Per il sindaco Enzo Alfano questi sprazzi di fine luglio sono giorni caldi e difficili. Per la politica, s’intende, visto che oramai non ha più una maggioranza in consiglio comunale, il progetto M5S si è squagliato come neve al sole, e si ritrova a far passare al vaglio del massimo consesso civico atti importanti. A partire dall’approvazione della Tari 2023 che domani mattina (domenica) si discuterà nuovamente in consiglio comunale e, in seduta di prosecuzione, lunedì mattina. Quelli che mancano sono i numeri: a sostenere il sindaco sono rimasti in 9, pochi, pochissimi. L’ultima a trasmigrare dalle file della maggioranza verso “Sicilia Vera” è stata Anna Maria Livreri.
Il punto è, dunque, trovare una nuova maggioranza. È questo l’obiettivo del sindaco che, in effetti, da giorni dialoga con Pd (2 consiglieri), l’indipendente Giuseppe Curiale e Sicilia Vera (4 consiglieri). La Giunta municipale, al momento, rimane al suo posto, le voci sul ritiro delle deleghe sono state solo una falsa notizia. «In consiglio ho espresso un’apertura verso altre forze per formare una Giunta tecnica», spiega il sindaco Alfano. Il Pd si dice pronto al dialogo, «ma non saremo né per il sindaco Alfano e nemmeno per Alfano sindaco», spiega il consigliere Marco Campagna, proprio per segnare le linee di confine.
«Se l’obiettivo è il bene della città, non ci tiriamo indietro – ammette il consigliere Francesco Casablanca di “Sicilia Vera” – non siamo interessati a poltrone e nemmeno a incarichi. Valuteremo atto per atto da votare in consiglio». Domani mattina si torna in aula per approvare la Tari 2023. E il risultato dei numeri servirà da termometro per la situazione politica che si sta vivendo in questa rovente estate castelvetranese.
AUTORE. Max Firreri
Rimpasto, minestroni, pasta al forno!
Sciogliere tutto, decadenza del sindaco, amministrazione commissariale fino all’elezione del 2024. Tutti a casa pestiferi soggetti. Sindaco dimettiti!