Il Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013 supporta l’innovazione in agricoltura sostenendo i giovani che intendono investire nelle aree rurali
Firmato un protocollo d’intesa tra Regione Siciliana, ABI (Associazione Bancaria Italiana) e Assicurazioni per finanziare i giovani imprenditori del settore agricolo
Maggiore progettualità, diversificazione e innovazione del settore rurale: parole d’ordine ai fini del mantenimento della competitività del mercato agricolo. Concretizzare idee originali e nuove modalità operative – seppure virtuose – spesso è tutt’altro che semplice. In tempi di contrazione economica, le difficoltà di accesso al credito rappresentano una grave limitazione a danno di quanti hanno voglia di fare ed investire. Un ostacolo i cui effetti negativi si ripercuotono in maniera assai rilevante sulle nuove generazioni e sui diversi settori produttivi. Una condizione alla quale è necessario porre rimedio dando rilievo ai punti di forza, valorizzando le opportunità del territorio. Soprattutto in Sicilia, regione di eccellenza nelle produzioni agroalimentari.
Giovani ed agricoltura: un binomio possibile e concretizzabile. Stamane infatti, è stato firmato uno speciale protocollo d’intesa tra Regione Siciliana, Abi e Assicurazioni per finanziare i giovani imprenditori agricoli. Un ulteriore segnale di attenzione e sostegno da parte dell’Amministrazione regionale verso i giovani agricoltori siciliani.
Un risultato importante che si colloca in linea di continuità con i progetti già intrapresi grazie alla costituzione del Fondo di garanzia del PSR Sicilia 2007-2013 (ammontante a circa 37 milioni di euro) e l’accordo con la Società di gestione dei fondi per l’agroalimentare (SGFA) per il rilascio della G-Card (Green Card).
L’intesa raggiunta, faciliterà l’esecuzione degli investimenti da parte dei giovani agricoltori ammessi alla Misura 112 del PSR Sicilia 2007-2013, ovvero di età inferiore ai 40 anni e che decidono di avviare un’azienda agricola.
“Questo accordo – dichiara l’assessore regionale alle Risorse Agricole e Alimentari, Elio D’Antrassi – consente alle imprese giovanili una maggiore finanziabilità da parte del sistema bancario privato. La Misura 112 del PSR Sicilia 2007-2013 ha avuto larga adesione di giovani con idee e progetti innovativi che sapranno ricostruire il tessuto imprenditoriale della Sicilia. A loro voglio augurare, una volta ottenuto il finanziamento, di realizzare il proprio sogno nel cassetto, producendo innovazione di prodotto e di filiera, entrambe fondamentali per determinare redditività”.
Il protocollo firmato trae origine dalla G-Card, lettera di garanzia consistente in un pre-impegno da parte della SGFA a garantire un finanziamento bancario ad un giovane imprenditore agricolo in fase di start up della propria azienda. La SGFA si impegna così a rilasciare una garanzia diretta fino all’80% di un finanziamento massimo di 250.000 euro.
A seguito dell’emanazione del Decreto di concessione dell’aiuto per la Misura 112 del PSR Sicilia 2007-2013 da parte della Regione Siciliana, il giovane agricoltore può accedere ad un anticipo contributivo concesso da un’assicurazione convenzionata e ad un finanziamento bancario a copertura della propria quota privata.
Ciò determina una maggiore facilità di accesso al credito per i giovani imprenditori agricoli, e contestualmente, maggiori garanzie per il sistema bancario e le assicurazioni. Per le banche è importante specificare che la presenza di un soggetto terzo, come SGFA, rappresenta la possibilità di godere di una garanzia diretta rispetto alle somme finanziate.
Una rilevante opportunità è costituita dalla G-Card che favorisce il rilascio degli anticipi contributivi da parte delle assicurazioni; tutto ciò, come è prassi, in assenza del soggetto bancario non avverrebbe.
“Sono circa 4.250 le richieste di finanziamento pervenute – aggiunge Rosaria Barresi, Autorità di Gestione del Psr Sicilia 2007-2013 – da parte di giovani che con entusiamo vogliano insediarsi nel modo delle produzioni agroalimentari. Tra questi, 1.200 progetti sono già stati ritenuti finanziabili. Il nostro scopo è quello di finanziare più giovani possibili, individuando nuove risorse da destinare a loro”.
