Se Alessio non può partecipare a un intero pomeriggio al Grest della parrocchia, il Grest va sotto casa sua per farlo partecipare, seppur per poche decine di minuti, alle attività. È questo il particolare più toccante del Grest “Una goccia che salva” organizzato dagli animatori della parrocchia Santa Lucia di Castelvetrano. Quest’anno gli animatori sono tornati a organizzare la festa di inizio estate in presenza dopo la pandemia. Ed è la prima volta che si ritrovano insieme dopo la scomparsa di don Baldassare Meli: è stato lui da parroco a portare i giochi tra le vie del quartiere Belvedere, coinvolgendo i bambini che ci vivono.
Quest’anno l’aspetto più emozionante è stato organizzare i giochi in piazzale Riccardo Tondi, lì dove si affaccia il balcone della casa del piccolo Alessio, 8 anni, affetto da una rara malattia (sindrome nefrosica cirtico resistente glomerulo sclerosi focale). Per la sua patologia Alessio non avrebbe potuto allontanarsi da casa un intero pomeriggio: «Così, in questo modo, diamo la possibilità al bambino di scendere da casa e partecipare ai giochi insieme agli altri bimbi», raccontano gli animatori. Un gesto d’affetto, segno d’amicizia che ha messo insieme Alessio e i bambini del quartiere. Ogni pomeriggio a tutti i bambini viene offerta la merenda offerta dall’Amministrazione comunale.
La festa del Grest continuerà nei pomeriggi dei prossimi giorni. Mercoledì, grazie alla disponibilità del vice sindaco Filippo Foscari, tutte le associazioni che praticano pallavolo giocheranno nel campo allestito in piazza Unità d’Italia. Il gran finale del Grest è atteso per martedì 27, in occasione del terzo anniversario della morte di don Meli: alle 19, in piazzale Riccardo Tondi, verrà celebrata la santa messa, poi spazio alla musica e ai bambini. Così come avrebbe voluto don Baldassare Meli.
AUTORE. Redazione