Stamattina all’alba, erano le 4:13, ho chiamato il 117 e ho denunciato la mancata emissione di scontrini fiscali effettuata da Princi, il panettiere che si trova in piazza XXV Aprile 5 a Milano.
Sono entrato con alcuni amici, volevamo un pezzo di pizza post discoteca. Davanti a me c’erano 17 persone, tutti hanno preso pizza per importi di 3,50 euro ciascuno o superiori. A nessuno è stato rilasciato lo scontrino fiscale.
(piccola nota a margine: Princi di giorno rilascia sempre gli scontrini, almeno dall’esperienza mia e dei miei amici: infatti prima paghi e poi con lo scontrino fiscale ordini ciò che desideri).
Torniamo a ieri notte. Arrivato il mio turno ho ordinato la pizza (buonissima, tra l’altro), pagato i 3,50 euro, chiesto e ottenuto lo scontrino. Ho poi chiesto al ragazzo e alla ragazza cinesi che servivano al banco di emettere i 17 scontrini che non erano stati fatti sotto i miei occhi.
“Dovete battere un totale di 59,50 euro” ho spiegato. Sono rimasti con gli occhi spalancati. In silenzio. Hanno tentato di far finta di niente.
“Chiamo il responsabile” mi ha poi detto uno dei due.
È arrivato un ragazzo italiano intorno ai 30 anni, con le mani sporche di farina (direi che stava preparando le pizze successive).
“Hai avuto lo scontrino tu?” mi ha domandato.
“Sì certo, ma non le 17 persone davanti a me, dovete batterli tutti.”
“Ma se tu hai avuto il tuo, che vuoi?”
“Se non li battete, vi denuncio alla Finanza.”
“E denunciaci.”
Ho chiamato il 117 e fatto denuncia dando le mie generalità (si può fare anche anonima).
Poi ho fatto un veloce calcolo: c’erano circa 80 persone in panetteria. Nel corso di una notte festiva ne passeranno almeno un migliaio. Via, diciamo meno: 500.
500 pezzi di pizza da 3,50 euro sono un totale di 1.750 euro evasi.
Diciamo che Princi viaggia anche a medie più alte, ma facciamo finta che questa sia la media delle nottate in cui la zona di corso Como è particolarmente viva. Diciamo che le notti vive siano 4 a settimana, 16 al mese.
1.750 x 16 = 28.000 euro evasi al mese
Diciamo che non fanno proprio 12 mesi di pienone, ma 11…
28.000 x 11 = 308.000 euro evasi all’anno
Certo, magari è capitato solo ieri notte che non siano stati fatti gli scontrini… questo spetterà verificarlo alla Guardia di Finanza, io faccio soltanto ipotesi in base alla mia esperienza diretta.
Proseguiamo. Attenzione, il “gioco” non finisce qui. Se il titolare si tenesse per sé quei soldi, avremmo una evasione di 308.000 euro, che corrisponde a un mancato incasso di tasse di oltre 150.000 euro. Tanti, tantissimi.
Ma se il titolare con quei soldi ci paga straordinari, compra macchinari o materiali di consumo… Mettiamo (faccio un esempio di fantasia, ecco) che paghi i 100 euro netti ai tre dipendenti notturni in nero: ogni notte il personale gli costa 300 euro. Li pagasse in maniera regolare, spenderebbe 750 euro. Mettiamo poi che debba comprare un macchinario che costa 10.000 euro: pagandolo in nero si accorderà per un prezzo di 7.500 euro. Avrà il 25% di sconto.
Ma attenzione: l’azienda che gli vende il macchinario evaderà tasse per ulteriori 5/6.000 euro.
E così via.
L’evasione si propaga in maniera esponenziale e pressoché infinita.
Se di panetterie che evadono queste cifre ce ne fosse anche solo una per provincia, ne avremmo 110 in Italia. Per un totale di oltre 33 milioni evasi ogni anno.
Non bruscolotti
33 milioni di euro!!!
Che genereranno altri milioni di euro di evasione derivata.
Be’, io ho fatto il mio dovere. Una cosa normale. Con un po’ di amaro in bocca.
Voi credete che alle persone dopo di me sia stato fatto lo scontrino? No.
Ma credete che le persone dopo di me abbiano chiesto lo scontrino? No.
Capite, quindi, che i colpevoli siamo noi in primo luogo. Noi che non ci curiamo di chiedere un banale scontrino da 3,50 euro. Ecco, quella mancata richiesta, sommata alle infinite mancate richieste di chi dirà “sono solo pochi spiccioli…” genera milioni e milioni di euro di evasione. Che diventano tasse in più per chi è onesto e denuncia ogni singolo centesimo che incassa.
