Matteo Messina DenaroFacce di mafiosi, i 20 quadri, olio su tela, realizzati dall’artista Flavia Mantovan, inaugurano il «Museo della Mafia» all’interno del castello arabo-normanno di Salemi voluto da Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani. Oggi giovedì 21 maggio alle 18,30 nella «Sala Wagner» del Grand Hotel et Des Palmes in via Roma 398 a Palermo si terrà la Conferenza Stampa di presentazione dell’originale mostra.

Flavia Mantovan vive e lavora a New York. Nelle 20 tele che saranno esposte da domani a Salemi raffigura i volti di famigerati mafiosi, da Liggio a Provenzano, da Anastasia a Matteo Messina Denaro, da Al Capone a Lo Piccolo. «Apre – spiega Vittorio Sgarbi – il Museo della Mafia. Sarà altro, raccolta di testimonianze, di memorie, storie di una lunga sopraffazione contro lo Stato e al posto dello Stato. Più di ministri, presidenti, sindaci, i mafiosi hanno rappresentato l’autorità in Sicilia. Il male è diventato leggenda. Il danaro ha dato sostanza al potere»

«Flavia Mantovan – osserva invece Oliviero Toscani – ha ritratto una parte della società di oggi senza moralismi, ha rappresentato un comportamento umano che va denunciato. Cosa nostra” diventa “cosa di tutti”, attraverso le facce di mafiosi che siamo abituati a vedere solamente sui giornali e nei telegiornali»


Alla Conferenza Stampa di oggi pomeriggio a Palermo interverranno Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi, Oliviero Toscani, Assessore alla Creatività e l’artista Flavia Mantovan.

La mostra, promossa dal Comune di Salemi, sarà inaugurata invece domani sabato 23 maggio 2009 alle ore 19,00 nei saloni del castello in Piazza Alicia a Salemi e resterà aperta al pubblico fino al 6 giugno.

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