Furto con scasso al canile municipale di Castelvetrano. Distrutte le telecamere esterne ed alcuni vetri sono stati mandati in frantumi. Ignoti hanno forzato tutti gli armadietti e portato via anche diversi farmaci potenzialmente pericolosi.
Ecco le parole di Enrico Rizzi, Coordinatore Nazionale del PAE.
Quanto accaduto è davvero grave considerato che sono stati portati via farmaci potenzialmente pericolosi.
Confido nell’ottimo lavoro che svolgeranno le Autorità competenti per risalire immediatamente ai responsabili poichè dietro questi episodi potrebbe esserci un’analisi sistemistica di natura socioeconomica criminale dello sfruttamento di animali condotta probabilmente proprio dalla criminalità organizzata
ma non pensiamo di esagerare adesso,sempre mafia mafia mafia,e che diavolo.
domani scassano un panificio e si parla di panemafia,carburanti benzinamazia,mah non capisco che destinazione vogliamo dare a questo umile,e quasi fallito paese
Daniele, ma te lo immagini il sig. Enrico Rizzi se non esistesse la mafia chi sarebbe? Nessuno!!!
E allora vediamo la mafia in qualsiasi cosa.
Non hanno capito che in questa maniera fanno il gioco della mafia.
Con tutto il rispetto dovuto verso le posizioni del Partito Animalista Europeo, mi sembra del tutto fuori luogo una “analisi sistemistica di natura socio economica dello sfruttamento di animali probabilmente condotta dalla criminalità’ organizzata”. Nulla di più opportuno eseguire un’analisi di ciò che è accaduto per tentare di comprendere le reali ragioni di un atto vandalico inqualificabile e grave. Ma allorquando i semplici elementi di una efrazione dei locali di un canile comunale dovessero portarci alla rapida conclusione delle indagini per affermare una responsabilità della mafia, non faremmo una buona analisi sistemistica. La metodologia criminale mafiosa potrebbe dare dei segnali intimidatori verso gli amministratori pubblici che professano l’interesse dei cittadini senza lasciarsi condizionare da alcuno, ma già il taglio dei pneumatici di automezzi del comune ha già dimostrato che i nostri amministratori si stanno muovendo nella giusta direzione. L’analisi del vandalismo sui locali del canile potrebbe invece concentrarsi sulle articolate e complesse vicende che da anni flagellano la gestione comunale e convenzionale del canile. L’analisi frettolosa della zoo mafia, si infrange sulla seria esigenza di inquadrare questa vigliaccata in un ambito di specifico interesse della gestione del canile, del suo disposto trasferimento temporaneo dei cani, dei lavori di ristrutturazione, della diversa visione dell’Asp che ne ha decretato l’inefficienza sanitaria, nei malumori dei volontari insoddisfatti, ma anche dei gestori privati dagli strumenti di utile intervento. Insomma è proprio fra le pieghe di questi rapporti frastagliati e lacerati che va ricercata la matrice di un atto vandalico che, anche a voler addebitare ai neri rimasti sfrattati dalla Locanda che vagano con lo sguardo allucinato in una parte del territorio di uno Stato che li ha illusi e abbandonati, sarebbe troppo superficiale almeno quanto addossare ogni cosa alla mafia.
… un tempo li chiamavano scassapagghiara… oggi si usano termini roboanti… ecomafia…
ECO & ZOO MAFIA NEL TRAPANESE:
per rifarsi del maxisequestro Nicastri hanno pareggiato i conti con il furto al canile di Castelvetrano!!!!
HA HA HA Che ridere!