Quattro liste civiche e, al momento, un solo simbolo di partito, MpA: «L’attesa infinita non è un buon amministrare le cose», dice il candidato sindaco a Castelvetrano Giovanni Lentini. Nel giorno in cui si è ufficializzata alla stampa la sua candidatura alla poltrona di primo cittadino si scoprono le carte della coalizione che lo sosterrà. Al momento, è giusto dire, ci sono “Lentini sindaco-Mpa”, “Castelvetrano civica”, “Cittadini in democrazia” e “Castelvetrano rinasce”. «Qualcuno deve compiere un passo e oggi indichiamo le forze che attualmente mi sostengono», dice l’avvocato Lentini pronto a dare valore ai partiti strutturati: «Mi indicano come il candidato ideale ma devono ancora decidere le forme di partecipazione». Il riferimento è a Fratelli d’Italia (in sala oggi c’erano Ennio e Davide Brillo) e a Forza Italia che ancora non hanno deciso che fare e, non è escluso, che i simboli possano comparire nella coalizione a sostegno di Lentini.
A togliersi dall’imbarazzo – simbolo sì, simbolo no – ci ha pensato Rosalia Ventimiglia che rimane dirigente nazionale della Democrazia Cristiana ma con Lentini è sotto la bandiera di “Cittadini in democrazia”: «Scelta condivisa con i vertici del partito», taglia netto la Ventimiglia. Il portavoce del movimento Mimmo Celia ha detto che «Lentini è una persona con esperienza, capace e aperta a qualsiasi collaborazione». A battere la mano sulla spalla di Giovanni Lentini è pure arrivato l’assessore regionale Mimmo Turano, esponente di “Prima l’Italia – Lega Salvini Premier”. Il simbolo del partito, al momento, non c’è nella coalizione a sostegno di Lentini: «La campagna elettorale si vince con una scommessa insieme tra candidati e cittadini, si fa un patto alla luce del sole. Oggi Castelvetrano ha bisogno di un patto vincente, prestigioso, che porti la città verso una prospettiva diversa». A fianco dell’avvocato Lentini c’è anche “Castelvetrano rinasce”, uno dei primi movimenti che nel marzo 2023 iniziò a muoversi in vista delle elezioni: «Oggi guardiamo a una svolta di natura politica per la città», ammette Francesco Saverio Calcara.
Oggi, invece, Castelvetrano «è una città in piena emergenza», ammette Rosy Milazzo, attuale consigliere ed esponente del movimento “Castelvetrano civica”. «Oggi c’è bisogno di una persona che sia professionale e che abbia passione». Parole che ha ripreso il candidato Lentini, pronto a elencare alcuni principi per lui sacrosanti nell’amministrare: condivisione, competenza, passione, partecipazione «quella necessaria anche dopo le elezioni». L’Mpa ha “sposato” il progetto di Lentini: «Non abbiamo bisogno di un sindaco che abbraccia e bacia tutti ma che sappia amministrare – ha detto Andrea La Rocca – non abbiamo bisogno di mettere in campo tantissimi progetti ma quelli buoni da potere portare avanti». Rimane l’incognita dei simboli degli altri partiti di centro destra. Intanto l’assessore Mimmo Turano, sollecitato da una domanda dei giornalisti, sembra aver fatto il passo prima: «Dopo tanti anni di politica posso essere libero di scegliere con chi andare» ha detto, chiarendo così a tutti che lui e i suoi amici di Castelvetrano sosterranno Lentini. Con l’ipotesi anche di una eventuale lista civica.
AUTORE. Max Firreri