Se vogliamo pagare meno tasse, far sì che i servizi siano migliori ed essere davvero tutti l’uno uguale all’altro, dobbiamo chiedere e pretendere lo scontrino, la ricevuta, la fattura. Sempre, anche per pochi cent. Altrimenti è inutile lamentarci di questo o quel governo, di questo o quel partito, di questo o quel parlamentare: siamo noi i primi colpevoli del fallimento, culturale prima che economico e politico, del nostro Paese.
Scusate, ma io non ci sto. Chiedo lo scontrino e se vedo un fatto grave lo denuncio. Perché amo l’Italia.
AUTORE. Alessandro RimassaAlessandro Rimassa è nato il 19 ottobre 1975.
Giornalista, scrittore e autore televisivo, dal 1996 lavora tra carta stampata, web, radio e tv, occupandosi di attualità, media e società.
Oggi è al centro degli ingranaggi del mensile maschile Riders (Hachette).Con Antonio Incorvaia ha pubblicato “Generazione mille euro” (Rizzoli 2006), tradotto in sette lingue da cui è stato tratto l’omonimo film, e Jobbing, guida alle 100 professioni più nuove e più richieste (Sperling & Kupfer 2009), da cui ha ricavato e condotto la trasmissione tv Italian Job (La3). Berlino sono io è il suo primo romanzo per Sonzogno.
Castelvetranesi prendete esempio chiedete sempre lo scontrino…
a Castelvetrano gli esercizi commerciali rilasciano tutti regolarmente gli scontrini. Le uniche attività che non lo fanno e non l’hanno mai fatto sono quelle, diciamo, ambulanti. I fruttivendoli occasionali, i “paninari” mobili, i venditori di piante agli angoli e nelle piazze, TUTTI i venditori al mercatino…se lo so io figuriamoci se non lo sa la finanza o i VV.UU. Si deve dire piuttosto che chi dovrebbe vedere non vuol vedere…inutile fare i soliti discorsi sterili.
a parte il fatto che non ho mai capito che differenza c’è tra il mercatino settimanale e un negozio fisso. chi fa i mercatini settimanali fa un mercato al giorno…fatelo voi il conto dell’eventuale evasione fiscale….
Bravo Alessandro, meriti la medaglia d’oro al valor civile.
Un eroe, un esempio da seguire per tutti e per le future generazioni.
“C’è un motivo affatto moralistico per combatterla. Chi ruba i soldi al fisco fa concorrenza sleale agli onesti. E soprattutto in momenti di crisi rischia di sopravvivere a danno dei galantuomini. La bottega o l’impresa che non paga il dovuto ha un vantaggio competitivo ingiusto nei confronti dei corretti. Vince chi truffa lo Stato con più abilità. E non chi lavora e produce meglio. L’evasione trucca la partita della libera concorrenza”.
Per quanto mi riguarda , concordo pienamente con alessandro sul fatto che dobbiamo cambiare cultura e farci un’esame di coscienza e cercare di essere piu’ onesti possibili…. non sono d’accordo che il problema dell’evsione lo si risolva con l’emissione dello scontrino (Io lo abolirei) ….Sostengo questo perche’ l’amministrzione finanziaria da diversi anni applica
sia STUDI DI SETTORE- SIA PARAMETRI- SIA SPESOMETRO- SIA REDDITOMETRO ETC.. pertanto alla fine ti fa i conti in tasca e pretende le tasse su un reddito presunto .. a volte superiore a quello che realmente guadagna una piccola realta’ artigianale e/o commerciale.
Abbiamo bisogno di una grande riforma fiscale , sarebbe corretto poter detrarre tutte le spese che un persona fa’e pagare le tasse soltanto su quello che ti rimane in tasca ,solo cosi si puo’ far girare l’economia e creare posti di lavoro e pensare ad una crescita…. Infine se chi da noi delegato ad amministrarci non da un buon esempio cominciando a comportarsi da buon padre di famiglia e difficile che i cittadini paghino le tasse… Perche’ pagare le tasse e’ un piacere quando sappiamo che sono impiegati bene .. Infatti occorrerebbe anche lo “sprecometro”.