L’iniziativa dell’Amministrazione regionale facilita il rapporto tra i giovani beneficiari del finanziamento e le banche, e tra queste ultime e le assicurazioni.
L’agricoltore che sta per avviare la propria attività, dovrà accendere un conto corrente di servizio dedicato al progetto di spesa, indicando la banca di riferimento e la società assicurativa prescelta.
Viene stimolata, altresì, la reciprocità tra banche ed assicurazioni, per il rilascio consapevole della delibera di fidejussione e della delibera condizionata di finanziamento, favorendo in tal modo anche il flusso informativo tra gli uffici dell’Amministrazione regionale, le banche e le assicurazioni convenzionate.
Le banche che hanno già aderito al protocollo sono: Intesa Sanpaolo, Banca Sella, UniCredit, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Federazione Siciliana della Banche di Credito Cooperativo, Banca Nuova, Unipol Banca.
Tra le assicurazioni invece, già confermata la presenza di Olimpia Insurance Broker.
Roberto Bertola, presidente di Abi Sicilia commenta: “Con la sottoscrizione del protocollo, vogliamo dare nuova linfa ai giovani e all’agricoltura, un rapporto che in Sicilia è vincente. Il futuro economico di questa Terra è in buona parte affidato al mondo agricolo, un mercato che per sopravvivere necessità però di risorse ed aiuti concreti. Le banche servono proprio a questo, a supportare cioè le nuove attività, a sostenerle affinché – anche in un momento di difficoltà come il presente – si riesca a individuare possibilità di guadagno e produttività”.
Il mondo rurale in Sicilia è sempre più orientato verso il cambiamento. In tale contesto le politiche in favore dei giovani non possono prescindere dall’incremento delle risorse finanziarie volte a favorire la creazione di nuove figure imprenditoriali, che pur intervenendo attivamente nella modernizzazione del processo produttivo, rimangano custodi della genuinità dei prodotti e del know how delle conoscenze del mondo rurale.
L’insediamento dei giovani in agricoltura, unitamente alla creazione delle condizioni che possano garantire una loro permanenza nel settore, incideranno positivamente sull’incremento dell’economia agricola nel complesso, e sul miglioramento della qualità di vita nelle aree rurali, pronte a investire su se stesse e ad ottenere risultati di successo.
Nuove opportunità di investimento che consentiranno dunque il ricambio generazionale del mondo agricolo, contribuendo a rendere il settore maggiormente attrattivo, più differenziato e multifunzionale. Realmente proiettato verso i mercati globalizzati ed il futuro.
AUTORE. Redazione
Soldi buttati al vento se vengono spesi con i sistemi di sempre. Il problema degli imprenditori siciliani è che sono in gran parte poco qualificati. Mi spiego meglio. Nel settore agricolo gli imprenditori siciliani in larga maggioranza non sono laureati nelle discipline di settore ne presentano nelle loro aziende figure ad alto livello, specializzate in marketing o in lingue straniere. Assistiamo a realtà imprenditoriali dove l’imprenditore utilizza metodi arretrati di 50 anni e sistemi di gestione totalmente al di fuori della portata dei grandi mercati industrializzati… In parole povere da noi il 90% delle attività è in mano a “viddani” non per offendere ma per definire una classe di imprenditori non SPECIALIZZATI. Per competere nei mercati del nord Italia e all’estero ci vuole gente preparata che conosca le lingue e che conosca i maniera approfondita i mercati in cui vuole inserirsi. Distribuire soldi a gente ignorante non serve a nulla. Continuerà a spenderli “a l’antica” bisogna che le aziende assumano gente qualificata del settore e iniziare ad investire in Ricerca e Sviluppo parole che nelle nostre realtà aziendali è sconosciuta da almeno 30 anni. Gli imprenditori siciliani devono capire che il nuovo cliente non vive a 10 km di distanza ma vive potenzialmente in qualsiasi punto della terra. La globalizzazione ha modificato profondamente le dinamiche dei mercati. E chi non si adegua viene tagliato fuori. Una volta, anche con la terza media potevi fare l’imprenditore adesso ci vuole gente preparata che sappia affrontare le complesse scelte che ogni imprenditore si trova a fare nel contesto di un’economia di mercato mondiale..Aprite il cervello c’è il mondo dopo la sicilia non restate con i paraocchi…!