Quello che più la preoccupa non è tanto trovare il candidato sindaco, ma quanto quello che avverrà dopo. Monica Di Bella, esponente di primo piano del Partito Democratico a Castelvetrano, è chiara: «Al momento non vedo un progetto condiviso che consenta di amministrare la città».
Quando si è conclusa l’ennesima riunione per trovare una soluzione, Di Bella trova tempo per una riflessione: «Noi vogliamo parlare senza morderci la lingua. È tempo di libertà di pensiero più che guardare a una politica di posizionamento». Dopo che la coalizione pronta a sostenere il candidato sindaco Calogero Martire si è sfaldata, il Pd sta cercando di capire che fare. «Dialoghiamo con Articolo 1, Sinistra per Castelvetrano, Psi, mondo ambientalista e qualche radicale solitario» spiega Monica Di Bella.
L’idea di ricompattare la sinistra non è poi così remota: «Potremmo pure presentarci con un nostro candidato» spiega. Col simbolo del partito o con una lista civica? Anche questo è un altro dilemma da risolvere. Intanto il nome di Calogero Martire pare tornare nuovamente in corsa. Ne parlano Avvenire, La nostra svolta, Area democratica, Obiettivo città e gli ex Città Nuova che non hanno condiviso il percorso intrapreso con la candidatura di Vitalba Pellerito. Il Pd potrà mai fare parte di questa coalizione?
Mi auguro che questa sia la reale intenzione e non il solito mercatino del tira e molla che ci farebbe rischiare l’ ennesima figuraccia.