L’avvocato Maria Stella Gelmini, attuale Ministro dell’Istruzione si è presa una bella lavata di capo da parte del TAR, che fa il paio con la vecchia mozione del consiglio comunale di Desenzano del Garda nel 2000 (di cui l’attuale ministro fu presidente) per manifesta incapacità politica ed organizzativa, mozione promossa dal suo stesso partito di maggioranza. Risultato: otto consiglieri di opposizione e sette della maggioranza ne chiesero l’allontanamento.
Lasciando da parte l’anonimo curriculum e l’abilitazione alla professione di avvocato fatta a Reggio Calabria, nonostante la residenza bresciana, passiamo alla notizia del giorno: il provvedimento del TAR: entro un mese il ministero dell’Istruzione dovra’ inserire ‘a pettine’ (per punteggio) nelle graduatorie un centinaio di insegnanti supplenti. Lo ha deciso il Tar del Lazio accogliendo una richiesta dell’Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione (ANIEF) e da circa 70 insegnanti.
L’emendamento annunciato dal Ministro Gelmini? Assume sempre piu’ i contorni di una legge ad personam et contra ius, che sfugge al criterio della generalita’ della norma e pone un conflitto tra poteri dello Stato. Lo sostiene Marcello Pacifico, Presidente dell’ANIEF.
“Il provvedimento ha il solo fine – spiega – di rinviare di un anno il commissariamento del Ministero ed e’ palesemente contrario alla nostra Costituzione. Se si studia la giurisprudenza in materia, neanche una legge di interpretazione autentica puo’ annullare una sentenza della magistratura, pena la violazione degli art. 24, 103, 111, 113 della Costituzione. Sul merito dei principi costituzionalmente garantiti, infatti, gia’ i giudici del Tar si sono espressi con sentenza n. 10809/08 affermando che un’eventuale norma di legge tesa a mantenere il trasferimento in coda e non a pettine violerebbe gli art. 3, 51, 97 della stessa Costituzione. Perche’ allora non mettere la parola fine a questa vicenda fin da adesso evitando risarcimenti milionari e incertezza sulle nomine?”, conclude Pacifico.
Conosciamo meglio il Ministro Gelmini
CARRIERA MACCHIATA PER INOPEROSITA’
Entrata in Forza Italia sin dalla cosiddetta “discesa in campo” di Silvio Berlusconi, la Gelmini è stata presidente del club ‘azzurro’ di Desenzano del Garda dal 1994. “Nel 1998 è stata prima degli eletti alle amministrative ricoprendo la carica di presidente del consiglio del comune di Desenzano del Garda fino al 2000, anno in cui fu sfiduciata per inoperosità” (fonte Wikipedia).
Dal 2002 è stata assessore al territorio della provincia di Brescia dove ha realizzato il “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale” e ha ottenuto il riconoscimento di nuovi parchi quali il Parco della rocca e del sasso di Manerba e l’ampliamento del Parco delle colline di Brescia e del Parco del lago Moro, mentre dal 2004 è stata assessore all’agricoltura. Prima degli eletti alla Regione Lombardia nella circoscrizione di Brescia per Forza Italia, entra nel Consiglio Regionale della Lombardia nell’aprile del 2005. Il mese successivo, a seguito del successo elettorale, diventa coordinatrice regionale di Forza Italia in Lombardia; manterrà l’incarico fino al 2008. Nel 2006 Mariastella Gelmini viene eletta alla Camera dei Deputati, dove è stata membro della giunta per le autorizzazioni a procedere, del comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della II commissione giustizia.
ISTRUZIONE
Il suo provvedimento più importante è il decreto legge n.137 datato 1 settembre 2008 e intitolato “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”, convertito in normativa dal Senato il 29 ottobre 2008. Denigra l’istruzione del mezzogiorno e sostiene che per frenare il bullismo occorre ripristinare in pagella il voto di condotta. Nel senso che, secondo la mente ‘illustre’ della Gelmini, il bullismo non è un fenomeno sociale ma va represso con la minaccia di un voto negativo da parte della classe insegnante.
