Dopo la chiusura dovuta al covid-19, nelle scorse settimane è riaperto il “Centro Esplora Ambiente” della Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa” gestita da LEGAMBIENTE Sicilia, un museo geologico e naturalistico interattivo e coinvolgente che racconta la storia del territorio protetto e del suo comprensorio attraverso esposizioni tematiche, ricostruzioni di ambienti, plastici, video, exibit didattici.
Ubicato a Santa Ninfa nel Castello di Rampinzeri, antico baglio risalente al ‘600 di proprietà del Comune di Santa Ninfa, in un’area rurale di grande bellezza ed integrità, il Centro Esplora Ambiente dedica ampio spazio alle particolari rocce gessose caratteristiche dell’area (dall’origine geologica all’utilizzazione millenaria da parte dell’uomo), ma anche agli ambienti naturali protetti e ad un grande scienziato naturalista che visse al Castello di Rampinzeri tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Ogni stanza è una scoperta di fenomeni naturali e un invito alle escursioni!
Le prime aperture, nel rispetto delle norme anti-contagio, sono state dedicate al gruppo Scout Salemi 1, sez. Santa Ninfa, e al Rotary di Salemi, che ha organizzato al Castello di Rampinzeri una visita di gruppo dedicata alla natura, alla cultura e alla gastronomia (nel confinante ristorante).
Fino al 31 luglio il Centro Esplora Ambiente sarà aperto in via ordinaria nei seguenti giorni e orari:
- giovedì e sabato dalle 9.30 alle 17.00
- II e IV domenica del mese dalle 9.30 alle 13.30
E’ possibile anche organizzare visite su prenotazione in altri giorni, concordando una data con il personale; e richiedere una guida per un’escursione naturalistica lungo i sentieri, sempre con prenotazione (almeno una settimana prima).
Ecco le principali info utili per visitare il Centro Esplora Ambiente:
- per accedere al Centro è necessario indossare la mascherina;
- ai visitatori sarà misurata la temperatura corporea, e sarà richiesta un’autodichiarazione sul proprio stato di salute;
- gli ingressi saranno contingentati per garantire il distanziamento fisico di almeno 1 m: si entra in 6 persone/volta, ma sarà possibile attendere il proprio turno passeggiando nel confinante giardino storico, o andando a trovare i cavalli dell’attiguo Club ippico;
- nei locali è reso disponibile gel igienizzante per le mani.
Per richiedere il regolamento e per maggiori informazioni è possibile contattare la Riserva ai seguenti recapiti: tel: 3298620473 – 74 – 75 / mail: santaninfa@legambienteriserve.it
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La Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa”, affidata in gestione a Legambiente Sicilia, ricade in un vasto altopiano carsico di notevole interesse geologico, paesaggistico e naturalistico. La Riserva tutela gli ambienti ipogei della Grotta, ricca di splendide concrezioni gessose e carbonatiche, e la Valle del Biviere, caratterizzata da interessanti aspetti di vegetazione naturale (gariga, vegetazione ripariale, flora rupestre). Nell’area protetta sono diffuse suggestive forme carsiche superficiali: doline, conche chiuse formate dallo scioglimento delle rocce ad opera dell’acqua piovana; inghiottitoi, stretti imbuti che convogliano le acque piovane nel sottosuolo contribuendo alla formazione delle grotte; karren, piccole scanalature sulle trasparenti e candide rocce gessose. Lungo i sentieri le escursioni sono libere, anche se in caso di gruppi numerosi (max 50 persone) occorre concordare con l’Ente Gestore la data dell’escursione al fine di evitare sovrapposizioni con altri gruppi.
Il Castello di Rampinzeri è un antico baglio, risalente nelle sue parti più antiche alla fine del XV secolo, come testimoniato dalle volte a botte ed a crociera e dalle fondazioni tardo-medievali ad arco a tutto sesto, su cui poggiano le mura perimetrali. Fu proprietà di Don Luigi Arias Giardina, nobile palermitano che fu fondatore, primo barone e marchese di Santa Ninfa. Nel corso del XIX secolo il complesso ha subito diverse trasformazioni architettoniche che lo hanno nobilitato nel prospetto in stile neogotico, sormontato da merli dai pinnacoli svettanti, che domina tutta la vallata sottostante, e nell’adiacente cappella. E’ stato acquistato dal Comune di Santa Ninfa nel 2009 grazie a fondi europei erogati per la strutturazione delle aree naturali protette.
AUTORE. Redazione