L’incubo Blue Whale sembrava avesse pian piano perso la sua forza, ma purtroppo un nuovo fenomeno ancora quasi sconosciuto in Italia, pare stia diventando particolarmente pericoloso nel web soprattutto per i più giovani.
Si chiama Momo Challenge e si tratta di un’immagine terrificante di una ragazzina dagli occhi sporgenti e il sorriso spaventoso che incita a comportamenti davvero preoccupanti, premesso che la minaccia della ragazzina dallo sguardo terrificante al momento sembra essere un pericolo diffuso soprattutto all’estero (non ci sono ancora casi accertati in Italia, sia ben chiaro), prevenire è meglio che curare.
Dal noto sito internet Bufale.net abbiamo cercato di capire se non si trattasse appunto di un fake ma anche loro cercano di andare cauti. il noto portale infatti chiarisce che, occorre far presente anche al pubblico di casa nostra che l’immagine non gira più solo ed esclusivamente su WhatsApp, ma anche attraverso alcuni video YouTube.
Si tratta di un artefatto spacciato per personaggio in grado di terrorizzare tutti, soprattutto i più piccoli, con il chiaro intento di estorcere denaro e dati sensibili, anche se non si esclude a priori la possibilità che ora si vogliano indurre le vittime a compiere azioni violente. Verso sé stessi o altri, come avvenne a suo tempo con il Blue Whale. Ricordate che in realtà si tratta di una banale opera artistica che si trova in Giappone e che tutto graviti attorno ad una finzione parlando di Momo Challenge.
Dare un’etichetta precisa alla storia del Momo Challenge non è semplice, perché se da un lato c’è la propensione a parlare di “bufala” per le tante sciocchezze che aleggiano su questa vicenda, allo stesso tempo è giusto dare il peso necessario al fenomeno, trattandosi di un trend che sta prendendo rapidamente piede all’estero. Soprattutto sfruttando video disponibili su Youtube legati a temi particolarmente popolari tra i ragazzi, come Fortnite e Peppa Pig.
La minaccia, come molti ricorderanno, aveva preso piede soprattutto in estate qui in Italia, anche se Momo Challenge in quel caso aveva conosciuto una certa diffusione solo su WhatsApp.
AUTORE. Patrizia Vivona