rita atria

Cimitero comunale di Partanna 26 luglio 1992 – 26 luglio 2014 (iniziativa nell’ambito del ventennale) 22 Anni. Anni in cui abbiamo cercato di fare Memoria Attiva di Rita e non mero ricordo.

Un momento semplice, senza troppo “rumore” in cui ci si vede davanti a quella tomba e si rinnova l’impegno … ognuno facendo i conti con la propria coscienza … con la propria coerenza.

Rita diceva: forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare, forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo. Il 26 luglio di ogni anno è un momento per capire quanto abbiamo lavorato su di noi; quando abbiamo ceduto ai compromessi; quando abbiamo dovuto creare false realtà per convincerci che eravamo sulla strada giusta… perché quella VERAMENTE giusta ci sembrava troppo impegnativa e troppo difficile da percorrere.

Davanti a quella tomba… ricorderemo Rita Atria e tutte quelle donne che ogni giorno muoiono stritolate dalle mafie, dalle istituzioni assenti e dalla società “giudicante”.

Rita Atria (Partanna, 4 settembre 1974 – Roma, 26 luglio 1992) è stata una testimone di giustizia italiana. All’età di undici anni Rita Atria perde il padre Vito Atria, mafioso della locale cosca ucciso in un agguato. A 17 anni, decide di seguire le orme della cognata, Piera Aiello, cercando la giustizia nella magistratura. Il primo a raccogliere le sue rivelazioni fu il giudice Paolo Borsellino

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Associazione Antimafie “Rita Atria”
Presidio Partanna e Direttivo Nazionale
Enza viola presidio Partanna

AUTORE.