Uno strumento geniale che stima le risorse pubbliche dissipate da ciascun politico e dirigente pubblico, con inversione della prova in capo a quest’ultimo, calcolando le somme da contestargli sulla base della durata delle sue pause caffè, dell’incuria nella pulizia del suo ufficio e di fattori standardizzati su base statistica, elaborati individuando gruppi omogenei di dipendenti pubblici, a cominciare dal fattore della territorialità (in alcune aree gli sperperi sono maggiori che in altri) e da quello del nucleo familiare (perché, più uno tiene famiglia, e più e lecito presumere che ceda alla tentazione). È indubbio che, a pensarci bene, si corre il rischio che, così, più nessuno abbia voglia di fare il politico, il dirigente o il dipendente pubblico, sentendosi considerato malversatore fino a prova contraria e avvertendo una totale mancanza di adeguate tutele rispetto allo strapotere di un’Agenzia delle uscite che, per quanto istituzione del Paese votata a fare del suo meglio, è comunque un apparato burocratico che può sbagliare come tutti.
Tuttavia, considerato che ci sono ancora in questo Paese “pazzi” che mandano avanti piccole o grandi imprese e studi professionali, nonostante tutto questo e molto altro sia per loro già realtà, è evidentemente un rischio che si può correre.
Si ride per non piangere, signori: si ride per non piangere. Occorre una seria rivoluzione culturle con una seri rottamazione della classe politica e dirigenziale.
Tutti rilasciano lo scontrino fiscale??? Ieri sera pizza 15,50 ho dovuto chiedere lo scontrino, pane 2,00 ho dovuto chiedere lo scontrino, mia madre va dalla parrucchiera paga 35 e la fattura è di 10 poi con insistenza riesce a ricevere la fattura da 35, visita dal dottore solita frase 80 con fattura 60 senza…Di sicuro non sono tutti ci mancherebbe, c’è tanta gente che paga le tasse regolarmente, ma non mi venite a dire che TUTTI fanno lo scontrino o la ricevuta per come si deve..Giuseppe sono d’accordo sulla frase “Si deve dire piuttosto che chi dovrebbe vedere non vuol vedere” la penso allo stesso modo.. Ma che TUTTI fanno gli scontrini è un po eccessivo….Naturalmente loro ci provano ma l’importante è chiederlo SEMPRE lo scontrino…Basta questo per combattere nel nostro piccolo l’evasione…
Sono d’accordo con Giuseppe sui mercatini…Per i mercatini posso dire che a Torino al 90% rilasciano ricevuta, qualcuno prova a fare il furbo ma alla richiesta della ricevuta non esitano un istante ad emetterla, inoltre la finanza o la polizia locale passa abbastanza spesso per fare controlli…Bisogna intensificare i controlli, sono pochi, penso per mancanza di risorse, sia della finanza sia dei vigili urbani che operano con difficoltà…
ma…..non è più avvilente pagare le tasse , pensando di ricevere dei servizi per i cittadini, e vedere lo spreco che fanno nelle pubblica amministrazione….e se uno si lamenta e chiede come mai questo spreco…si sente dire che sono persone ignoranti…cialtroni semianalfabeti…perversi…miserabili…e non hanno diritto di sapere…non è più avvilente ???
Diamo un segnale di cambiamento! Iscriviti e fai iscrivere i tuoi amici al gruppo “Io chiedo lo scontrino. Chi evade deruba anche te.” http://www.facebook.com/groups/207535276003124/
maestro dipende il contesto, su in piemonte i piccoli paesini ma anche la torino stessa è piena di servizi abbastanza efficienti, i cittadini richiedono servizi che in un tempo ragionevole e a prezzi ragionevoli vengono erogati..Io penso che qui a Castelvetrano oltre alla “colpa” obiettiva degli amministratori c’è una vera emorragia di risorse, da decenni. Loro si difendono con la solita frase soldi non ce ne…Se questa fosse la verità allora c’è ben poco da fare, ma io sono del parere che i soldi ci sono è solo questione di rinunciare a qualcosa e sopratutto dire NO a qualcuno, ma non è cosa facile amministrare una città come castelvetrano…
@maestro, vedi proprio la mentalità delle persone come te deve cambiare, poi si è fatto un passo avanti, poi si può anche combattere gli amministratori che sprecano o si riempiono le tasche. Poi, ma il tuo fatalismo è proprio il problema prinmo.
Se poi sei veramente maestro vengono in mente i miei maestri di elementari all’epoca, come te fatalisti nati con attitudini di favoritismo mafioso, volontario o ancor peggio incoscientemente involontario.
