Il vescovo Domenico Mogavero decide di trasferire don Vincenzo Aloisi, parroco della chiesa di San Francesco di Paola e si ritrova contro tutti i fedeli, che amano molto questo giovane prete, i quali lunedì pomeriggio hanno raggiunto la parrocchia per far sentire il loro dissenso al prelato arrivato per comunicare la scelta al Consiglio pastorale.
Bambini, adulti e anziani: c’erano tutte le fasce di età tra i circa 100 fedeli che a gran voce hanno sostenuto il loro sacerdote chiedendo anche con la raccolta di decine di firme e di messaggi scritti su lenzuola che potesse restare a guidarli. La notizia è arrivata come una doccia fredda domenica, dopo la Messa. E’ stato il segretario del Consiglio pastorale, Pasquale Zinnanti, a comunicarla agli increduli fedeli.
«Don Vincenzo non ce lo devono togliere – hanno detto Innocenza Scirè e Enza Caravà, portavoce dei fedeli -. Per noi è un dolce sorriso, è un dono mandato da Dio. Non sono rare le volte che ci ha fatto dimenticare i nostri problemi. Ha aiutato molti di noi e ha fatto rinascere tanti giovani.
La Sacra Scrittura ci insegna che dove c’è unione di spirito il Signore ne gioisce e allora chi è oggetto di divisione non fa la volontà di Dio». Il vescovo ha osservato: «Se questo è vero allora l’unione di spirito ci sarà anche con il nuovo parroco. Il trasferimento di un prete è un fatto ordinario nella vita della Chiesa e va vissuto con serenità ». Nella lettera aperta consegnata a monsignor Mogavero il Consiglio pastorale nel dirsi «dispiaciuto e amareggiato e nel confermare obbedienza alla Chiesa e alle direttive del vescovo» ha asserito di «non comprendere le ragioni di urgenza in merito al trasferimento di don Vincenzo Aloisi che in sei anni di attività, lavorando giorno e notte, ha migliorato l’immagine della parrocchia e ha dato una ventata di freschezza spirituale e una applicazione pratica del Vangelo quotidiano, all’insegna dell’amore e del rispetto».
Don Vincenzo Aloisi che si è detto «contento di questa dimostrazione d’affetto» ha avuto parole di apprezzamento per il suo successore, don Gioacchino Arena, parroco della chiesa Santa Maria di Gesù di Mazara, proprio quella in cui andrà lui.
Margherita Leggio
per La Sicilia
La rimozione e il trasferimento di un parroco
Prof. Julian Porteous – Sydney
Considerazioni teologiche e pastorali
A prima vista il tema della rimozione e del trasferimento di un parroco non sembra attinente al suo servizio. A che cosa può servire rimuoverlo dal suo ufficio pastorale?
Tuttavia, i canoni importanti (1740-1752) vanno compresi e applicati sullo sfondo della più ampia realtà pastorale e teologica del rapporto corretto fra il Vescovo diocesano e il parroco. Ora, affronterò alcuni aspetti importanti di questo rapporto, attingendo a documenti del Concilio Vaticano II e all’Esortazione Apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II Pastores gregis.
Secondo l’insegnamento del Concilio Vaticano II, una Diocesi è descritta correttamente in termini di rapporti. Le relazioni che ci interessano sono quelle che intercorrono fra il Vescovo diocesano, i parroci e il popolo affidato alla loro sollecitudine pastorale. Una Diocesi è “è una porzione del popolo di Dio, che è affidata alle cure pastorali del Vescovo coadiuvato dal suo presbiterio” (Christus Dominus, n. 11; vedi anche Pastores gregis, n. 47 e canone 369). Il rapporto fra il Vescovo diocesano e i suoi sacerdoti è al servizio dei fedeli. Vescovi e sacerdoti condividono la sollecitudine pastorale verso i fedeli di Cristo e devono collaborare per il bene delle anime.
“Non è senza ragione che il decreto conciliare Christus Dominus, offrendo la descrizione della Chiesa particolare, la indica come comunità di fedeli affidata alla cura pastorale del Vescovo “cum cooperatione presbyterii”. Esiste, infatti, tra il Vescovo e Cristo e pertanto, anche se in grado diverso, in virtù dell’unico ministero ecclesiale ordinato e dell’unica missione apostolica” (Pastores gregis, n. 47).
Parimenti, la parrocchia è descritta come una comunità di fedeli affidati alla sollecitudine pastorale di un parroco, sotto l’autorità del Vescovo (Christus Dominus, n. 28, canone 515). I padri del Concilio Vaticano II hanno sottolineato che il parroco non è un delegato del Vescovo diocesano, ma un Pastore proprio della comunità parrocchiale (Christus Dominus, n. 28, canone 519).
Tradizionalmente la stabilità è un elemento importante dell’ufficio del parroco (canone 522). Il canone utilizza il termine “opportuno ” . La stabilità dell’ufficio del parroco non è solo importante, ma necessaria affinché possa esercitare il suo ministero pastorale.
Il rapporto, dunque, non è essenzialmente giuridico, ma pastorale e riflette la communio sacramentalis. Vescovi e sacerdoti sono “cooperatori” e il canone 384 parla di “particolare sollecitudine” del Vescovo per i propri presbiteri che deve ascoltare come “aiutanti” e “consiglieri”.
Papa Giovanni Paolo II ha spiegato questo rapporto nei seguenti termini: “Il Vescovo cercherà sempre di agire con i suoi sacerdoti come padre e fratello che li ama, li ascolta, li accoglie, li corregge, li conforta , ne ricerca la collaborazione e, per quanto possibile, si adopera per il loro benessere umano, spirituale, ministeriale ed economico” (Pastores gregis, n. 47).
Nella Pastores gregis Papa Giovanni Paolo II ha parlato di due momenti speciali nel rapporto fra il Vescovo e il sacerdote. “Il primo quando il Vescovo gli affida un mandato pastorale…per il Vescovo stesso, il conferimento di un nuovo mandato pastorale è un momento significativo di paterna responsabilità nei riguardi di un suo presbitero”.
L’altro momento speciale “è quello in cui un sacerdote, a motivo dell’età avanzata, lascia l’effettiva guida pastorale di una comunità oppure gli incarichi di diretta responsabilità”. Qui, il Papa sottolinea l’importanza del Vescovo affermando che il sacerdote ha ancora un ruolo importante, ma diverso da svolgere nella sollecitudine pastorale dei fedeli.
Papa Giovanni Paolo II ha poi affrontato una situazione più difficile sia per il sacerdote sia per il Vescovo, che porta direttamente a una considerazione dei canoni sulla rimozione e il trasferimento di un parroco “Ai sacerdoti, poi, che si trovano nella medesima situazione a motivo di una malattia grave, o per un’altra forma di persistente debilitazione, il Vescovo farà sentire la propria vicinanza fraterna, aiutandoli a conservare viva la convinzione di “essere membri attivi nell’edificazione della Chiesa e specialmente in forza della loro unione a Gesù Cristo sofferente e a tanti altri fratelli e sorelle che nella Chiesa prendono parte alla Passione di Cristo” “.
Può accadere che il Vescovo, tenendo conto delle esigenze del sacerdote, ma anche delle esigenze del gregge a lui affidato, debba prendere in considerazione un processo canonico per rimuovere il parroco dal suo ufficio. Nella seconda sessione che mi è stata assegnata affronterò i canoni più dettagliatamente.
I canoni e la rimozione e il trasferimento
Non mi prefiggo lo scopo di analizzare i canoni, ma quello di considerarli dal punto di vista del sacerdote al quale il Vescovo propone la rimozione o il trasferimento. I canoni riflettono in vari modi la preoccupazione della Chiesa per il benessere del sacerdote.
Il Vescovo deve procedere nello spirito del giusto rapporto che abbiamo delineato in precedenza, come padre e fratello. Se possibile, dovrebbe rassicurare al sacerdote che il processo si svolgerà nel suo interesse e in quello dei parrocchiani a lui affidati.
I motivi della rimozione o del trasferimento devono essere obiettivamente seri e il Vescovo si avvarrà di consulenti pastorali per discernere la serietà delle motivazioni. I canoni sottolineano che potrebbe non esserci alcuna colpa da parte del sacerdote.
La collaborazione di altri membri del presbiterio è necessaria. Il processo può essere la conseguenza di una crisi di quel sacerdote particolare o l’inizio del processo potrebbe causare un periodo di crisi nel sacerdote. E’ importante che in quel momento sperimenti in modo reale e pratico che è membro del presbiterio. A questo fine il Vescovo sceglierà sacerdoti permeati di quello stesso spirito pastorale che possano accompagnare e incoraggiare il sacerdote in questo periodo di crisi, che molto probabilmente proseguirà anche a processo terminato.
E’ auspicabile che il sacerdote possa avere accesso a un’assistenza canonica competente cosicché possa essere consapevole dei suoi diritti. Il Vescovo potrebbe avere bisogno di esortare il sacerdote a farsi assistere da un esperto in Diritto Canonico fuori dalla Diocesi. Con un gesto fraterno di sostegno il Vescovo potrebbe assicurarlo del fatto che si farà lui carico dei costi per l’assistenza legale al di fuori della Diocesi. La giustizia e il processo richiedono che il sacerdote sia coinvolto nel processo e venga ascoltato. A questo fine si cercheranno persone imparziali e che hanno a cuore il bene generale della Chiesa affinché seguano il processo e riferiscano a entrambe le parti se si sta svolgendo un processo equo.
