Si tornerà a viaggerà sulla Castelvetrano – Porto Empedocle, in occasione della giornata nazionale delle “Ferrovie dimenticate”, prevista per il 2 marzo prossimo, giunta alla VII edizione. L’iniziativa è promossa e organizzata da “Ferrovie Kaos”, con il patrocinio del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e la collaborazione di numerose associazioni del territorio.
In programma escursione in bici, a piedi o a cavallo sulla storica tratta.

foto di Francesco Tringali
In una nota dell’associazione si legge:
Quest’anno abbiamo optato per un tratto di vecchia ferrovia che dalla costa sale dolcemente verso le colline dell’interno, ovvero quello compreso tra le progressive chilometriche 78 e 91 della rimpianta Castelvetrano – Porto Empedocle. Abbiamo scelto di effettuarla proprio in questa porzione, in primo luogo per garantire una certa continuità con le passate edizioni proseguendo la nostra ‘lunga marcia’ verso Ribera e Sciacca per ricordare a tutti l’esistenza di questa infrastruttura, ma anche perche è sicuramente tra le porzioni di tratta più affascinanti, tra campagne incontaminate, vallate, boschi e paesaggi mozzafiato.
Partiremo dalla stazione di Cattolica Eraclea per poi attraversare una spettacolare galleria che sottopassando le colline arriva nella valle del fiume Platani, dove un maestoso viadotto ci porterà ai piedi del Monte Sara nei pressi dell’omonima antica fermata a due passi dalla famosa “villa Maddalena”.
Attraversando fertili vallate gireremo intorno al Monte Sara tra viadotti, caselli e tratti ancora armati con rotaie, fino ad arrivare alla Stazione Magazzolo, affrontando una discesa del 25 per mille. Un percorso lungo circa 13 km, percorribile sia a piedi che in bicicletta, particolarmente adatto agli amanti del trekking e delle lunghe e rilassanti passeggiate in generale, ovviamente il ritorno al punto di partenza sarà garantito tramite bus. Come ogni anno abbiamo coinvolto i comuni della zona, in particolare Ribera e Cattolica Eraclea che grazie a questa iniziativa vedono valorizzato un percorso dall’enorme potenziale turistico purtroppo totalmente escluso dai tradizionali circuiti
Per partecipare, o collaborare all’organizzazione della giornata del 2 marzo, è sempre necessario rivolgersi direttamente a Ferrovie Kaos o alle altre associazioni che hanno già aderito all’evento, inviando una mail a info@ferroviekaos.it o contattando il 3471024853. L’evento sarà presentato nel corso di una conferenza stampa ufficiale nelle prossime settimane.
AUTORE. Redazione
Gli amministratori “nazionali” incoscienti dell’epoca si sono arrogati il diritto di compromettere definitivamente un’importante mezzo di collegamento viario per il decollo turistico dell’isola. Tra l’altro, prima di tagliare i cosiddetti rami secchi, nella tratta Castelvetrano-Porto Empedocle, passando per Sciacca. Hanno sperperato parecchi miliardi dell’epoca, per opere di consolidamento, poi rivelatesi inutili, non creando in alternativa un collegamento autostradale. Hanno lasciato questa parte della Sicilia solo con vecchie strade statali, che chiamano a scorrimento veloce, ma che di veloce non hanno niente, con dei ponti ormai ridotti allo scricchilio e perniente in norma con le leggi attuali. Vedere quella foto in bianco e nero mi mette tanta nostalgia.
Ottima iniziativa su un tratto tra i più belli di quella stupenda linea! Spero tanto che gli amministratori dei vari comuni attraversati dalla linea cominciano a pensare davvero ad un ripristino a scopo turistico (a Castelvetrano ci sono ancora i rotabili originali di questa linea!) e non alle solite piste ciclabili…
Per un attimo avevo esultato “si viaggerà di nuovo sulla Castelvetrano-Ribera” Poi ho letto meglio: sì, si viaggerà, però in bicicletta, a cavallo od a piedi… Sì lo so, meglio di niente, almeno si attira l’attenzione in prospettiva di un eventuale ripristino. Ma considerando che, da quasi 2 settimane, c’è un treno deragliato che blocca i collegamenti tra Italia e Francia, senza che nemmeno se ne parli di rimuoverlo, ecco che subentra il più totale avvilimento..
Come sarebbe bello se fosse ripristinata la tratta ferroviaria Castelvetrano- Porto Empedocle!!!!
Per il turismo sarebbe una nuova valvola che potrebbe unire le due provincia limitrofe.
Perché non pensarci seriamente?????
E’ un augurio che faccio ai nostri politici, sperando che gli stessi si accorgano di cosa abbiamo perso e che potremmo ritrovare.
A Castelvetrano fortunatamente si sta portando avanti un progetto di ripristino a scopo turistico di un tratto di quella linea, penso sia già un inizio.
Quanto fascino intravedo nella foto dell’antica locomotiva. La lentezza dei mezzi di trasporto di tempo ormai lontano, ci permettevano sicuramente di riflettere, di pensare sulle decisioni, tra una attesa di coincidenza e l’altra. Oggi che la vita è diventata così caotica, dove spesso mancano persino i momenti per socializzare. Se potessi ritornerei indietro!!!!
RIPRISTINIAMOLA! Sono il primo a utilizarla anche se abito a 1800 km di distanza. Nuova Castelvetrano-Porto Empedocle a scartamento ordinario subito!!!