Ora no so se È una bufala, se non lo è complimenti al mangiatore di pizza (cinese ;-)
Poi, non è per niente vero che i commercianti castelvetranesi e italiani in generale emettono sempre lo scontrino, neanche a Milano o in altri posti della polentonia ti danno sempre lo scontrino se non lo chiedi.
get well soon Italia, cheers.
franKo
Bisogna un cambio di mentalità forte, la gente più ambiente dovrebbe investire, valorizzare la gente ed il territorio. Noi abbiamo un territorio con un potenziale immenso. Ma affidato ad incompetenti è come avere una ferrari senza ruote. Una località come selinunte abbandonata da tutti comune, provincia, regione..Noi dovremmo vivere solo di turismo, bisogna trovare le persone competenti nel SETTORE…Bisogna aggiornarsi, oramai siamo cittadini del mondo, per essere competitivi bisogna investire, ci vuole gente qualificata. Alle prossime elezioni spero ci sia gente qualificata con delle idee nuove. Io penso ad un amministrazione che crei le condizioni per lo sviluppo, non che simuli uno sviluppo con la distribuzione di qualche posto.
L’argomento trattato in questo articolo richiederebbe un’attenta analisi del problema, troppo lunga e complessa per poter essere affrontata con coerenza in un commento. Preferisco fare soltanto un appunto su un discorso che, se non erro, non è stato ancora toccato da nessuno: la gran parte dell’evasione fiscale che avviene, secondo il mio modesto parere, non è da attribuire ai piccoli commercianti, bensì, alle grande aziende e soprattutto agli EVASORI TOTALI! Quando un commerciante o artigiano che sia, non emette uno scontrino o lo emette riducendo l’importo, sta senz’altro evadendo il fisco, ma può essere in qualunque momento soggetto ad un controllo e quindi ad una possibile sanzione. L’EVASORE TOTALE, invece, no! Paradossalmente, quest’ultimo, è meno esposto ai controlli, poichè, non risulta in nessun registro. Dico questo perchè tempo fa, durante una conferenza in cui si parlava di criminalità nei suoi vari aspetti, ho chiesto ad un Commissario della Finanza ospite dell’evento, come fosse possibile che nella nostra Città ci siano decine e decine di ambulanti completamente a nero, che lavorano alla luce del sole, senza curarsi di un possibile controllo. La risposta sinteticamente è stata quella che vi ho già detto: non essendo registrati da nessuna parte è difficile che vengano controllati; i controlli partono, per lo più, dagli uffici e sono già mirati. Pur credendo poco, a questa opinabile risposta, resto del parere che “vuliri e putiri” (“volere e potere”): se volessero, potrebbero scovare qualsiasi evasione, ma non lo fanno, purtroppo!
Va bene denunciare gli evasori….
il tuo calcolo 500 clienti a notte x 4 notti a settimana….d’inverno?? al massimo solo il sabato notte e manco 500 clienti..forse 4 notti a settimana li fa d’estate…quindi il tuo calcolo è appellabile al 100%…
Inoltre tieni presente una cosa, un lavoratore costa in media 2.000€ al mese tra stipendio e contributi, quindi € 25.000 all’anno…da come racconti ne ha minimo 2 e fanno già 50.000€, affitto, tasse, ires e cazzate varie…47% di tasse allo stato su quello che ho ricavato…il problema non è l’evasione fiscale…il problema è la pressione fiscale che opprime ogni imprenditore….è normale che trovi qualcuno che non fa gli scontrini per avere un pò di liquidità in più…infine te che denunci alla guardia di finanza hai mica pensato se questo panettiere paga il pizzo???
In italia funziona che le tasse le devi pagare, se non le paghi sei un criminale, ma se hai qualche problema lo stato non ti aiuta…ora chuido altrimenti il discorso dilaga.
giusto pagare le tasse, ma mi rivolgo a tutti i bacchettoni che hanno commentato fin’ora: avete idea di quante tasse si debbano pagare per iniziare e mandare avanti un’attività? ve ne elenco un po’: iscrizione albo, assicurazioni, inail, inps, iva, irpef, spazzatura, rifiuti speciali, luce, telefono, affitto o ici, stipendi più contributi ai dipendenti, se continuo a pensarci mi vien voglia di chiudere e lasciare l’italia!
La cosa più grave è che queste tasse si cominciano a pagare prima ancora di iniziare a lavorare.
…E appunto le tasse sono così alte proprio perchè devi pagare per te, e per i parassiti che non pagano.
Questo mese in busta ho subito 940€ di trattenute. Una parte sono per i servizi che uso io. Gli altri servono a pagare i servizi al dentista, al tubista, al barista ed al commerciante che campano alle mie spalle.
