A partire da maggio, per andare a Punta Raisi o per entrare a Palermo da Villabate, si dovrà pagare un pedaggio autostradale.

In base al decreto del presidente del consiglio, in Sicilia sono soggetti al pedaggio 425 chilometri di autostrade, pari al 45 per cento dell’intera rete di Anas.

I pedaggi, infatti, sono previsti sulla A19 Palermo-Catania, A29 Palermo-Marzara del Vallo, A29 direzione Alcamo-Trapani, A29 diramazione per Birgi, A29 raccordo diramazione per Punta Raisi e A29 diramazione per via Belgio. Il costo sarebbe di 1,50 euro a tratta.

Quindi, chi abita, ad esempio, a Carini e lavora a Palermo pagherebbe tre euro per andare e tornare. Novanta euro al mese per 20 giorni di lavoro.

Non ci saranno caselli, ma un sistema di rilevazione automatica attraverso un bollino prepagato sul parabrezza. In mancanza di tale bollino, la multa sarà inevitabile. Anas, però, non guadagnerebbe nulla da questa operazione, perché la somma dei pedaggi verrà defalcata dai trasferimenti statali alla società.

“Una follia questo vuol dire che tratte metropolitane frequentate ogni giorno da decine di migliaia di pendolari saranno a pagamento, stravolgendo la vita di quanti hanno acquistato una casa nell’hinterland e si spostano per lavoro”

Maurizio Pellegrino
Partito Democratico

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