Castelvetrano non ha bisogno di un’amministrazione che «punti a vivacchiare» ma di un «atto di coraggio». La notte prima dell’incontro (è in programma domani alle 10 con una delegazione guidata dal consigliere Salvatore Stuppia) il movimento “Obiettivo Città” traccia la propria linea della consultazione che avrà col sindaco Enzo Alfano che, in piena crisi politica, vuole creare un «governo di scopo». «Chiediamo al sindaco Alfano di uscire dal palazzo e di parlare con verità alla città – spiegano i consiglieri comunali Enza Viola, Calogero Martire e Salvatore Stuppia – in questi giorni abbiamo sentito il sindaco Alfano evocare governi di scopo, consenso largo e consultazioni con le forze politiche. Siamo fermamente convinti che la salvezza di questa città non sia in formule e strategie politiche consunte ma nel confronto trasparente e franco con tutti coloro che amano Castelvetrano».

Salvatore Stuppia guiderà la delegazione del movimento “Obiettivo città” nella consultazione col sindaco.

Dalle parole dei consiglieri sembra proprio che la linea «diplomatica» sia quella scartata. I tre consiglieri domani inviteranno il primo cittadino ad «aprire il dibattito a tutta la cittadinanza con consultazioni collettive trasmesse in streaming, dove il primo cittadino dica chiaramente cosa non ha funzionato in questo periodo e come pensa di andare avanti ed affrontare le emergenze del nostro territorio che adesso sono tante». I tre consiglieri vorrebbero dunque che Alfano ammettesse che il progetto M5S oramai non c’è più. E vorrebbero che lo facesse in diretta streaming. «I problemi della città li conosciamo tutti, adesso è il momento di dire se si è in grado di affrontarli o meno e come», hanno concluso i tre consiglieri.

Marco Campagna del Pd.

E domani sarà il turno anche del Pd, dove già all’interno del partito s’è discusso la questione. «Arriveremo con un’idea chiara – spiega il capogruppo Marco Campagna – bisognerà fare una scelta con la testa e non con la pancia, perché ne va del futuro di Castelvetrano». Per Campagna bisogna essere «meno rissosi e più solidali attorno a un nuovo progetto se c’è». Un nuovo progetto che parta dal recupero delle tasse non pagate dai cittadini. «Sappiamo che sarà una scelta antipopolare ma bisognerà capire che è meglio pagare tutti per pagare meno», ha concluso Campagna.

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