Intervista della redazione di CastelvetranoSelinunte.it al candidato Enzo Alfano
Vecchia politica (da molti definita responsabile di alcune conseguenze che oggi la città sta vivendo) e nuove forze: come definisce la coalizione che lo sostiene?
«Nel nostro caso il concetto di coalizione è pleonastico, atteso che abbiamo da sempre optato di concorrere singolarmente nelle tornate elettorali e ciò allo scopo di assicurare alla collettività un governo scevro da ogni forma di condizionamento o sacrificio d’interessi, elementi questi che necessariamente caratterizzano una coalizione e che assai spesso non sono coincidenti con l’interesse primario di una comunità. Per quanto concerne la vecchia politica essa è ovviamente responsabile del degrado culturale, economico ed urbanistico della cittadina. È un dato oggettivo, basta guardarsi attorno ed anche limitandoci ai paesi limitrofi troviamo un minimo di decoro, pulizia e progettazione. La vecchia politica ha perso l’occasione in questa tornata elettorale di fermarsi, di fermarsi un giro e lasciare spazio agli altri, a persone nuove, perbene in grado di cimentarsi per il bene della collettività. E, invece,… non ha resistito e …verrà travolta dalle decisioni degli elettori».
Abusivismo, Servizi al cittadino, burocrazia, evasione/elusione tributi locali: quali, tra questi temi, saranno le priorità della Sua Amministrazione? E perché?
«Tutti temi da attenzionare sin dai primi giorni dell’amministrazione Alfano. Per quanto concerne l’abusivismo, il processo in corso degli abbattimenti non potrà essere fermato. Stiamo comunque cercando la collaborazione con importanti Università Italiane per portare al tavolo giuristi, ingegneri ed architetti per una riqualificazione del territorio e risolvere la questione Triscina/Selinunte una volta per tutte. E il professor Oddo, che ringrazio per avere accettato la designazione di assessore, sarà artefice e interlocutore competente di questa rivisitazione. Riguardo alla seconda parte della domanda, occorre precisare che le entrate ed i servizi al cittadino sono temi connessi fra loro in maniera indissolubile: occorrerà svolgere un’azione di gestione e riscossione efficace e trasparente; generare il recupero di evasione tributaria e soprattutto creare un circolo virtuoso, economico e sociale, e ravvivare il senso civico basato sulla fiducia ed il rispetto delle regole. Introdurremo il baratto sociale, dando la possibilità ai cittadini indigenti di partecipare a progetti di utilità sociale in luogo del pagamento dei tributi locali».
È oramai storia nota: il Comune è in dissesto finanziario e il rischio è quello di non poter garantire i servizi minimi per i cittadini. Con quali criteri, una volta eletto sindaco, vorrà amministrare?
«C’è un unico criterio, quello del buon padre di famiglia che coinvolge tutta la comunità nella gestione della casa comunale. Bisognerà rendere il bilancio comprensibile a tutti, con chiarezza, trasparenza e con un dialogo costante. Per questo motivo, con il bilancio partecipato, saranno ampliate le opportunità di decidere direttamente come destinare parte delle somme disponibili del bilancio comunale attraverso il referendum consultivo. Ed ecco perché chiediamo un voto di partecipazione non un voto di delega».
Perché i castelvetranesi dovrebbero votarla?
«Occorre una persona competente ed equilibrata, una persona che sia in grado di gestire le risorse finanziarie (molto poche), e le risorse umane, i dipendenti comunali, che non vedono l’ora di riappropriarsi dell’orgoglio e della dignità di essere motore dello sviluppo della comunità e della svolta di Castelvetrano. Inoltre, perché non ho altri interessi che gestire la res pubblica in nome e per conto della comunità, che, lo puntualizzo, voglio partecipe e criticamente costruttiva nei miei prossimi passi amministrativi. Mi spenderò perché tutti noi possiamo cambiare con una rivoluzione culturale che dovrà essere laboratorio sociale e fonte di emulazione e di ciò dovranno parlare i media. Castelvetrano sarà conosciuta nel mondo perché è una città d’arte e di cultura».
AUTORE. Max Firreri