IMMEDIATAMENTE… PER IL TURISMO… PER NOI… PER LA SICILIA…
Un’idiozia totale aver dispero questo patrimonio. In altre parti del mondo i treni turistici fanno il pienone, in Sicilia la potenziale tratta più bella del mondo viene cessata. Assurdo.
Sarebbe già un grosso traguardo quello di farne una pista ciclabile attrezzata che colleghi castelvetrano con Agrigento!
Questa linea deve rinascere, una linea che collega tre siti archeologici (Selinunte, Cattolica Eraclea e Agrigento) e città turistiche come Sciacca sarebbe la cosa più giusta da fare, pensate solo quanto flusso di turisti ci potrà essere tra Selinute e Sciacca. Per giunta, esistono ancora i rotabili originali di questa linea e solo questo porterebbe un gran numero di passassionati, anche da tutta Europa e America. Spero solo che si finisca con la costruzione di queste piste ciclabili inutili sul traccio ferroviarie si inizia realmente a pensare, (come sta facendo Castelvetrano-Selinunte) nel rispristino di questa linea!
e pensare ,che camilleri ha dedicato un romanzo,il casellante ,a questa tratta ferroviaria…ragusa si è fatta i bagni con la pubblicità su montalbano…
Io sarei a favore della realizzazione di una pista ciclabile. Per chi vuole andare in bicicletta riguardo alla sicurezza sarebbe meglio piu sicuro e rilassante si eviterebbero le auto e svincoli pericolosi che ci sono sulla SS 115.Attrezzandola con dei punti ombreggiati per godersi delle brevi pause sarebbe interessante da punto di vista paesaggistico per il diversificarsi della sua panoramica natura campagna con coltivazzioni colline,ponti,costoni e mare.Sarebbe un bel progetto realizabile,per dare lo stimolo alla gente ad usare la bicicletta anche in città dal punto di vista del tempo libero sport e movimento. Farci un pensiero a questo progetto nn sarebbe male. Al treno c`é il bus come alternativa e va bene.
Ma ancora con ste piste ciclabili? Eh basta!
Dopo aver permesso che si distruggesse questa linea ferroviaria adesso magari volete pure che qualcuno ve la ricostruisse per poi fare di questa quello che fate con tutto cio’ che avete??? Ma un minimo di decenza!!! E poi con quali soldi? Neturalmente con quelli degli altri!!! Devono fare… vogliamo…lo stato deve…!!! Al parco archeologico seppellivate la spazzatura e solo Dio sa cos’altro!!!
@gaspare ‘al treno c’è il bus come altermativa, e va bene’. Conservo come una reliquia la lettera a ‘Repubblica’, pagine nazionali, scritta pochi anni fa da due malcapitati turisti piemontesi che, giunti a Favignana senza auto al seguito, decisero di visitare Selinunte ed Agrigento servendosi dei mezzi pubblici. Una tregenda. Giunti di domenica alla stazione di Castelvetrano ( allora ancora trenitalia non aveva provato a sopprimere la linea!) dovettero aspettare non so quanto per un bus che li portasse a Selinunte. Quando finalmente il bus, ore dopo, si presentò, li lasciò all’ex stazione di Selinunte. Ma loro volevano raggiungere il mare. Avrebbe dovuto esserci un trenino turistico. Nessuna traccia. Una ‘volante’ della Polizia, impietosita, li raccolse e li portò al mare. Là c’era il trenino. Il conducente, in mancanza di istruzioni, aveva deciso che era meglio aspettare i turisti al mare, invece che fare la spola con la stazione di Selinunte. Ad Agrigento, naturalmente, non andarono più. Ma di che cosa stiamo parlando? Oggi è anche peggio: avete provato a prendere un treno la domenica sulla Palermo-Trapani via Castelvetrano? Io questa lettera la farei affiggere nell’ufficio di qualunque amministratore locale siciliano che abbia a che fare, anche lontanamente, con i trasporti pubblici,con l’obbligo di mandarla a memoria!
Guastall, io non capisco cosa vuoi dire nel tuo commento. Se la linea si ricostruisce, si farà un serio servizio turistico che colleghi veramente i vari paesi attraversate dalla linea e non come fanno gli autobus, che svolgono un servizio penoso ( e valenzionao ha spegato perfettamente la situazione). I finanziamente ci sono, la Comunità Europea potrebbe finanziare questo progetto senza problemi( in tutta Europa sono stati aperti chilometri di ferrovie turistiche).
Ho letto qui che c’è stata un raccolta firme contro la soppressione di numerosi treni, ed sono state raccolte molte firme, questo mi fa un grand piacere.
Pensate come sarebbe interessante la tratta birgi aeroporto, per prosequire tutta la costa che da mazara litorale granitola, tre fontane, selinunte per proseguire fino a sciacca ed agrigento. Un sogno si, giacche i sindaci della nostra amata provincia fanno campagna per sospende la tratta campobello di mazara a mazara del vallo.
E un territorio per zombi poltroppo.