IL CASO – L’esame di Stato
Novantatré per cento di ammessi agli orali! Come resistere alla tentazione? E così, tra i furbetti che nel 2001 scesero dal profondo Nord a fare gli esami da avvocato a Reggio Calabria si infilò anche Mariastella Gelmini. Ignara delle polemiche che, nelle vesti di ministro, avrebbe sollevato con i (giusti) sermoni sulla necessità di ripristinare il merito e la denuncia delle condizioni in cui versano le scuole meridionali. Scuole disastrose in tutte le classifiche ‘scientifiche’ internazionali a dispetto della generosità con cui a fine anno vengono quasi tutti promossi. La notizia, stupefacente proprio per lo strascico di polemiche sulla preparazione, la permissività, la necessità di corsi di aggiornamento, il bagaglio culturale dei professori del Mezzogiorno, polemiche che hanno visto battagliare, sull’uno o sull’altro fronte, gran parte delle intelligenze italiane. Un passo indietro. È il 2001. Mariastella, astro nascente di Forza Italia, presidente del consiglio comunale di Desenzano ma non ancora lanciata come assessore al Territorio della provincia di Brescia, consigliere regionale lombarda, coordinatrice azzurra per la Lombardia, è una giovane e ambiziosa laureata in giurisprudenza che deve affrontare uno dei passaggi più delicati: l’esame di Stato. E così da laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Brescia e specializzata in diritto amministrativo, ha superato l’esame di Stato per la professione di avvocato presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria nel 2002, dopo aver svolto il primo anno di praticantato a Brescia e il secondo nella stessa città di Reggio Calabria.
per quanto concerne le scuole e gli atenei meridionali nulla hanno ad invidiare a quelli del Nord, anzi. Sicuramente la ministra Gelmini si è portata a Reggio Calabria per superare gli esami di procuratore legale, in quanto lì evidentemente. viste le sue amicizie, poteva contare sulla protezione degli amici di dell’Utri.
In quale dialetto ha sostenuto l’esame di abilitazione , il nostro caro ministro Gelmini? In bresciano?
L’avranno capito i calabresi?
fai ripristinare la scuola elementare nel belvedere di castelvetrano ,tu e il provveditore di trapani e date qui l’ esame.. per diventare.. cittadini italiani. vergognatevi, 700o pers one senza scuola… ma andate a dare LA TRIPPA…
ma andate a dare LA TRIPPA
ma quali sono i criteri meritocratici utilizzati dal Governo e dal Suo presidente, per la nomina della Sig.ra Gelmini a Ministro??? Li vuole, per favore, comunicare al Popolo che gli ha dato fiducia e strafiducia, il Signor Presidente del Consiglio?
Chissà se prima di essere nominata, la Gelmini sapeva già che il suo ministero sarebbe stato in realtà un’appendice del ministero dell’economia e delle finanze: sorta di Cavallo di Troia usato dal governo per tentare di risanare i propri debiti, mascherando da riforma un sistema di tagli indifferenziato, foriero di un regresso senza precedenti nel mondo dell’istruzione del nostro Paese: la stessa Gelmini ha dovuto ammettere che il decreto comporta 7,8 miliardi di euro di tagli alla Scuola. Ormai solo tra i fedelissimi chiamano ancora “riforma” quello che in realtà si è rivelato un vero e proprio colpo di scure all’Istruzione Scolastica. Politici, sindacalisti, insegnanti, precari, da tempo dicono la loro sui giornali e in tv, ma sempre più di rado si fa riferimento ai contenuti del decreto, al punto che da pochi giorni qualcuno ha sostituito il concetto di “maestro unico” con quello di “maestro prevalente” del quale, manco a dirlo, nel decreto non c’è nessuna traccia: http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/testo_int.asp?d=40106 (Sito del Governo). Quello che colpisce, oltre al Titolo: “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università“; sono le Premesse: “Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di attivare percorsi di istruzione di insegnamenti relativi alla cultura della legalità ed al rispetto dei principi costituzionali…”. E come direbbero a Napoli: Cà nisciuno é fesso!!!!
carrissima mariastella gelmini sono un’insegnante di scuola materna,vengo pagata dalla scuola perche’ sostituisco una collega che in astensione,ancora a tutto oggi 22/04/2010 non ho ricevuto lo stipendi del mese di febbraio quando avrebbero dovuto pagarmi entro il 10 aprile il mese di febbraio,la scuola ha detto che ha finito i soldi e se non arrivano i soldi dal ministero non mi pagheranno………sa darmi lei una rispota?