«Nessuno ha diritto di uccidere, solo Gesù, perché apparteniamo a lui». Così don Rino Randazzo nell’Omelia per i funerali di Vincenzo Adamo Favoroso, nella chiesa dei Cappuccini a Castelvetrano. Nel piccolo luogo di culto, che non è riuscito a contenere le centinaia di persone arrivate per l’ultimo saluto al giovane ucciso, le parole di don Rino lasciano solo il tempo alla riflessione: «A volte è quello che ci circonda che è il marcio ed è questo che non riusciamo ad accettare. Tante volte ci mettiamo in una situazione che non è facile da gestire».
Don Rino, più volte visibilmente commosso durante l’Omelia, ha ribadito che «bisogna trovare la forza nell’essere uniti e nell’accettare il dolore della perdita di Vincenzo». Poi alcuni passaggi sul giovane del quale padre Rino conosceva la storia: «Ci sono stati momenti in cui l’abbiamo visto sorridente e questo è il più bel ricordo che ci rimane di lui. Quelli di Vincenzo sono stati 32 anni di vita, una vita breve stroncata dal male che continua a uccidere, a rendere schiavi le persone. Quello che è successo è stato di una violenza inaudita».
Poi l’appello di don Rino: «Cercate di vivere la vostra vita senza rimpianti. Chi sceglie il bene non ha niente da nascondere e non ha niente da occultare e può mettersi in mostra. Ed è questo che Vincenzo ha fatto in questa sua breve vita. Ha messo in mostra l’amicizia vera».
AUTORE. Max Firreri