Se fosse possibile bisognerebbe offrire un altro incarico pastorale che dovrebbe avere necessariamente una natura molto limitata, ma potrebbe essere di grande importanza per il benessere emotivo e spirituale del sacerdote. Lo aiuterà a comprendere che sta ancora esercitando attivamente il proprio sacerdozio per il bene della Chiesa. Lo aiuterà anche a mantenere la sua stima nel presbiterato con il quale continua a cooperare insieme al Vescovo per il bene della Diocesi e di tutta la Chiesa.
Anche se le motivazioni per la rimozione devono essere obiettive, deve essere tutelato il delicato equilibrio fra la necessità di tutelare la riservatezza del sacerdote (canone 220) e la comunicazione chiara delle cause della rimozione. Ciò diventa particolarmente delicato e difficile in alcune società e nazioni come l’Australia a causa dell’interesse dei mezzi di comunicazione sociale per le questioni ecclesiali. Purtroppo tale interesse tende a mettere in evidenza tutto ciò che è negativo, in particolare ciò che si può presentare come scandaloso.
Il Vescovo provvederà a prendersi cura del sacerdote spiritualmente, emotivamente e fisicamente. Potrebbe avere bisogno di aiuto professionale. A questo fine tornerà molto utile al Vescovo o più efficacemente alla Conferenza Episcopale creare una struttura che possa fornire assistenza professionale ai sacerdoti che ne hanno bisogno. L’istituto Encompass, un progetto dei Vescovi australiani, ne è un esempio.
Purtroppo cari fedeli sono cose che capitano, alcuni anni fà è successo a Don Pino Biondo ed alcuni di voi hanno riso, ora purtroppo capita a voi.
caro francesco credimi chi scrive non frequenta per nulla la chiesa , ma non paragonare “don” pino biondo a don vincenzo…stiamo parlando di altro modo di fare chiesa….
Ciò non significa che con il suo modo di fare chiesa doveva rimanere a vita eterna anche Don salvatore Cipri aveva un’altro modo di fare chiesa rispetto a questi due sacerdoti, ma il vescovo lo ha chiamato a svolgere un’altro servizio e nel 1993 è stato sostituito. Purtroppo sono cose che capitano anche se si ha un modo di fare chiesa come dici “diverso”.
Belle dissertazioni: ma le turnazioni dei preti sono dovute a motivi politici, in specie con un Vescovo come il nostro… Speriamo che lo facciano cardinale… Promoveatur ut amoveatur!
La CHIESA è UNA, SANTA, e CATTOLICA, non esistono modi di “fare Chiesa” diversi, anzi se si crede questo si è fuori e si giustifica il fatto che ogni parrocchia fà testo per sè..e che nell’azione pastorale si verifica disomogenietà di azione e contenuti pastorali…e inoltre, cosa più grave la divisione netta del clero locale, che è causa del “NON FARE CHIESA”…MA CORTILE!!!!!!!!!!!!
Scusate, qualcuno sa dire, al di là se siano cose che capitano o meno, PERCHE’?
Qual’è il motivo del trasferimento?
C’è qualche missione più adatta a Don Vincenzo da qualche altra parte? PERCHE’ proprio lui? PERCHE’ invece, per esempio Padre CULOMA, non viene trasferito da nessuna parte? Eppure di motivi potrebbero essercene, visto che è il fratello di un assessore dell’UDC.
Se qualcuno sa il PERCHE’ lo scriva, ci illumini. Grazie
che silenzio inquietante…
padre vincenzo ha portato a cvetrano freschezza spirituale gioia e misericordia .ha suscitato l invidia di molti .
grazie a lui mi stavo sempre piu avvicinando alla chiesa ora non so sara dura senza il suo dolce sorriso
Ma! Si vede proprio che l’invidia è un brutta bestia, voglio vedere se il prossimo parroco sarà in grado di gestire il lavoro portato avanti da Don Vincenzo o se c’è qualcle altro prete a Castelvetrano con le capacità organizzative e/o comunicative indiscutibilmente dimostrate da Don Vincenzo. Come si dice il cavallo si vede a lunga corsa, vedremo…..?
Io non faccio parte di quella parrocchia, ma se ne facessi parte, la prima cosa che mi chiederei sarebbe: PERCHE’?
Il post di Nino è molto chiaro al riguardo. Alcune cose possono anche risultare particolarmente inquietanti, come per es. queste:
“motivi della rimozione o del trasferimento devono essere obiettivamente seri e il Vescovo si avvarrà di consulenti pastorali per discernere la serietà delle motivazioni. I canoni sottolineano che potrebbe non esserci alcuna colpa da parte del sacerdote”….
“Anche se le motivazioni per la rimozione devono essere obiettive, deve essere tutelato il delicato equilibrio fra la necessità di tutelare la riservatezza del sacerdote (canone 220) e la comunicazione chiara delle cause della rimozione.”
….Fate voi….
Secondo me è stato lui a volersi fare trasferire
io ritengo che qualunque sia la motivazione del trasferimento sarebbe giusto tenere in
considerazione il parere dei fedeli e non far finta che siano un “GREGGE” ………..
il cui parere non ha valore.
paola, siamo in tanti a chiederci il PERCHè!!!!perchè don Vincenzo o non qualche altro prete tipo padre Undari o padre Titone?perchè don Vincenzo che ha fatto vivere la parrocchia in forte contrasto con altre parrocchie morte….propongo un’indagine, indaghiamo sull’operato di altri sacerdoti!facciamo uno scisma, SCISMA, SCISMA, SCISMA!!non c’è niente da fare: è tutta INVIDIA!!!!!INVIDIOSI dei talenti di don Vincenzo!riuniamoci, fondiamo una chiesa scismatica. domenica appuntamento in piazza per raccogliere firme per una petizione contro la prepotenza di padre Undari e il suo vice padre Titone!!!!vi faccio una domanda: quanti di voi sono stati trattati male, con arroganza, sufficienza, sgarbatezza da padre Undari!e perchè? cosa gli avevamo fatto!dovrebbe accogliere noi pecorelle come un buon pastore, non cacciarci!!e per giunta è vicario!!!ma in funzione di cosa????e allora scriviamo al vescovo tutti per allontanare padre undari DALLA DIOCESI DI MAZARA DEL VALLO!!!!!non solo da castelvetrano!!!
ho trovato l’email sul sito e voglio scriverla qua perchè anche voi possiate dire la vostra: vescovo@diocesimazara.it. fate parlare la vostra coscienza!tutti uniti per sostenere don Vincenzo!!!!!!
Vox populi, vox Dei…Questo antico proverbio, come è noto, stabilisce la verità d’una cosa quando il popolo è concorde nell’affermarla. E proprio in questo periodo il “popolo di Dio” si è trovato unanime nel ritenere ingiusto il trasferimento del parroco della Chiesa di San Francesco di Paola in Castelvetrano, don Vincenzo Aloisi, soprattutto a seguito delle motivazioni poco convincenti addotte da sua Eccellenza Mons. Domenico Mogavero. PERCHE’??? È la domanda che ci si pone, perché trasferire chi con grinta e amore per il Vangelo ha portato a Castelvetrano Cristo? Ci si lamenta tanto che le chiese sono sempre più vuote, che la fede cristiana sta subendo un declino progressivo mai riscontrato prima, che i laici sono sempre più distanti dal clero, come se non facessero parte dello stesso “popolo di Dio” tanto auspicato dalla Lumen Gentium, e allora perché? Perché trasferire un sacerdote, un amico, un compagno di viaggio che con poche pretese e molta voglia di fare ha avvicinato innumerevoli persone alla fede, facendo riscoprire quell’amore incondizionato che Dio dona a ognuno di noi? Forse Cristo aveva dato un’altra missione ai suoi apostoli e gli apostoli ai suoi discepoli? Certamente no! Molte sono le voci che serpeggiano nella nostra cittadina, ma quella più forte è sicuramente quella dell’invidia. Ci si chiederà: invidia per cosa?per chi? È proprio qui il bello! Invidia da parte di altri ministri di Cristo, invidia di persone che dovrebbero avere un solo obiettivo, ossia quello di guardare a Cristo, e non di preoccuparsi di cose mondane. Diceva Paolo “Pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra” (Col 3,1-2). Dunque anche stavolta il proverbio vox populi vox Dei ha il suo fondamento? Se così fosse, e i più sostengono di si, beh verrebbe da porsi una sola domanda: perché non trasferire chi tenta di fare carriera nella Chiesa a discapito dei fratelli, e chi mette radici nella propria parrocchia come se fosse eterno, anziché chi con umiltà e semplicità porta avanti la missio Dei?
Questa mia doveva essere una lettera aperta per il Giornale di Sicilia ma ho reputato che, con il democratico ” Internet “, potevo aderire al coro di proteste.
Il nostro amato Don Vincenzo Aloisi ci ha dovuto lasciare per continuare la sua opera pastorale nella città di Mazzara.
Io, come parrocchiana, mi sento in dovere di salutarlo e ringraziarlo per la ventata di freschezza spirituale e pastorale e non finirò mai di ricordarlo.
Il suo operato è stato tenace e costante tanto che la sua salute ne ha risentito parecchio.
Don Vincenzo è stato vicino a tutti e la sua disponibilità massima; ha fatto risuonare, dopo lunghi anni di silenzio, il campanile del Santo Padre; ha donato con la sua famiglia la Casa Diocesana; ha fatto costruire una cappellina adiacente all’ Altare Maggiore dove chi voleva poteva trovare una maggiore intimità con Dio.
