facebookFacebook, questo amico virtuale che affascina molti, li cattura a tal punto da sentirlo un amico vero. Interessanti i mille volti di ogni soggetto “amica – amico” che interagiscono in questa dimensione virtuale.

Note positive ce ne sono tante, a partire dalle notizie che giungono in tempo reale lì dove informazioni e stampa sono censurate, notizie e comunicati in tempo reale di contesti socio-politici che altrimenti non ne avremmo neppure saputo l’esistenza; amicizie e conoscenze che s’incontrano “virtualmente” dopo anni di silenzio da ambo le parti, comunicati d’importanza vitale e altro ancora, ma ciò che colpisce maggiormente è quel lasciarsi andare di persone a sfoghi, atti di narcisismi, egocentrismo, esibizionismo, si arriva anche a dare visibilità di scene personali, fatti, eventi, stato emotivo, che un tempo facevano parte del nostro vissuto più intimo, la discrezione, la vita personale, quella famosa “privacy”, tanto nominata.

Più volte gli esperti hanno fatto giungere il messaggio di quanto sia pericoloso postare delle immagini di minori; intanto genitori, zii, nonni, tutti a far vedere i propri piccoli, nelle immagini più diverse, incuranti dei messaggi che giungono puntualmente e ripetitivamente.

Davanti a un monitor, ci si disinibisce, qualcuna/o si sentono liberi di lasciarsi andare a commenti di varia natura, razionali se rientrano nell’ottica del contesto socio-politico aperto a un confronto con altri; ma oserei dire irrazionale quando si passa a esternare sentimenti troppo personali, troppo intimi, quasi a voler mettere in mostra a tutti i costi la propria persona, il proprio io, ed è proprio in quest’ultimo aspetto che scatta il pericolo.

Fb è diventato lo sfogo di gente sola, di gente sofferente, timorosa di svelare il proprio stato emotivo in un contato reale, un “face to face”, ossia un faccia a faccia, con una persona amica, con un conoscente, cercando l’aiuto anche nelle istituzioni. Mi sono ritrovata a notare immagini di gente sola che passa diverse ore con questi “amici virtuali” aspettando un “Mi piace”, mostrando quel lato intimo del proprio essere a nudo di fronte a un probabile “amico”, ma è proprio l’amica o l’amico di cui si ha bisogno? Forse, per certi aspetti quell’amica/o può far sentire meno soli, ma quando si dice che l’uomo è un essere relazionale, Fb è proprio l’amica/o che si cerca?

Fb è una piazza molto pubblica, più di quanto si possa immaginare; a qualcuna/o il fatto di limitare la cerchia di amicizie li può far sentire sicuri dall’essere immuni da attacchi da parte del web, invece, non è proprio così, il nemico può essere sempre in agguato. Può capire se siamo a casa, se i nostri spostamenti sono per poco tempo, o siamo distanti, magari in vacanza, e attraverso le belle foto che postiamo lo si capisce subito, specialmente se associamo anche la nostra posizione geografica. Siamo in estate, fa caldo, ci sono delle belle serate, spegnete quel monitor, uscite, andate a passeggiare, andate in spiaggia, forse troverete davvero un “amica/o”, il virtuale prima o poi, scoppierà come una bolla di sapone.

Articolo di: Mariella Pompei

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