È finito il tempo della ruberia. Non si parla piú di furbi ma di ladri. Pagare tutti per avere di più pagando meno.
caro franko….credo che tu non sappia niente di tasse…..io ho pagato 47 anni di tasse (ero artigiano) mi ritrovo con 743 euro al mese….pagale anche tu…così si potrebbe vivere (o morire) meglio..
Ha ragione, ma se l’e’ presa con un fornaio di Milano, chissà se avrebbe avuto lo stesso coraggio se fosse stato a Gioia Tauro. Facile prendersela con gli errori, seppur gravi, delle persone semplici
La politica in Italia non ha mai favorito i piccoli imprenditori, chiaro. Da parte mia mi sono sempre trovato a dare voti all’opposizione, anche loro piu o meno corrotti, certo, ma non capisco i voti a FI e Berlo. Che un artigiano di quella generazione di cui qualcuno qui sopra scrive, 47 anni di imposte pagate, lo dovrei vedere per crederci, a quei tempi vivevo in Italia e lavoravo per artigiani, nessuno pagava le imposte (IMPOSTE da impostore) nenache al60% e nessuno a mai versato per me nelle casse per la pensione o come si chiama, si mi sono anche lamentato per questo con il risultato di trovarmi senza lavoro, figurati sto parlando di 30 anni fa. In tutto il mondo vengono spremuti i lavoratori,impiegati, etc. al piu non posso, non appena servono dei soldi allo stato, italiano e non, viene iventata una tassa (imposta) inoltre vengono rubati soldi con truffe sanitarie e mediche in testa prima di tutti le farmaceutiche e i dentisti, se un giorno becco quel gran corn…. di dentista castelvetranese che da ragazzo mi esportò tre denti per poi cercare di vendermi impiantati (non so se è Italiano corretto) credo che per un attimo sarei capace di violenza.
Ergo, l’uomo è una bestia, so benissimo che sorta di bastoni vengono messi tra le ruote in Italia a chi apre attività proprie, figurati se non lo so, anche non vivendo in Italia lo stato Italiano riesce a tirare soldi dalle tasche anche a me per una vecchia prima casa dove in modestia mia madre vive, così pago tasse i mmobiliare quì e in Italia. Bisognerebbe fare qualcosa, ma prima di tutto bisognerebbe ridurre le spese dello stato Italiano per ridurre il debito. Sa qualcuno quanto costavano i festini di Berlusca e tutti i FI compresi i castelvetranesi e quanto invece è costato il festino di Natale per la famiglia Monti?
Troppi di voi danno e ridaranno il voto ai tizi sbagliati, sbagliati già dall’inizio, se votate gente abituata al lusso e allo sfazio non ce da meravigliarsi se vi buttano fumo negli occhi con una tassa abolita e 5 nuove da pagare. Poi penso che 750 Euro al mese sia piu o meno l’equivalente di 1100 – 1300 nel posto dove io vivo, e questo È quello che tanti anziani qui hanno a disposizione, la differenza e che qui tanti pensionati devono anche pagare l’affitto. Però una cosa è certa
Maestro,
il fatalismo in sicilia e non solo è un cancro che insieme all mancanza d’istruzione e all’oppio calcio, tra l’altro, nutre la mafia da sempre. “Le cose” possono cambiare, bisogna solo cominciare, magari pensando di farlo per il proprio spirito e non per materialismo, e senza lasciarsi demotivare dai furbi, ma questa è educazione sociale e bisogna cominciarla sin dall’asilo e per questo ci vuole una volontà politica, visto che nelle case spesso a parte il corriere dello sport e le tele novelle e simili in TV ai figli non viene dato altro, a no dimenticavo anche l’alimentazione, specialmente quella sbagliata che fa ammalare e correre dal dottore per sovrappeso e tutto il resto.
NB: no stò attacando nessuno personalmente con questa, non avrei gli argomenti, visto che credo di non conoscere nessuno di Voi.
get well soon Italia
fKo
cONTINUANO A PRENDERCI IN GIRO E’ SONO BRAVI A METTERCI TUTTI UNO CONTRO L’ALTRO FACENDOCI DIMENTICARE CHI SONO I VERI LADRI -LO STATO E’ IN GRADO DI SCORPIRE CHI SONO I VERI EVASORI PERCHE’ SONO IN POSSESSO DI TUTTI GLI STRUMENTI TECNICI A DISPOSIZIONE PER POTER VERIFICARE IL TENORE DI VITA DI OGNUNO DI NOI …..SIAMO MONITORATI 24 ORE SU 24..