Don Vincenzo ora tu smetti di seminare nel campo di C.Vetrano, dove molto spesso nella “messe ” hai trovato zizzania, ed andrai a fare il pescatore in Mazzara ; ti auguro di trovare sempre nella rete del tuo pescato solo pesci e mai pescecani.
Dico solo una cosa….. a parte le accuse contro il Vescovo……. schieramento dei fedeli parrocchiani…… ecc……
Dovremmo metterci tutti al cospetto di Dio…….. Accettare ciò che è secondo la sua volontà……
Nessuno di noi sarà mai soddisfatto e contento…. di ciò che ci riserva il futuro……..
Ma bisogna accettare tutto con umiltà e rassegnazione………
Inutile accanirsi contro il Vescovo o qualsiasi altra persona………
Tutto ciò che accade nella nostra vita è volontà di Dio…….
Quindi quale buoni cristiani dobbiamo solo accettare….. bella o brutta che sia….
Bisoga accettare con umiltà e rassegnazione la volontà di Dio……….
bella o brutta che sia…………
Se ognuno di noi farebbe ciò………
Nella vita si eviterebbero inutili dissidi e liti……….
Dio è unico ed Onnipotente………
Solo lui può decidere ciò che buono e giusto……….
Se il Vescovo ha preso questa decisione vuol dire che è stato guidato da Dio
Cari fedeli ma in Chiesa perchi andate ? Cristo e sempre con noi….vi invito alla preghiera perchè si compia su ogniuno di noi la sua volontà……..
Cara Maria….. pienamente d’accordo con te……
Dio è l’unico e solo che possa decidere per noi e per la nostra vita………….
Non bisogna attaccarsi al materialismo ed alle persone………………
Gesù ha vissuto nella povertà assoluta………….
nutrendosi solamente di fede e preghiera…….
dovremmo prendere tutti esempio…..
Sono mortificato e amareggiato di ciò che sto leggendo, mi presento sono un cristiano, ma ceratamente non praticante, e ne sono fiero.
Mi chiedo, è desidererei che qualcuno possa rispondermi, ma questo don Vincenzo che viene così tanto osannato e venerato e poi si diffama e insulta il vertice della gerarchia a cominciare dal Vescovo è ragionevole un tale comportamento tra i praticanti della chiesa cattolica? é questo che vi ha insegnato il vostro amato don Vincenzo? Chiedete di fare una petizione e chiedere lo scisma, ma verso chi, verso che cosa? Forse lo dovreste fare al vostro amato don Vincenzo che, da come ragionate, certamente non vi ha bene educato alla vita cristiana e all’appartenenza piena alla vita ecclesiale.
Caro Franco…. concordo ampiamente con te……
Se si venerano e si osannano le persone….. o le cose materiali……..
significa che non si è capito completamente nulla dell’insegnamento di Dio………..
Nemmeno io purtroppo causa lavoro sono un praticante assiduo……..
Ciò mi dispiace….. ma alla fine ciò che conta è il proprio rapporto personale con Dio e non con i sacerdoti………….
Ma a quanto pare purtroppo questo non è chiaro a tutti o quasi.
Carissimi Alessandro e Franco,
qui non si tratta di mettere in discussione la volontà di Dio o qualsivoglia altra cosa venga da Lui, qui si mette in evidenza e sopratutto si vuole denunciare una decisione presa a seguito di invidie, gelosie e maldicenze, questioni che non concernono certamente la volontà di Dio. Esse sono infatti annoverate da Paolo tra le opere della carne in Galati 5,19. In secondo luogo, vorrei dire che nella Chiesa tutti possono esprimere il loro parere… Certo c’è chi si esprime in maniera più diretta chi più pacata, ma d’altronde siamo uomini e fa parte della nostra natura, perchè dovremmo chinare il capo su qualcosa non ritenuta giusta? In terzo luogo, e qui mi rivolgo in particolare a Franco, non comprendo come tu possa avanzare un tale giudizio su una persona che neppure conosci, con ciò non solo offendi la tua intelligenza ma inoltre dimostri poco rispetto verso la persona, l’uomo, il sacerdote che ti permetti di giudicare… A parte che non sta a te giudicare nessuno, ma se ti dovesse capitare nuovamente accertati di conoscere almeno un minimo le persone su cui emetti sentenze a vanvera. Infine, caro Franco, ti do un’ultimora: cristiano è chi con la propria vita PRATICA e mette in PRATICA l’insegnamento del Nostro Signore Gesù Cristo, quindi è inutile che ti fregi del titolo di cristiano quando in realtà non lo sei, spero che non ti celerai dietro le ormai ridicole scuse di chi accetta il Cristo ma non l’istituzione, perchè se così fosse dimostreresti veramente di saper poco sull’insegnamento cattolico. Detto questo spero di non sentire ulteriori infamità su una persona che vorrebbero essere in molti ma pochi riescono ad imitare.
dimenticavo di rispondere a claudia e dirle che forse faresti meglio ad essere solidale con me, piuttosto che cerchi chi possa essere solidale con perchè un ragionamento come quello che fai non si addice a una cristiana ne tantomeno a chi come te si batte il petto e poco ha da buttare velevo amaro per tutti. Claudia unisciti a me e ce ne andiamo insieme all’inferno, anche perchè già ci sei dentro pienamente!!!!!
soxy sn pienamente d’accordo con te.
certo non poteva essere diversamente, caro ermenegildo, il covo non deve dividersi, anzi in un momento come questo in cui l’amato prete viene smembrato dovete essere ancora più uniti e fare forza assieme, non so ancora per quanto, forse saranno gli ultimi giorni, ma vedremo.
A Soxy volevo dire che non ho mai giudicato nessuno, non ho di queste facoltà, mi pare che ti sta rispecchiando su di me, riversando il tuo marciume a me.
Siete voi del covo a giudicare a cominciare dalle desisioni prese dal vescovo, dal comportamento del vicario , etc.
Così pensate di mettere in PRATICA l’insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo? Ma chi è questo Cristo? che cosa vi ha insegnato l’amato prete? forse vi ha istruito su un Cristo differente da quello che mi hanno trasmesso negli anni del catechismo, e se non ricordo male necessita assumere gli stessi sentimenti del Cristo per essere cristiani.
Meno male che mi sono allontanato da queste forme istituzionali, e mi impegno ogni giorno a vivere da uomo per amare colui il quale incontro nel cammino.
gia dire fedeli contro il vescovo e fuori luogo direi diversamente se il vescovo ha deciso cosi avra le sue buone ragioni secondo voi non sarebbe piu correto ubbidire e tacere ……………….
Non solo continui a giudicare, caro Franco, ma continua ad uscire fuori il tuo veleno…Non risponderò più ai tuoi attacchi, perchè non ho intenzione di abbassarmi al tuo livello.
Carissimo soxy ma tu sei sicuro che questa decisione sia stata presa a causa di invidie, gelosie e maldicenze????????????
Io dico solamente che ogni decisone è presa da Dio……………
Quindi perchè vi ostinate a criticare il Vescovo???????????????
Se Colui è diventato ad arrivare Vescovo un motivo ci sarà…………….
Significa che Nostro Signore aveva prestabilito questa strada e questo cammino per lui…..
o ma chi problemi aviti? se usaste un po’ il cervello capireste cosa vuole dire il “covo”!!!ma covo di che????un covo di mezzo paese!!chissà perchè è amato da tre quarti di castelvetrano!comunque cari sapientoni, il “covo” è molto dispiaciuto per il trasferimento improvviso nel mezzo di un percorso già intrapreso!il nostro non amato AMATISSIMO don Vincenzo ci ha insegnato così tanto anche con un solo sorriso… che , Franco, prima di dare fiato alla bocca o in questo caso fare muovere le dita devi sapere di cosa parli!!!don Vincenzo è stato, è e sarà sempre nostro maestro, amico e guida! prima di accogliere l’altro pensa ad accogliere meno tutte le cavolate che spari!ma picchi ta la pigghi in criminali???stiamo attaccando te?sei parente del vicario!oppure di della parrocchia di San Giovanni e ti celi dietro il tuo falso ateismo!
Caro Soxy, non sei tu ad abbassarti al mio livello, sono piuttosto io che mi son dovuto
prostrare fino al vostro, visto che vi dite cristiani solo a parole, perchè nei fatti dimostrate essere tutt’altra cosa!
Mi riferisco anzitutto al titolo di testata a caratteri cubitali dove affermate:
1.FEDELI CONTRO IL VESCOVO
2. citazioni continue del codice di diritto canonico, come se aveste qualcosa da insegnare al Vescovo.
3. insulti con veemenza e improperi al vicario generale
3. al vescovo gli malaugurate che diventi cardinale, no perchè vi possa fare piacere, ma solo per il fatto di sentirvi più liberi e forse di far tornare il vostro amato prete.
