Una santa messa celebrata in piazzale Riccardo Tondi a Castelvetrano, tra i palazzi del quartiere Belvedere. Così è stato ricordato ieri don Baldassare Meli, il parroco di Santa Lucia scomparso il 27 giugno 2020. A presiedere la celebrazione sono stati don Giacomo Putaggio e don Elkin Baron. Tra i fedeli tantissimi bambini che, in queste settimane, hanno preso parte al Grest organizzato dalla parrocchia. Ieri mattina i “Colibrì 2.0”, gruppo giovanile parrocchiale, si erano recati presso il murales realizzato in via Campobello a Castelvetrano, per ricordare la figura di don Meli. Ieri sera la santa messa.
«Sfogliando l’album delle nostre foto quanti ricordi, quante belle esperienze insieme – ricorda in un post su Facebook l’amica di Meli, Ninetta Sammarco – ora vivo ricordando i tuoi insegnamenti e mi sforzo di attuarli, ma sai non è facile. Mi hai fatto promettere che si deve perdonare chi ti ha ferito come hai fatto tu». Don Meli, salesiano, uscì fuori dalla Congregazione nel 2003, dopo aver denunciato gravi fatti di pedofilia nel quartiere Ballarò di Palermo. Fu accolto in Diocesi a Mazara del Vallo nel 2004 dall’allora Vescovo monsignor Calogero La Piana.
«Perché siamo qui?», si è interrogata Rosy Cardinale, una delle animatrici del Grest. «Perché qui abita Alessio, un bambino che, purtroppo a causa di una malattia, è costretto a stare spesso in ospedale con la sua mamma, quindi abbiamo pensato che per lui sarebbe stato più facile scendere a giocare per qualche minuto anziché allontanarsi da casa, impossibile per lui per troppe ore». Il quartiere Belvedere è stato quello dove ha vissuto don Meli. Fu lui che, dopo l’ennesimo furto in parrocchia, fece preparare un cartello con su scritto: “Il bene del quartiere facciamolo vedere”. Ora i giovani e gli animatori sono tornati tra le vie e le piazze di quel quartiere.
AUTORE. Redazione