iL PROBLEMA VERO E’ CHE DEVONO RIDURRE LE SPESE IMPRODUTTIVE TOGLIERE I PRIVILEGI E CREARE SVILUPPO ED OCCUPAZIONE- SERVE LAVORO PER POTER PAGARE SIA LE TASSE CHE CONDURRE UN BUION TENORE DI VITA .. DATE LETTURA AL SEGUENTE ARTICOLO E VI RENDERETE CONTO CHE DOVREMMO PRENDERCELA CON CHI CI GOVERNA E’ PERTANTO DOBBIAMO FARE MOLTA ATTENZIONE AUNDO SI VOTA … E SOPRATTUTTO OCCORRE UNA ROTTAMAZIONE DI TUTTI I POSTI CHIAVE …. FORSE E’ UTOPIA MA CHISSA IL POPOLO UNITO E’ PIU’ FORTE DI CHIUNQUE … LA STORIA INSEGNA…
Mercato del lavoro. Più disoccupazione e meno potere d’acquisto
Poco incoraggianti le previsioni che arrivano dalle istituzioni ed enti di ricerca internazionali sul fronte occupazionale
Premessa – Quali sono le previsioni su occupazione e salari? Quale sarà la dinamica settoriale e territoriale? Ci saranno aree del Paese o comparti che resisteranno meglio alla recessione? Molte sono le domande che si pongono gli italiani all’inizio della c.d. “fase 2” del Governo Monti, contente previsioni per la crescita dell’Italia, specie sul fronte “mercato del lavoro”. Infatti, il Governo ha intenzione di mettere in atto particolari misure per studiare e rilanciare l’occupazione, soprattutto dei giovani mediante inserimento non precario. Nonostante ciò, le previsioni di istituzioni ed enti di ricerca internazionali (quali l’Ocse, Commissione Europea, Fmi) stimano un taglio dei posti di lavoro nel nostro Paese, con un parallelo aumento del tasso di disoccupazione, rendendo di conseguenza sempre più ampio il gap rispetto al passato.
Le previsioni – Altro che crescita dell’occupazione. Secondo le previsioni stimate dalle istituzioni ed enti di ricerca internazionali, l’occupazione registrerà un valore negativo (-0,3%), per poi riprendere la crescita, dal 2013, a un ritmo quasi impercettibile dello 0,1%. Quanto al tasso di disoccupazione, invece, per tutto il periodo, si attesterà all’8,4% nel 2012, per poi aumentare all’8,7% l’anno successivo.
Le stime dell’Outlook – Le stime dell’Outlook, oltre ad indicare le previsioni su indicate, pone particolare attenzione alla categoria di lavoratori maggiormente penalizzata. Dunque, ad essere più colpiti sono: gli uomini (già in calo del 3,4% dal 2008 al 2011), le persone meno istruite (-10,6% per chi ha solo la licenza media) e giovani (-24,4%). Quanto ai salari, essi sono previsti al rialzo dell’1,5% nel 2012 e dell’1,7% nel 2013, contro un inflazione attesa del 2,2% e del 2,1%, portando in diminuzione il potere d’acquisto, già oggi a livelli record.
Il gap territoriale – Spostando il focus dell’attenzione sul divario territoriale esistente in ambito lavorativo, è possibile affermare che le previsioni più deboli riguarderanno come di consueto il Sud, dove è atteso un flop dell’occupazione del 12%; il Nord Ovest prospetta un mercato del lavoro tendente al ribasso (-6%); mentre nel Nord Est e nel Centro si annunciano perdite più contenute (-5% e -4%).
I settori – Secondo l’indagine condotta dall’agenzia per il lavoro Manpower emerge che, su 10 comparti oggetto di studio ben nove prevedono nel primo trimestre 2012 il segno meno nel trend di assunzioni. Le stime più pessimistiche riguardano il settore minerario ed estrattivo (-18%) e quello pubblico e sociale (11%). Solo per trasporti e comunicazioni si prevede un mercato occupazionale in equilibrio.
SALUTI LEO CARACCIOLI
Belle parole , e i commenti sembrano fatti fa persone che masticano la materia fiscale e finanziaria … alla perfezione … io non vi conosco … e non sono un commerciante .. sono un dipendente c/o un privato .
pultroppo non ho alcun titolo per fare i conti in tasca al panettiere o al fruttivendolo che poverino non ha orari e neanche giorni di ferie nell’arco di tutto l’anno e che magari come ha detto un amico fra voi alla fine di 35 anni di lavoro si ritrova con una penzione o un vitalizio da mendicante .