A dire il vero già il vostro amato prete circa un anno fa aveva messo in giro la voce che il vescovo sarebbe andato via per occupare il ruolo di segretario della CEI, ma è stato un oracolo che si è risvoltato sull’amato prete! CHE DISPIACEREEEE….
e secondo me , franco, tu sei molto dentro le istituzioni e a dici cose così precise che magari sei anche molto vicino al “covo”!e chissà se lo frequenti pure!mi sembra molto strano che uno che non conosce e non frequenta lanci accuse così precise!
e sempre per franco: hahahahaha e dove dobbiamo andare insieme? ci sono dentro? mi conosci??? con quello che dici mi faccio una gran risata!!! e poi chi ha diffamato il Vescovo?io ho detto di scrivere, SCRIVERE, al Vescovo. per quanto riguarda Padre Undari mi sono limitata a dire cose che ho sentito con le mie orecchie e comportamenti che ho subito da lui direttamente. quindi vedi di stare un po’ zitto!!!!e non mettere in mezzo quello che ci ha insegnato don Vincenzo perchè ha dato tantissimo e ti ripeto la domanda: come mai tre quarti di castelvetrano lo ama così tanto?!?!?! invece di sparare veleno pensa a non giudicare cose di cui non sei a conoscenza, o se come penso tu sei molto vicino al “covo”, evita di fare la doppia faccia. detto questo, io non ho fatto accuse a te, non vedo perchè ti agita così tanto la cosa, visto che non sei dentro le istituzioni,non ho più intenzione di risponderti.
come mai è sceso il silenzio?????????????????
Franco, ma perchè stai attaccando così duramente queste persone???predichi bene e razzoli male!!!!
Mi stupisco e mi meraviglio come mai certi messaggi non vengono qui inseriti? Forse oltre ad essere accusatori verso la gerarchia siete anche bravi nel filtrare le cose che non vi convengono? VERGOGNATEVI ANCORA DI PIU?
credo che bisognerebbe mettere fine a questa inutile, quanto squallida diatriba. Concordo in parte con te, maria, quando dici che il dovere di un parrocchiano è quello di obbedire al vescovo; obbedire, ma non tacere, non si può non esprimere il proprio pensiero pur nell’obbedienza. Le mie riflessioni a questo proposito sono le seguenti: Don Vincenzo è stato, come lo hanno definito, un gioiello, un dono per la parrocchia. é stato amico, padre, direttore spirituale; è stato piccolo con i piccoli, giovane con i giovani, adulto con gli adulti. Ha proposto un tipo di chiesa operante anche attraverso i laici. Ha curato la spiritualità e l’umanità dei suoi parrocchiani, in varie forme e in varie maniere; è stato un pastore, un VERO pastore che ha curato le sue pecorelle con la preghiera, con percorsi spirituali, con l’ascolto, proponendo un Dio genuino e vicino all’uomo. Non sto proponendo l’immagine di un santo, ma di un ministro di Dio serio e impegnato, umile e puro di cuore, in cammino con le sue pecorelle, conscio delle proprie e altrui fragilità. Aveva iniziato dei percorsi che non è stato un bene interrompere; moltissimi, mi pare lecito, provano un senso di disorientamento e di abbandono. è normale, è umano sentire il vuoto con tutto il rispetto dovuto al nuovo parroco. Evitiamo le maldicenze, le cattiverie che “fanno male” a ciascuno di noi, alla parrocchia di San Francesco e all’intera diocesi. Maldicenze ce ne sono state tante, prima e adesso, forse sarebbe opportuno finirla. Mia madre mi diceva sempre che ci si può nascondere a se stessi e agli altri, ma “DIO CI VEDE”, ed allora ognuno renderà conto a Lui del proprio operato. Resta il fatto, e questo è un dato reale, che Don Vincenzo è stato amato dalla maggior parte dei suoi parrocchiani, da quelli che lo hanno conosciuto a fondo, o hanno condiviso con lui il percorso della parrocchia in questi 6 anni. Non c’era nessun COVO: chi afferma ciò ha le idee poco chiare; forse guarda le cose dall’esterno o in maniera narcisistica. E infine ricordiamoci, come ripete testualmente Don Vincenzo, che “TUTTO PASSA, SOLO DIO RESTA”
carissimi, amici di “lascia un commento”, sono una catechista della Parrocchia di San Francesco di Paola, il Signore mi ha chiamato ad operare in questa parrocchia da oltre trent’anni e credetemi, solo Gesù Cristo è l’unico e vero Amore che mi ha sorretto in tutti questi anni. I vari sacerdoti che si sono avvicendati, secondo le direttive del codice di diritto canonico sull’avvicendamento dei sacerdoti, sono stati tutti strumenti importanti e insostituibili per il cammino di una comunità. Padre Vincenzo, in questi ultimi sei anni ha contribuito notevolmente a far crescere la nostra comunità. ma vi devo confessare che con tutto l’affetto e la stima che io nutro per lui, ho accettato con serenità la scelta del Vescono, perchè ricordatevi carissimi amici, il Vescovo è il successore degli apostoli, le sue scelte sono illuminate dallo Spirito Santo e in questo dobbiamo leggere la volontà di Dio. Il Signore ha voluto Padre Vincenzo in un’altra parrocchia, perchè evidentemente ha bisogno di lui da un’altra parte. Allora vi invito, con lo spirito della preghiera fraterna, a non interpretare necessariamente gli avvenimenti di questi ultimi giorni confinandoli in pettegolezzi da cortile, o peggio ancora dando presuntivamente la colpa ad altri di quello che è successo, ma sforziamoci di leggere in questa vicenda la volontà del Signore.
(PER CHI NON LO SAPESSE IL PROGETTO DI AVVICENDAMENTO DEI PARROCI MESSO IN ATTO DAL NOSTRO VESCOVO PREVEDE BEN 12 AVVICENDAMENTI DI PARROCI E NON è UN PROVVEDIEMNTO CHE INTERESSA SOLO PADRE VINCENZO)
vi invito a pregare per tutti i nostri parroci, nell’anno in cui il nostro Papa Benedetto XVI ha proclamato l'”ANNO SACERDOTALE”
vorrei dire anche io la mia
dove vogliamo collocare i preti massoni?
Alla luce del Piano Pastorale consegnatoci dal nosto Vescovo vorrei ricordare che “il nostro tempo non ha bisogno di maestri ma di testimoni” e vorrei inoltre suggerire di calmare gli animi, meditare prima, e parlare o meglio scrivere poi.
Pur confermando il mio personale dispiacere per il trasferimento del nostro parroco don Vincenzo Aloisi non penso sia giusto navigare ancora una tale rabbia, mostrare un tale disorientamento, e perchè nò anche un infantile disappunto per ciò o per chi ci è stato sottratto. Il bisogno di capire, di sapere non avrebbe reso meno sofferto l’evento (in verità basterebbe ricordare le cose dette e non dette dal nostro Vescovo), e in ogni caso non giustificano le illazioni, le pretese spiegazioni, le deduzioni inadeguate oltre che inopportune. Il nostro Vescovo ci ha chiesto di accettare, anche senza sapere, anche senza capire e senza condividere. Llo abbiamo fatto anche con don Vincenzo quando lo richiedeva, perchè opportuno.
Il farlo non toglie nulla alla nostra intelligenza, dignità e personalità, esprime solamente il nostro dare credito a colui che è stato posto alla nostra guida , parroco o vescovo che sia. Se non crediamo al pastore che vediamo, dov è la nostra fede in un Dio che non vediamo.
Tutto questo, non sta facendo onore alla nostra comunità, al nostro vescovo, e distrugge ciò che il nostro amato parroco ha provato a seminare in noi o meglio Nostro Signore per suo tramite.
Dice Gesù: “Dai frutti si riconoscono gli alberi” e tutta questa pagina manifesta con molta chiarezza che albero siete, o ferse meglio dire quale innesto ha recato l’amato prete! COMPLIMENTI…
Volevo rispondere a Paola, alla domanda che pone: “PERCHE’ proprio lui? PERCHE’ invece, per esempio Padre CULOMA, non viene trasferito da nessuna parte? Eppure di motivi potrebbero essercene, visto che è il fratello di un assessore dell’UDC.
Se qualcuno sa il PERCHE’ lo scriva, ci illumini. Grazie”
Cara Paola, a dire il vero ti avevo risposto tempo fa, ma qualcuno ha pensato bene di censurare la mia risposta, qui si è peggio di Berlusconi, altro che libertà di stampa…
Credo che P. Culoma, pur avendo da pochi mesi un fratello che copre il ruolo di assessore, nella vita non si è mai schierato per nessun partito politico, contrariamente all’amato prete che in periodi elettorali differenti si è schierato con partiti opposti evidentemente in base al vento a suo favore. E sappiamo molto bene che cosa è il vento, per l’amato prete, gli interessi economici….
Mi chiedo io perchè tanto frastuono di fronte a un trasferimento di un prete? Forse l’amato prete era così ancorato e radicato nella sua città natale che non si poteva smuovere? In effetti mi rendo conto che in questi 6 anni ci è accaparrato impropriamente e ingiustamente di beni mobili ed economici da riempire lui e tutta la sua famiglia.
Ma ora andando a Mazara potrà attingere alle fonti degli armatori e pescare tanti e nuovi euro freschi freschi…! Ditegli che pensi alla povertà di Francesco piuttosto che arricchirsi sempre.
domenico io non ho mai predicato, ma sempre razzolato bene e male. Visto che qui si è in mezzo al male mi adeguo con molto rammarico, ma vorrei richiamare la giustizia e la verità che certamente qualcuno non sa cos’è. Un giusto non sottraebbe mai eredità a nessuno per impossessarsene solo lui impropriamente e sai di cosa parlo? Se qualcuno lo volesse sapere mi faccia pure la domanda che risponderò con molta chiarezza.
Liuba, mi piacerebbe sapere chi sono i preti massoni. Dai ormai diciamoci tutto apertamente, chi è il prete massone a castelvetano?
