Tornano nella disponibilità di Tommaso e Antonino Geraci di Castelvetrano i beni che erano stati sequestrati dalla Guardia di Finanza, nell’ambito dell’operazione che lo scorso febbraio portò ai domiciliari padre e figlio di Castelvetrano, tutte due gioiellieri.
Il Tribunale di Trapani – Sezione misure cautelari reali – presieduto da Enzo Agate, ha emesso la sentenza che di fatto annulla sia l’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala che disponeva il sequestro nei confronti dei Geraci (ma anche di Irene Geraci e Maria Lucrezia Roccafiorita) che il decreto di sequestro nei confronti della società “Gia srl”. Soltanto due quote societarie – appartenenti ai fratelli Antonino e Irene Geraci – sono rimaste sequestrate. Tornano nella disponibilità della famiglia Geraci, invece, la villa di via Catullo a Castelvetrano, due auto, conti correnti e una barca (Gaia). Soddisfazione per la sentenza è stata espressa dal collegio difensivo dei Geraci, composto dagli avvocati Roberto Tricoli, Giuseppe Pantaleo e Daniela Noto.