Sarei curioso però di sapere i vostri di mestieri , che sò magari fra voi c’è il Notaio che và in chiesa ogni Domenica però ha la segretaria che gli fà 14 ore al giorno e ha un contratto di collaborazione part-time o magari fra voi c’è qualcuno che si fà chiamare dottore e fà magari il Dentista .. senza uno straccio di laurea e senza mai avere emesso una fattura nella sua vita , c’è forse un avvocato che spesso quando gli và un poveretto allo studio per una consulenza o un parere su un altergo gli chiede per 20min. di chiacchiere 100 € e di fattura lì non se ne parla … o magari vi patrocina una causa e dopo avervi spillato 2500€ sempre fattura niente pensa “meno male che non gli ho detto che in quanto povero poteva avere lo stesso servizio col gratuito patrocinio .
e tutti questi personaggini se vi ricordate bene boicottarono la legge Bersani … poichè ha in qualche modo dimezzato per un breve periodo tutti i loro piccoli imbrogli … poi hanno imparato che per raggiungere i parametri le fatture a fine anno se le fanno fra di loro … (io la faccio a te .. tu la fai a me … così creiamo un reddito … e giustifichiamo il nostro tenore di vita … e ancora meglio visto che abbiamo la possibilità scarichiamo anche . mi raccomando … niente fatture ai muratori .. o a qualunque zoticone lavoratore dipendente . Signori … Moralisti ma che mestiere fate voi ? io la Domenica in chiesa seggo sempre in disparte da questa gentaglia che evade alla grande e se il ragazzo che fà le pizze all’angolo dopo aver lavorato 11 anni a nero e per 400 € al mese non mi fà lo scontrino me ne frego … lo scontrino lo chiedano i figli dei dottori … che pur lavorando all’ospedale gli chiedi un parere (pagati con stipendi di 2400€ al mese ) ti dicono per avere un parere migliore venga domani pomeriggio allo studio … avendo un solo pensiero ” li palpandogli l’addome 10 min. e dicendogli quello che vuole sentirsi dire gli frego 100€ puliti puliti .. hi..hi.hii..” Grazie e scusate lo sfogo .
Penso che tutti devono avere i stessi doveri ma anche i stessi diritti in una nazione civile sarebbe ora che anche i grossi gruppi commerciali esenti da scontrino fiscale (i loro sono non fiscali) e da parametri d’impresa facciano la loro parte visto che sono sempre in perdita e lo stato nemmeno li controlla poichè legalmente sono in regola, per non parlare delle triagolazioni delle banche che non pagano le loro tasse ne in italia ne in inghilterra sempre legalmente, dei politici che riescono a comprare immobili a quattro soldi da enti che svendono i patrimoni degli italiani ai soliti noti sempre legalmente, e in questo malcostume pure i fornai che non emettono scontrini per 50 euro ai giovani che dopo una sera in discoteca vanno a mangiare una pizza calda o un bombolone con crema, fortuna che il popolo italiano si è svegliato, peccato che questo è l’ultimo attacco alla diligenza italia prima del fallimento
Bravo il giornalista che ha denunciato, ha fatto il suo dovere! Tutti dobbiamo pagare le tasse e tutti dobbiamo godere di servizi migliori! Certo sarebbe bello se iniziassimo a denunciare il nostro Stato, rappresentato da sempre da ONOREVOLI ladri e truffatori! Ma qualcuno di voi crede davvero che lor signori paghino le tasse,come vengono pretese da noi comuni mortali? O qualcuno crede che se tutti pagassimo le tasse,il nostro governo chiunque esso sia, davvero caleranno la pressione fiscale? Avete presente la guerra d’Abissinia? Fu messa una delle prime una tantum sulla benzina: la paghiamo ancora oggi, e poi i terremoti,le alluvioni,le manovre etc. Sono d’accordo nel combattere gli evasori, ma credo sappiano bene da dove iniziare e non lo fanno, perchè dovrebbero partire da loro stessi! Ecco perchè non riescono a combattere l’evasione fiscale!
hai ragione su tutto, però non ho capito bene perché hai aspettato che passassero 17 clienti, tenendo il conto, per poi pretendere un saldo unico di tutti gli scontrini mancati. potevi farlo volta per volta e magari rompere le p***e anche ai clienti (sarebbe stato più utile, e magari li avrebbero anche battuti gli scontrini)… non sei mica l’agenzia delle entrate! ;-)
Le riflessioni relative al “blitz” di Cortina, e aspettiamoci purtroppo chissà quanti altri momenti turistico-fiscali, meritano ogni attenzione e mi permetto di aggiungere : abbassiamo i toni.