Cari fedeli……… se possiamo definirci tali……… io compreso……… Smettetela di rimurginare sempre la storia del trasferimento…. giusta o sbagliata che sia….. piuttosto impegnamoci a pregare per tutti coloro che soffrono……. per le vittime dell’alluvione a Messina…… per gli sfollati del terremoto in Abruzzo…….ecc……..
Agli occhi di Dio è più importante ed efficace questo…piuttosto che spettegolare……..
Vorrei dire una cosa, ieri ho avuto una esperienza che mi ha sconvolto e illuminato e per questo sento forte il bisogno di dire pubblicamente scusa per gli improperi che ho pubbliacato… credetemi, sono davvero mortificato, mi impegnerò a non cadere nello stesso errore! comunque il mio esempio più grande di uomo – guida e sacerdote, rimmarrà in assuluto don Giuseppe Titone!
come ha detto padre Vincenzo sabato scorso, ripeto rivolgendomi a franca soprattutto ( e un po’ meno a piera): fate vostra la grammatica dell’Incarnazione!!come fate ad essere così fredde e razionali?un comportamento talmente controllato e lucido da conforndersi col bigottismo!!dite di fare parte della parrocchia e di avere conosciuto padre Vincenzo, e allora dovreste essere tra le prime a capire il dispiacere delle persone che gli vogliono bene! ma ce l’avete un cuore?e poi difendete il Vescovo a spada tratta che nessuno, tra parentesi sta attaccando in questo blog, vi voglio anche ricordare che non è infallibile!forse la confondete l’infallibilità del Santo Padre. non sarà che questa difesa così attiva è dettata da un secondo fine….
Franco sei un grande ti ho apprezzato per il coraggio che hai avuto….il Dio della misericordia è sempre con noi…in principio era il verbo e il verbo era presso Dio e la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l’anno accolta ma tu l’hai accolta …sei un grande un esempio per tutti gli esseri viventi sulla terra continua così che Dio ti benedica…!! Ps: per quanto riguarda piera e franca e bene vi conviene cambiare religione..vi ricordo che Dio si è fatto carne ..incarnazione, sentimenti,dolori incontri,speranze. Vi ricordo che Gesu’ ha pianto per lazzaro e per amici che se ne sono andati,ha sofferto per giovanni che era in carcere,avete una visione di chiesa e di Dio imbalsamata vecchia e sotto la legge,ragionate come certi vecchiumi che si trovano nella curia romana, vi invito a vedere la vostra esperienza di parrochia. Comunque ebbene non dare le perle ai porci. Se entrate in una casa e vi accoglieranno la pace scenda su di essa,ma se entrati non vi accoglieranno usciti scuotete la polvere dai piedi e la pace ritorni su voi stessi Amen.
.. può essere cara laura che un comportamento così “controllato e lucido” possa confondersi con qualcosa che si chiama … FEDE… consapevole di appartenere ad una chiesa che è UNA SANTA CATTOLICA E APOSTOLICA (APOSTOLICA!!!) .. questo è il mio unico e “secondo fine”…
giuseppe, mi dispiace di averti trasmesso un così lontano odore di stantio proveniente da sacrestie imbalsamate … in altri momenti sono stata addirittura tacciata di essere eccessivamente progressista… e comunque non credo proprio di cambiare religione e continuerò nonostante tutto a mangiare le perle…. che il Signore vorrà donarmi, l’unico cosiglio che voglio darti (non te la prendere) è di rispolverare un testo sacro che porta il titolo di Bibbia, magari il testo aggiornato della CEI, così quando riporti le citazioni quanto meno sono corrette
Purtroppo Don Vincenzo si è comportato come un bambino immaturo, che appena si è visto togliare il giocattolo preferito (Chiesa di san Francesco da Paola ) si è messo a piangere facendo credere a tutti i suoi fedeli di essere stato vittima di qualche complotto, scatenando un putiferio. Io lo manderei in Africa in mezzo ai selvaggi altro che Mazara.
caro cecè, guarda che andare in missione in africa può solo essere un onore e compito degno di un grande uomo come don Vincenzo e dal cuore immenso!e riuscirebbe a far rivivere nella fede anche quelle persone che tu con tanta facilità e disprezzo chiami “selvaggi” ma che in quanto a sentimenti sono molto più civili di te!ma tu queste cose non ci arrivi a capirle! inoltre continuo a ripetere che io ho sentito con le mie orecchie parlare male padre Undari e Titone di padre Vincenzo e li ho visti con i miei occhi gioire per il suo “allontamanento”. capisco che vuoi per forza scrivere in questo blog, ma quanto meno non buttare fango!
dice il signore: non fate un’opera di bene se non siete preparati a sopportare l’ ingratitudine.E cosi’ ,giorno dopo giorno,viviamo e lottiamo per il signore provando gioie e subendo prove(nessuno escluso).
don enzo è nella via giusta perchè le prove che ha dovuto subire
in questi anni,anche se il suo sorriso non lascia trapelare nulla,sono state tante e di varia natura.
lui che, con l’aiuto di dio,ha strappato al demonio tante persone che per ignoranza vanno e vengono da maghi e fattucchieri o sono entrati a far parte di qualche setta nell’incoscienza piu’ totale.
e questo dono gli viene certamente da dio che lo guida all’accoglienza e alla pietas verso tutti quelli che soffrono nel corpo’nello spirito’nella mente e nell’anima.
dice il passionista padre angelo mangione:dio il dono dell’esorcismo lo da’ solo a chi non ha mai toccato donna.
insieme a padre audino e col supporto di una psicologa,ha ricevuto(sempre come missione affidatagli da dio e in obbedienza al vescovo)migliaia di persone provenienti da tutta la provincia e non solo.
san pio è stato perseguitato per questo e a padre matteo la grua è stato ordinato(dal vescovo del tempo) di non mettere piede nella diocesi di mazara del vallo’quando da lui (alla chiesa noce a palermo )vanno persone provenienti da tutto il mondo.
allora da chi andremo?
a ognuno la sua prova(e chi non ne ha)?
il signore prova i suoi figli col fuoco per ottenere oro puro.
quanta tribolazione(perdita di tutti i beni,perdita dei figli)ha subito giobbe?eppure non aveva dato nessun dispiacere al signore ,era il fedele perfetto.
alla fine di questa,diremo noi,grande prova il signore gli ha restituito tutto e di piu’ rendendolo felice sulla terra e cosa piu’ importante in paradiso per l’eternita’
e noi piccoli,miseri e peccatori pretendiamo di avere in mano la verità.
dio trae dal male un bene infinito e se don enzo deve subire prove,la ricompensa sarà
quel che dio vorrà.
il mondo è in mano al demonio e allora preghiamo incessantemente per i politici di tutto il mondo che nella logica del possesso e del potere,hanno progettato di distruggerlo nei valori piu’ nobili e piu’ alti:la famiglia,la natura,la pace,la solidarieta ai nostri fratelli sofferenti in tutte le parti della terra.
e preghiamo soprattutto per la chiesa che come istituzione religiosa e morale ha pure le sue colpe.il potere temporale
della chiesa è polvere e polvere tornera’vendendo tutto si potrebbero aiutare i nostri fratelli che piangono.
noi invece che non contiamo nulla possiamo ,lontano da queste trappole ‘evangelizzare,regalare la bibbia a chi non cel’ha,visitare le famiglie in via campobello dove ci sono bambini che vanno a scuola senza panino o senza penne e quaderni e allora si relegano agli ultimi banchi come incapaci e senza speranza.
voi giovani che vestiti alla moda non vi manca niente,andate per le strade ad annunciare il lieto evento, regalate la vostra testimonianza di vita a costo di tutto,come fanno i testimoni di geova criticati ma non imitati o come fanno gli evangelici che martedi’ al mercato cantavano e suonavano inni a dio mentre tanta gente comprava incurante di cio’ che i nostri fratelli cristiani cercavano di trasmettere:l’urgenza della conversione e di un cambiamento radicale della vita nell’attesa della resa dei conti.quanto mobbing ho dovuto subire per difendere alunni delle scuole in cui sono stata certa comunque,anche se ho sofferto ‘di fare cosa gradita a dio .chiediamo in coro che si ritorni alla poverta’ di cristo e della famiglia di nazaret.
vorei non leggere piu’niente su questa diatriba perche’ chi non ha colpe scagli la prima pietra.
che scenda il silenzio piu’ totale su questa vicenda(che credetimi) riscalda la testa e gli animi e porta solo alla rabbia e all’odio.
abbassiamo il sipario perche’ di dio è la terra,di dio sono gli uomini imperfetti e piccoli anche se creati a sua immagine e somiglianza.
auguro a tutti noi di non dormire per parecchi giorni e di occupare il tempo della veglia forzata a leggere la bibbia per saperne parlare ai confusi e agli indecisi.
ps.io di notte ho letto l’apocalisse e credetemi abbiamo poco da ridere e criticare.
ogni mattina alle ore 09 a palermo alla chiea noce dove opera padre matteo la grua si celebra la messa per la conversione dei fratelli lontani da dio,si prega per gli ammalati e per tutti quelli che hanno bisogno di liberazione. i fratelli della comunita del rinnovamento nello spirito invitano tutti a dire ,allo stesso orario 5 ave maria per le loro e le nostre intenzioni.
uniamoci a loro e preghiamo per tutti i sacerdoti vivi e defunti perche il signore li perdoni e li conduca nel suo regno.a noi ne verra’ pace ,serenita’ e grandi grazie.
io dico che a volte i sacerdoti sono preda di cattivi consiglieri e sbagliano perche’ sono persone cone noi e perche’ piu’ esposti di noi alla tentazione.,
il numero di telefono di padre matteo la grua è:0916827352 oppure 091 6827399.
vi rispondera’ sempre quacuno che vi saluterà dicendo:PACE E BENE
Cara Claudia, come farà padre Vincenzo a stare lontano dalla sua mamma e sopratutto da tutto quello che ha ereditato con intrallazzo da un’altro sacerdote che è morto
Ah dimenticavo Claudia, forse non sai che quando è stato trasferito Padre Pino anche il amato don Vincenzo ha gioito per il suo “allontamanento”, quindi chi di spada ferisce di spada perisce, forse tu allora neanche sapevi dove era la chiesa.
cecè, ma tu come tutti quelli che lanciate queste accuse gravi, ma conoscete padre Vincenzo direttamente? allora se non lo conoscete e sono cose che vi raccontano, vi converrebbe non fare illazioni, se invece lo conoscete vi dovreste vergognare per la vostra doppia faccia! si forse quando padre Pino è stato trasferito io non andavo in chiesa, ma non sono affari tuoi. io conosco padre Vincenzo e sono sicura che non ha gioito di niente! ha un cuore d’oro ed è un grande uomo!!!
