La dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti di pesce è passata nel giro degli ultimi quarant’anni dal 30% al 90% e se nei mari italiani si pescano circa 130 milioni di kg di pesce all’anno. Dall’estero ne arrivano oltre 840 milioni di chilogrammi tra fresco e congelato, ai quali va aggiunto quello trasformato, come gamberetti o cozze sgusciate. Sono i dati diffusi da Coldiretti Pesca che oggi al mercato “Campagna Amica” di Trapani ha dedicato un’intera giornata alle proprietà organolettiche del pescato, al modo di cucinarlo al meglio e al consumo di pesce fresco, che proviene dai nostri pescatori, veri custodi del mare, per valorizzare il loro ruolo e il loro impegno per la sostenibilità. Il prodotto che si riversa sui banconi dei supermercati e delle pescherie è spesso molto difficile da distinguere da quello nazionale, a causa anche di un’etichettatura obbligatoria sì, ma poco chiara. Senza dimenticare il pesce servito ai ristoranti, dove non c’è alcuna etichetta.
Durante l’iniziativa al mercato “Campagna Amica” un ampio spazio è stato dedicato alla didattica con i bambini coinvolti nella ruota della stagionalità del pesce e nei giochi marinari, a seguire i percorsi per gli adulti, con i tutor della pesca per svelare i segreti del pescato di stagione, garanzia di qualità e freschezza e i prodotti tipici della pesca e dell’acquacoltura, con tutto il loro valore aggiunto. Protagonista dello showcooking e della degustazione è stato il cuoco contadino Ciro Princiotta che ha preparato le sarde con cipollotti all’agrodolce.
Ma quali sono i segreti per scegliere il pesce fresco? Ecco i consigli di Coldiretti. Acquistarlo, laddove possibile, direttamente dal produttore che garantisce la freschezza del pescato; verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca; verificare che la carne abbia una consistenza soda ed elastica, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole; per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso; per i gamberi verificare che non abbiano la testa annerita; meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne.
Ecco qui di seguito il falso pesce made in Italy. Pangasio del Mekong (nome vero) spacciato per cernia; halibut spacciato per sogliola; squalo smeriglio spacciato per pesce spada; filetto di brosme spacciato per baccalà; pesce ghiaccio spacciato per bianchetto; pagro spacciato per dentice rosa.