E’ allarmante l’intervento odierno sulla stampa di Caterina Greco, dirigente responsabile del Parco Archeologico di Selinunte – Cave di Cusa, circa la paventata soppressione dei parchi archeologici in Sicilia.
A dirlo sono i deputati Giovanni Greco e Giovanni Lo Sciuto, membri del gruppo all’ARS del Partito dei Siciliani-Mpa e componenti della V Commissione Cultura.
I 26 parchi archeologici siciliani costituiscono una esperienza da difendere, non da demolire. E anziché potenziare e demandare, secondo il principio della sussidiarietà, funzioni e compiti ai parchi per rendere piu’ accoglienti e quindi fruibili ai turisti i siti – affermano i deputati in una nota – il governo Crocetta, con un provvedimento dirigenziale, decide di andare in direzione opposta, riportando indietro le lancette di 30 anni, decidendo di chiudere tutti i parchi archeologici e affidando la gestione alle Sovrintendenze
Già la Commissione Cultura aveva ascoltato il grido d’allarme dei dirigenti dei Parchi archeologici, emanando unanimemente un proprio indirizzo politico per mantenere queste strutture ritenute un punto di partenza importante per rilanciare il patrimonio storico e artistico della nostra regione.
“A chi gioverà questa ‘restaurazione’, e perché?”, concludono i deputati del Partito dei Siciliani-Mpa.
AUTORE. Altre Fonti
Mi viene da chiedere al presidente Crocetta se ha pensato di smantellare il governo regionale, essendo la vera palla al piede dello sviluppo in Sicilia, per incapacita progettuale.
I siciliani meritano finalmente una classe politica che si occupi dei veri problemi della Sicilia, a tempo pieno.
Siete sicuri che hanno detto Sovrintendenze ? Ora capisco perche vogliono cambiarli.
Al di là delle modalità di gestione, certamente opinabili, il Parco Archeologico di Selinunte rimarrebbe comunque accessibile all’utenza. La struttura verrebbe gestita dalla Sovrintendenza. La “soppressione” o “chiusura” del Parco è intesa in senso amministrativo. E’ bene precisarlo, perchè qualcuno potrebbe pensare che Crocetta voglia chiudere i cancelli e non permettere più ai turisti di visitarlo. Quelli di Caterina Greco e Giovanni Lo Sciuto sono dei rispettabilissimi punti di vista, che riguardano però soltanto la paternità della gestione.