Assieme a lui ha gioito anche il prete che poi si è innmorato
Vorrei rispondere a Claudia, Soxy, Franco, Cecè….con la Lettera di S. Paolo ai Romani .Rm 2,1-11: “Sei inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perchè mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose.Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose. pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio?….Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere……sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all’ingiustizia. Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene……perchè presso Dio non c’è parzialità”. Riflettiamo su questo passo del Vangelo di Luca che proprio oggi dice: ” Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze. Guai a voi perchè siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”……”Guai a voi,…..che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!”
Impariamo a prendere sul serio l’amore che Dio ci dimostra continuamente, facendo sì che la nostra vita sia sempre più improntata sulla coerenza e sulla autenticità.E poi… come possiamo pensare di avere qualcosa da insegnare agli altri…..! Questo modo di intessere una discussione su un fatto sicuramente “doloroso” per molti di noi è sicuramente irriguardevole e blasfemo agli occhi di Dio! come i farisei, anche noi ci sentiamo puliti, …bravi quando pensiamo di “fare le cose per bene”..ma in realtà non ci accorgiamo che, secondo quanto dice Gesù, ci diamo da fare per mantenere un’apparenza accettabile, mentre dietro non vi è che MORTE E PUTRIDUME! Buon cammino!
caro cece’ ti stai appropriando di un soprannome che appartiene a persone educate,semplici e rispettose e non ti permetto di offenderli perche’ alcuni di essi sono stati miei alunni,poveri si ma dignitosi e onesti,come davide noto,il cui padre ha lavorato una vita facendo il sarto e mantenendo dignitosamente la famiglia e quando si è ammalato la moglie santina è andata a pulire le scale per non fare mancare il panino e i quaderni a davide e il pranzo alla sua famiglia. e poi antonina noto ,jessica noto ed altri ai quali io e mio marito diamo sempre un passaggio perchè nostri fratelli in cristo il quale, ti ricordo ha detto:gli ultimi vi passeranno davanti .ti prego scrivi col tuo nome e prenditi la responsabilità di quello che scrivi,perchè sarebbe piu’ dignitoso.mi piacerebbe conoscerti per dirti quello che ripetevo sempre ai miei alunni:la vita e’ come una scala,si sale e si scende. scendere è facile e si puo’ finire nel fosso da cui nessuno ha interesse a tirarti fuori.salire e’ difficile e faticoso ma il premio sarà la luce.quanta superficialita’ nei tuoi discorsi e quanta tristezza per chi legge. io amo i givani e mi dispiace che il risultato dell’educazione familiare e scolastica sia stata un pugno di sabbia che scivola via e si mescola solo ad altra sabbia.preghero’ e faro’ pregare per te perchè il signore ti insegni a lottare fino alla morte per gli ultimi,per la giustizia e per la verita .vedi quelli che siamo in cammino non abbiamo bisogno di nascondimenti e come franca ,piera ed altri ci prendiamo tutta la responsabilit’ di quello che facciamo o diciamo.ti racconto una storia vera:un signore ha fatto una testimonianza per me illuminante.lui meccanico una volta la settimana vedeva arrivare con la macchina una signora che velocemente si infilava nella macchina di un uomo. il meccanico pensava che fosse la moglie di un suo amico,pero’ non lo disse a nessuno.passarono altre settimane e alla donna si ruppe la macchina.dove ando’?:dal meccanico il quale vergognandosi non poco si accorse che la signora non era affatto la moglie del suo amco.concludeva invito’ quindi tutta l’assemblea a riflettere sul fatto che i nostri occhi e il nostro udito spesso possono trarci in inganno.ps.un altro si scrive senza apostrofo.
hahahahahahaha!zittuti fammi la cortesia!ripeto a tutti quelli che attaccano don Vincenzo: se non lo conoscete impiegate il vostro tempo in cose più dignitose anzichè TENTARE,e lo scrivo grande perchè non ci riuscirete nè ora nè mai, di infangare la bellezza d’animo di don Vincenzo e chi lo conosce non si lascia impressione da quattro cretinate messe in giro tanto perchè l’intelligenza non è cosa di tutti!
Cecè sei grande……………………………………….
Cecè sei grande
Noi interveniamo in questa discussione, animata e talvolta offensiva, riportando alcuni versi della lettera di San Paolo Apostolo ai Romani:
” Sei inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose……….. Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio? Tu, però con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà ciascuno secondo le sue opere: ……. sdegno e ira contro coloro che …. obbediscono all’ingiustizia. Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male”.
Meditiamo tutti su ciò che Paolo ci dice e preghiamo confidando in Dio e nella Sua infinita misericordia. Santa Notte!
cece facendo accuse d’intrallazzi sui beni sottratti ai Barresi metti in cattiva luce persone che vivono di quello che il buon Dio ghi offre quindi chiarisci la situazione ………………….. )!!!!!!!!!complimenti quante belle notizie………….ma il coraggare di dirle a volto scoperto………. siamo stati in pochi a comunicare le sue malefatte a chi di dovere…… i fedeli si separano non solo come gruppi di preghiera ma nella preghiera stessa e grazie ad alcuni sacerdoti altro che conversione .!!!!!!!!!!!
ciao…………………..
cecè ma che problema hai? vatti a a curare..
ho conosciuto don vincenzo quando faceva apostolato a santa lucia e ne ho un buon ricordo. sono contento che c’è questo fermento nelle parrocchie, peccato che non c’è stata alcuna solidarietà verso di me, che laico, non aggrappato a nessun gruppo politico o laicato,mi dedicavo al quartiere di belvedere. grazie al defunto parroco ora è un carname elettorale, assoldato da certi politici che risiedevano nel quartiere. i quartieri sono spartiti, e purtroppo ve ne state accorgendo ora.meglio tardi che mai. il clero è inetto e asservito e dovrebbe andare tutto via non solo padre culoma che ha le mani in pasta a triscina. tutti sanno delle apparizioni mariane nel belvedere da oltre 20 anni che è il segreto di …pulcinella, altro che fatima… i laici e i preti sono solo di prestigio.vorrei raccontare un episodio. una volta una signora voleva vantare i pregi del sacerdozio dicendo che se avesse avuto un figlio lo avrebbe fatto diventare prete.. di grido e si sarebbegirato il mondo. e io ,dicendole, ma perchè non lo invia nel belvedere che ne abbiamo bisogno…. e lei , inviperita come se avessi bestemmiato, nel belvedere.. na dda rugna….. ammazza, che finezza cristiana…ormai la chies è diventata una fogna e basta. sono felice che ora ciò che è successo nel belvedere si sta verificando in altre zone del paese. non ho mai ricevuto solidarietà e chi semina vehto raccolga ora tempesta. ma tanto a cvetrano, tutto si parla, ma presto tutto ritorna nel dimenticatoio.
troppo politicizzati questi preti. esprimo solidarietà a don vincenzo. sono nauseato di movimenti e opus dei.
ha ragione il proverbio, gioca con i fanti ma lascia stare i santi..
Miei cari amici, su questo trasferimento di Don Vincenzo ne sono state dette di tutti i colori, una cosa sola voglio dirvi, non perdete il vostro prezioso tempo a giudicare e a infamare, perchè nessuno, e sottolineo nessuno, è in grado di giudicare. Non pensiamo di togliere la pagliuzza dall’occhio del fratello, quando nel nostro occhio c’è una trave. Cosa voglio dire con questo, P.Vincenzo è un bravo sacerdote e non è affatto un ciarlatano, o uno sciupafemmine, come tanti vanno dicendo in giro. Il suo modo di volere bene scaturisce da tutto l’amore che Cristo ha riversato nel suo cuore. Lui ama tutte le persone che lo collaborano e fanno uncammino di fede, in quanto in questo lui riconosce la volontà di Dio. Impariamo ad avere più rispetto per il prossimo, ” Ama il prossimo tuo com te stesso”, così facendo possiamo veramente chiamarci Cristiani, al di là di essere praticante o meno. Ricordiamoci che chi giudica sarà giudicato e chi si esaltà sarà umiliato. Preghiamo il Signore affinchè ci illumini e ci conceda il prezioso dono della fede, che ci permetterà di vedere le cose con altri occhi.
hai ragione mimmo, ma ogni tanto sarebbe giusto imitare geù nell’usare la frusta contro i mercanti nel tempio, solo che in questo paese ci vuole un bastone .don vincenzo è onesto e ho dato la mia tesimonianza prima, io che sono timido anche se ho una certa età, ma se non è rimasto nella mja parrocchia lo si deve a certi laici… e ciò non ha fatto rumore. a causa di una vita dura è raro se parlo bene di qualcuno, l’unico essere umano che ho conosciuto….il primo miracolo di don nzulu….
gesù, scusate errore-
portare il vangelo a chi ha il cuore più duro di quello della samaritana è un compito difficile così anche un sorriso… e don vincenzo c’era riuscito… scusatemi per questa patetica testimonianza ma non mi sò esprimere bene. è meglio non parlare troppo, non andare oltre…non superare i limiti.
