Aveva appena 9 anni quando la violentarono. Erano sei: due adulti e quattro ragazzini poco più grandi di lei. Capitò nella primavera di due anni fa ma solo ieri i carabinieri hanno messo le manette agli aguzzini. Gente di Palermo che abitava nel quartiere della bambina, che conosceva i suoi genitori.

“Hanno abusato di lei fra l’aprile e il giugno del 2007”, dice il giudice del Tribunale per i minori. Lo ha detto la bambina ai volontari del centro sociale dove la madre l’aveva accompagnata per proteggerla dai sospetti che circolavano in paese.

Ha riconosciuti i luoghi dove il branco l’ha violentata, ha fatto nomi e cognomi dei suoi persecutori e ieri, carabinieri e uomini della Guardia di Finanza, hanno messo le manette alla bande di stupratori, alcuni rifugiati al Nord per fuggire all’arresto.

E’ difficile pensare a mostri ancora senza barba, a stupratori minorenni che violentano una bambina che non ha compiuto ancora 9 anni. Come si può passare dalla PlayStation alla violenza sessuale? Eppure l’età degli stupratori spesso è bassa. Molti sono minorenni, non hanno superato neppure la soglia dei 14 anni, età minima nel codice italiano per essere puniti. Un esempio: nel 2007, la Procura per i minorenni di Milano ha aperto 100 fascicoli per violenza sessuale. Trentacinque – un terzo del totale – riguardano ragazzini “non imputabili”, che frequentano appena la terza media e non hanno ancora compiuto 14 anni.

(fonte. Repubblica.it)

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