Luigi Einaudi, tanti anni fa, prima anche della riforma Vanoni, scriveva un saggio, “Miti e paradossi della giustizia tributaria”, che nel titolo contiene già una serie di sottolineature: la “giustizia” tributaria non sarà mai vera ed accettabile dalla generalità perché la condizione individuale fa percepire in modo difforme ogni situazione.
L’onere fiscale non può essere gradito a nessuno, ma al limite accettato con rassegnazione e con il sentimento di compiere un dovere civico; è naturale istinto di sopravvivenza reagire alle pretese ingiustificate dell’Agenzia e la percentuale di vittorie del contribuente nelle controversie tributarie, che sfora il 40%, dimostra che quasi una volta su due il reclamo è fondato.
La caccia all’evasore fiscale è doverosa, ma quando l’evasore è stato individuato e stanato e non già sulla base di una generalizzazione populista.
Se l’evasione fiscale è odiosa, perché rappresenta una sorta di violenza economica nei confronti della società, altrettanto odiosa è l’arroganza del potere impositivo, che provoca poi manifestazioni sconsiderate; ma perché, se debbo somme all’Erario, queste devono essere versate in termini tassativi e se vinco un ricorso con il relativo rimborso possono passare anni per ottenere il dovuto?
Una norma di civiltà vorrebbe che vi fosse un maggior rispetto reciproco, con toni sommessi e sospensione dei giudizi sommari fino alla conclusione delle vertenze; io sono certamente favorevole a questo comportamento e vorrei reciprocità, proprio nell’intento di migliorare la convivenza anche tributaria.
N.b. Un buon padre di famiglia deve dare l’esempio se vuole che il figlio rispetti le regole esoprattutto sia orgoglioso del padre.
Luigi Einaudi, durante un pranzo al Quirinale dividendo in due una mela chiese ai commensali chi desiderasse l’altra metà.Ora le aragoste nel ristorante nel loro transatlantico si sprecano, il ministro della difesa Americano viaggia in metro i nostri moderni alti livelli politici e burocratici strapagati esperti solo di puro lavoro immateriale (il vero male italiano) viaggiano con una fila di auto blu degne dei reali inglesi, per mantenere un sistema come questo altro che aumento dell’età pensionabile, dove un muratore secondo loro dovrebbe lavorare fino a 67 anni ad altezze di 20 metri su impalcature al freddo o al caldo, trattato come se fosse un docente dell’università che spesso fa 10 ore alla settimana in area climatizzata.Questo paese se non cambia rotta ma dubito, è a termine e il prossimo libro del giornalista Alessandro Rimassa avrà il titolo generazione 300 euro
Sono d’accordissimo e debbo dire che nella mia zona/Casoretto – Durante – Ampère – Porpora) non ho mai dovuto chiedere lo scontrino perchè mi viene dato spontaneamente anche al mercato del giovedi ma posso dire che se potessimo scaricare anche lo scontrino del caffè al bar, tanto per dirne una, forse ci sarebbero meno evasori? E posso dire che l’esempio di latrocinio ci viene dall’alto?
Qualche sera fa ero al MAIN STREET di Desenzano del Garda (BS), è uno di quei pub nei quali paghi al tavolo appena ti portano l’ordinazine, e la cameriera ti rilascia lo scontrino. Lo scontrino a un primo sguardo è come tutti gli altri ma se si fa attenzione si leggerà che non è fiscale e che quello fiscale va ritirato alla cassa.
Bene, secondo voi quanti passavano dalla cassa per ritirare lo scontrino fiscale prima di uscire?
Zero. Perchè immagino che nessuno se ne accorga.
Ma quindi a fine serata quanto paga questo locale di tasse??
Bè, sebbene avvisato, il fornaio ti ha dato pure la sua benedizione. Ciò perchè in italia ormai si è sviluppata una cultura conscia dello “sprezzo del momento” dei più (i più, tutti noi) che ci indigniamo, (ci arrabbiamo e poi gettiamo la spugna, con gran dignità, dovrei dire per citare De Andrè, ma su quest’ultima non giurerei) ma poi non agiamo. Qualcuno lo fa. Sì, qualcuno non si ferma e passa dalla parola all’azione. Sono convinta che questa cultura del brontolare e subire, lamentarci e non agire, si può invertire. Si può, ne sono certa.