State facendo ancora un violo di […] per questo trasferimento, ma perchè non pensate ad accogliere il nuovo parroco.
mario mi fai tanta tenerezza .hai toccato un tasto molto delicato:la via campobello venduta e svenduta sempre al miglior offerente.Gente che va a fare volontariato per infilarsi nelle famiglie e chiedere voti al momento opportuno.E’ tutto uno schifo.Dio pero’ non starà a guardare a lungo e chi la deve pagare la pagherà molto cara perchè la giustizia di Dio sarà implacabili.Dice Gesu’:chinque fa del male ai piccoli loha fatto a me.
mario…………pulcinella non aveva un segreto ma una maschera e poi la rugna non e alle palazine ma ovunque………….. il Signore ha dato la liberta tra il bene e male . mario perche non superare i limiti ………………..io sarei felicissima di gridarlo a i quattro venti tutto cio che ho dovuto sopportare……don vincenzo e riuscito . ricordiamoci che solo DIO e padrone della nostra vita nessuno puo lavarti il cervello con riti personali non osate e dico a tutti dire cose su don vincenzo che non sono affatto vere (sciupafemmine) e semplicemente un sacerdote che deve crescere come tutti noi nella fede
care anna e maria grazie per le vostre parole,ognuno è libero di superare i limiti o di non farlo. io non ci riesco ma insieme uniamo la voce per dire a tutti di darsi una calmata e rasserenare gli animi. per quanto riguarda la parola rugna ormai credo che questa zona si sia calmata anche se c’è tanto da fare ci vivo da tutta la vita e cresciuto qui, e non voglio offendere nessuno.ma non riesco a dimenticare il passato in un solo colpo. grazie delle vostre cordiali parole.
un saluto a tutti gli altri utenti.e ringrazio la redazione sempre gentile per questo delicato servizio. grazie.
Dopo avere letto tutti questi bei (!?!?!?!) commenti sull’avvicendamento di Don Vincenzo con un altro Parroco alla Chiesa S. Francesco di Paola, dico che tolte di mezzo tutte le motivazioni che hanno portato a questo cambio, di cui sicuramente ne è a conoscenza l’interessato, che comunque ha accettato secondo canone ecclesiastico e di cui se ci sono motivazioni particolari, vedi invidie tra loro preti, di cui parla qualche commentatore, che pur professandosi non frequentatore della Chiesa, secondo me è invece ben dentro a qualcuna di questa o è a conoscenza di cose che i più non sanno. Detto questo, perchè come ci insegnano i nostri Parroci, di cui diciamo di esserne fedeli pecorelle, non facciamo un pò di silenzio attorno alla vicenda e che riflettiamo dentro di noi, pregando per tutti i preti, dato che è l’anno ecclesiastico e ci mettiamo nelle mani del buon Dio, che professiamo di amare e che sicuramente illuminerà le menti di tutti, anche di quei Preti, se ce ne sono, che possono fare succedre questi casi, che distolgono il popolo di Dio dal loro vero compito, cioè amare il prossimo Nostro come Noi stessi. Ciao a tuuti.
Rododentro capisci come definisce Mario a don Vincenzo (il suo primo miracolo) .il nuovo sacerdote avra modo e tempo di conoscere i sui parrocchiani .avercela poi tanto con padre Culoma non mi sembra il caso ,ma vi siete mai chiesti perche a Triscina non c e una CHIESA il sindaco cosa fa per triscina.io comunque non mi definisco pecorella di un sacerdote ma di CRISTO.loro sono stati scelti per proclamare la sua parola .Mario capisco che i traumi non si possono eliminare in un colpo (IL SIGNORE PERMETTE IL MALE PER ARRIVARE A UN BENE MAGGIORE) tranne esperieza e aiuta gli altri .CIAO
W il Vescovo Mogavero, W. Padre Undari e Titone e W Padre Culoma. Mille di loro
il nuovo parroco è stato accolto con tanta gioia, ha già cominciato a lavorare con gli operatori pastorali, caro mario rossi. Ci tenevo solo a dirti che questo blog non è quello che tu hai definito (….un……..) ma è semplicemente un modo civile e democratico di esprimere la propria opinione su un avvenimento che ha in qualche modo turbato la comunità di Castelvetrano. Se alcuni non si sentono di uscire allo scoperto e usano pseudonimi per dire la loro opinione, mi sembra abbastanza rispettoso delle libertà di espressione. Tutti hanno il diritto di dire la propria, la si può condividere oppure no e questo è il posto giusto per farlo. grazie a tutti per avere utilizzato questo strumento per comunicare.
NE STATE DICENDO DI TUTTI I COLORI,DOVRESTE PROVARE VERGONA SPECIALMENTE STU CECE,PENSATE A TUTTO QUELLO CHE DI POSITIVO A FATTO DON VINCENZO NON CERCATE CALLUNIE NON PENSO CHE NE POTETE TROVARE,L’UNICO SBAGLIO DI DON VINCENZO E STATO UNO ESSERE TROPPO BUONO E DISPONIBILE CON TUTTI
DON VINCENZO RIMMARA SEMPRE NEL MIO CUORE, MI A FATTO RINASCERENELLA FEDE.
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negligenze della curia mazarese causa della mancata costruzione della chiesa di triscina. rivolgetevi alla curia, i soldi ci sono.me ne interessavo io con padre basile ma ho dovuto mollare causa intitolazione, io volevo la sacra famiglia, e temendo il bis di qualche altra petiizione ho mo lllato per non farmi il sangue fradicio…
gelosia e invidia del senatur e accoliti causa insulti e umiliazioni contro la mia persona. tanto ciò sarà censurato, ma tutti sanno e tacciono i miei cari concittadini.chi è cristiano se la veda con il dio che dicono di servire…come ho detto al fu parroco. io vado a dio a testa alta… e devo rendereconto solo a lui….mi dispiace che per pochi cretini ci va di mezzo tutto il paese su cui riverso odio e rancore.
continuate a gestire il comune , non accetterò una carica neanche a gratis, non mi interessa la politica e la religione, anche se a modo mio sono e mi sentirò cattolico come il papa e più di lui, questa è la mia fede..
Caterina,sono commossa capisco che l’affetto verso Padre Vincenzo ti ha turbata scrive,che ci dobbiamo vergognare scusami di cosa!!!! mi pui accennare al bene che ha fatto P.Vincenzo calunie mi spiace ma le sue male fatte nei confronti di alcuni fedeli sono reali e ho tanto di testimoni ……e poi Mazara non e che sia cosi lontana .ti ha fatto rinascere nella fede ? E DIO COSA FACCIAMO LO METTIAMO IN PANCHINA MA CERTO C E PADRE VINCENZO CHE CONVERTE TUTTI.A!!!NON DIMENTICHIAMO IL SORRISO ::::::::::::::::::: CArissimo MARIO perche a Triscina si e’ costuito una specie di villa che altro non e’ che luogo di perdizione dove trovi siringhe bottghie di birra rotte e considera che ha pochi metri ce il parco giochi per i banbini………. e mi scrivi di curia vescovile la verita e che certi progetti non devono essere approvati .dici che non ti interessa la politica ne la religione ma se tu hai la possibilita di avere voce in capitolo perche non cerchi di ottenere qualcosa ,e non dire che ti senti piu cattolico del PAPA sappi “PAROLE DI P: LIVIO” che Lui e lunico anticristo sulla terra perche predecessore di PIETRO.BUONA NOTTE:::::::::::::::::::::::::::::::
Caterina trasferisciti a Mazara e gli fai da perpetua a don vincenzo come nei promessi sposi.
per favore prima di scrivere pensate,organizzate i discorsi in senso compiuto ,consultate il vocabolario e soprattutto siate sobri.
