La questione della raccolta dell’umido rimane, al momento, senza soluzione. La frazione organica a Castelvetrano e nelle frazioni di Marinella di Selinunte e Triscina (così come tutti gli altri paesi che fanno parte della SRR “Trapani Sud) non viene raccolta da giorni, tra polemiche e disservizi da parte dei cittadini. Il problema sta a monte, e cioè negli impianti che devono ricevere l’umido per trattarlo. Il Comune di Castelvetrano aveva sottoscritto un contratto con un impianto della Calabria – con trasferenza ad Alcamo – dove l’organico raccolto arrivava per il trattamento. Ma anche questa soluzione è naufragata. Lo spiega l’assessore Irene Barresi: «I carichi di umido ci sono stati contestati perché la frazione organica era “contaminata” da altri tipi di rifiuti». L’impianto, dunque, ha stoppato l’arrivo dei mezzi contenenti l’umido proveniente da Castelvetrano e dalle sue frazioni.

L’unica soluzione per sbloccare la situazione di Castelvetrano – ma anche degli altri Comuni della provincia dove si effettua la raccolta differenziata – è la “Sicilfert” di Marsala, l’unico impianto oggi attivo nell’abbancamento e lavorazione dell’organico. L’azienda, qualche giorno fa, ha ottenuto da parte del Libero Consorzio Provinciale un’ordinanza per poter ricevere 5.000 tonnellate di umido per un mese. Ma l’Arpa di Trapani e Palermo ha redatto una serie di pareri e prescrizioni che riducono il quantitativo a 1.000 tonnellate. Quantità già raggiunta. Il sindaco di Marsala, intanto, stamattina ha firmato un’ordinanza che consente di abbancare alla “Sicilfert” 430 tonnellate di organico, visto che l’azienda sta ottemperando ad alcune prescrizioni imposte dall’Arpa.

L’emergenza per l’organico è, dunque, dietro la porta. I rifiuti solidi urbani vengono regolarmente conferiti nella discarica di contrada Borranea a Trapani, mentre carta, cartone, lattine, vetro e plastica raggiungono le piattaforme ecologiche. La situazione viene seguita costantemente dal Prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi.



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