Cece complimenti la tua idea e fantastica….. Anna consapevole di errori grammaticali mi scuso… non penso che tutti ghi utenti siano laureati in lettere. vorrei sapere se anche tu manchi di misericordia l’augurio per chi si approfitta dei piu debboli non e certo molto bello, pensi che DIO sia cosi cattivo da coddannarli al fuoco eterno ? Non che faccia piacere di come viene definita la gente che vive in via campobello ma come ho gia detto la “RUGNA”non e solo in quella zona .
cara maria, il suo vicario qualunque cosa sia se lo giudichi il suo diretto superiore… se triscina è uno schifo, a me non risulta, se sei brava a fare foto mandale a questo blog così documenti le accuse. già risponderti e dari questo consiglio a te e agli altri è fare qualcosa e ti sto ubbidendo. dio non ha bisogno di panchine, sta in piedi o per lo più in una sedia sfondata.
ma cosa dovrei fotografare: ma non ti accorgi che triscina anche essendo un luogo balneare meravighioso macca di hotel poste negozzi ecc………… se poi non hai capito “DIO LO METTIAMO IN PANCCHINA”mi spiace ma non ho altro da scrivere la mia non era certo una bestemmia .in qursto caso preferisco condividere le mie idee con chi non si e lasciato fare il lavaggio del cervello.
non volemo accusarti , ma ti volevo solo confortare, comunque se dio è in panchina o io medesimo, ringraziamo il cielo che abbiamo qualcuno con cui parlare. anche se ci sediamo per terra. la rugna non è tutta da noi, ma i politicanti per voti ne hanno concentrato gran parte.
questa zona non la voleva nessuno, il comune aveva fatto piani dal 1978 ma tutti finiti nel dimenticatoio,solo voti , voti e voti. si sperava qualcosa con la levata delle baracche ma nulla, si sono fatte le baracche di pietra, e niente servizi. la curia ha tentato a promuoverla parrocchia dal 1981, ma la forania boicotta. ora scatta la censura… tutti sanno delle apparizioni della vergine , e al posto di lucia mi ritrovo una bella petizione oltraggiosa per cambiare santa che l’aveva dal 1981. i documenti li aveva p. barresi ma ora suoi accoliti che infestano la parrocchia del belvedere e che mi vogliono imporre il riconoscimento delle apparizioni solo se faccio parte del loro gruppo. io detesto i gruppi cattolici e mai farò parte di essi…
maria c’è e io sono guarito dal male, ora sto così così, ma almeno sono vivo. riprendiamoci maria alla siciliana e smettiamo di venerare altre cose, lasciamo stare polacchismi vari, e tradizioni altrui che non ci confanno. abbia centinaia di santi siculi, come i santi del modione o selinuntini, tra cui san vito, prx dobbiamo andare a pescare, altrove, manteniamo la nostra cultura, anche al costo scontato di essere presi per provincialotti… sappiamo che per la curia solo mazara deve essere il baricentro della fede, ma sappia che la vergine sa e dove scegliere, e non c’è vescovo che tenga…se il popolo di castelvetrano vuole maria sà dove andare, sulla scalinata dell’immacolata, non sarà d’oro, ma l’importante è salire in paradiso. anche a carponi. se avessi avuto solidarietà oggi non saremmo a questo punto-
oggi sono stato al cimitero e passando dall’immacolata ho messo un cerone acceso per una grazia chiesta per i miei fratelli che non si parlavano per fesserie evitabili… quando sono tornato , dopo ore , ho saputo che si erano telefonati…. almeno è qualcosa…speriamo che vada meglio.
vivere nel belvedere non è bello, da quando hanno prima messo le schifose baracche e dopo date le case per i voti…conosco la povertà del luogo perchè vi trascorro tutta la mia vita, a scuola so cosa passano i ragazzi, perchè ciò che passano loro l’ho vissuto io, facevo il doposcuola nel negozio provvisorio dove era la prima chiesa, non è un garage, ma i negozianti del paese, con la puz.. sotto il naso, non ci hanno mai voluto mettere piede, preferendo la via seggio zona per selinunte, al solito ,ma si lamentano lo stesso. almeno qui le buche non ci sono, l’acqua non manca e le strade sono asfaltate… manca solo il loro cervello…. buoni solo a chiedere e minacciare petizioni..l’unica che dovrebbero fare, raccogliere le firme e provocare le elezioni anticipate, non la fanno. qui mi piace, e mi dispiace per le sacche di povertà a cui tanti ex assessori si dedicavano solo per approfittarne…sono passati 19 anni e la situazione è quasi la stessa, se non c’è tribunale umano, spero che neanche dio si tiri indietro…il vice anzicchè scrivere e dire fesserie si faccia il suo mestiere, il vicesindaco dia una risposta, invece di dedicarsi a teatri e spettacolini. qui a belvedere la tragedia è quotidiana e gratis…dopo 19 anni di inerzie qualcuno paghi non con la galera ma a curare i bambini che nessuno vuole per fare gli scifiltosi… o a pulire le strade….
errata corrige….schifiltosi e vorrei dire e aggiungere altro ma mi autocensuro, per i bimbi della via c.bello se qualcuno non li vuole vedere li adotti come quelli etiopi, un cento euro a pasqua e natale e la coscienza è a posto.. buona idea..
Quello che hai scritto e molto confuso . Forse sono stata io ha metterti in agitazzione, intanto calmati, rilassati per non andare in ansia .L’ unica cosa da fare é PREGARE,DIO ci ascolta ci ama e si prende cura di tutti,ricchi poveri soprattutto dei peccatori tu sai che CRISTO si e sacrificato per noi e pensi che ci abbandona .Non unire preghiera e politica cerca sol di unirti a CRISTO con tutto il cuore e la cosa piu bella che riceverai e la PACE con te stesso,RICORDATI CHE I TEMPI DEL SIGNORE NON SONO I NOSTRI donati a LUI solo a LUI amalo con tutto il cuore ama i tuoi nemici come ha detto GESU ricordi quando ho scritto io non sono pecora dei sacerdoti ma di CRISTO “IL SIGNORE E MIO PASTORE NON MANCO DI NULLA” .
non sono confuso, ma arrabbiato sì…non sono io che fondo politica e religione, ma certi politicanti che spacciano ideali religiosi con politici. credo nella giustizia divina, ma se quella umana gli desse una mano sarebbe meglio.amare questi.. è una parola…la rabbia non solo per il belvedere, ma per tutto il paese trascurato è incontenibile…io non ho nemici ma chi rovina il paese è nemico di sè stesso- non hanno dignità alcuna e pudore..
hai notato che ghi utenti non commentano pui su P.Aloisi avranno capito che la decisione del Vescovo e stata giusta e il SACERDOTE e molto bravo chisà quali cambiamenti portera…………….
Cara maria, il fatto di non avere più commentato sul trasferimento di Don Vincenzo, non significa che abbiamo capito la decisione che ha preso Sua Eccellenza, anzi tutt’altro visto che sostanzialmente non è cambiato nulla, tranne la decisione che il nuovo parroco dopo tre mesi, ha azzerato tutti gli organismi della parrocchia,dal consiglio pastorale al consiglio affari economici e tutti gli incarichi ad essi correlati,fermo restando il fatto che le persone che prima lavoravano gratuitamente in parrocchia e per nostro Signore Gesù Cristo, continuano a lavorare seriamente e silenziosamente senza avere bisogno di essere insigniti da incarichi specifici per potersene gloriare nella società. Mentre chi ha seminato da sempre zizzanie continua a farlo, ma questo è uno sport molto praticato, specialmente nelle parrocchie.Qundi come vedi niente di nuovo sotto il sole………………….
Non visitavo questo forum da un pò di tempo e aprendolo, per curiosità, mi rincresce notare come le discussioni, per alcuni, non si siano ancora sedate. Credo che sia sbagliato umanamente, figuriamoci cristianamente parlando, continuare diatribe inutili su un fatto, una decisione presa dal Vescovo mesi fa! Ormai i due parroci operano nelle loro parrocchie e dovrebbero pensare solo ed esclusivamente al loro bene e a guidare le “pecorelle” affidate. Non voglio fare polemiche, ma non credo che sia opportuno che tu, Pasquale, le faccia. Don Gioacchino, senza nulla togliere a Don Vincenzo, è un ottimo parroco; non ha certo la solarità di Don Vincenzo, che ricordiamo sempre con affetto, ma è molto più preparato, più ordinato, molto amante del sacro, della liturgia; le sue celebrazioni sono solenni e coinvolgenti, sicuramente diverse da prima, ma sprizzano spiritualità da tutte le parti. La gente, credimi, lo apprezza molto. Ad alcuni sembra un po’ rigido, ma consentimi, ci voleva in parrocchia un po’ di rigore. Lui è il vero pastore che guida le sue pecore, con carismi propri, certo, con personali caratteristiche, ma certamente con molto buon senso e molta fermezza; predica il Vangelo e lo pratica; si è sforzato e si sforza di “cucire” le divisioni già esistenti, non escludendo nessuno, ma “chiamando” tutti alla correttezza interiore, all’impegno e a un cristianesimo vivo e vero. Credimi, Pasquale, molti conoscono anche la sua affettuosità e il suo grande calore umano, ne ammirano l’audacia, gli riconoscono i pregi che ha, restano incantati ad ascoltare le omelie che lasciano sempre un segno nell’animo. Non critichiamo soltanto, Pasquale, amiamo don Gioacchino con i suoi difetti, ma apprezziamone i grandi pregi, così come è stato per Don Vincenzo. Accettiamo con serenità le sue decisione, seguiamolo quando ci corregge. Il compito del pastore è proprio questo: guidare, anche correggendo la comunità verso il Signore, bene supremo a cui tutti dovremmo tendere, al di là delle persone contingenti. Per quanto riguarda lo scioglimento del consiglio pastorale e del consiglio degli affari economici, se lo ha fatto avrà avuto sicuramente le sue buone ragioni e non sta a te, come a nessun altro, giudicarle. Cos’altro dirti! Dalle tue parole si nota tanta rabbia nell’animo, ma il cristianesimo dice altro, seguire Cristo “impone” altro! Le zizzanie? Non ti curare di loro: ricordati che chi spada ferisce, di spada perisce! Chiediamoci, invece, chi è Gesù per noi, e ciascuno di noi dia la risposta, non agli altri ma a se stesso e poi operi scelte consequenziali.