Per il finanziamento del collegamento sottomarino tra Tunisia e Italia ora c’è la firma. A Bruxelles, in occasione della quarta edizione dei Pci Energy Days, è stato sottoscritto il Grant Agreement per il progetto di interconnessione elettrica Elmed, il ponte energetico invisibile che collegherà l’Europa e il Nord Africa e che sarà realizzato da Terna. La Commissione Europea lo finanzia con 307 milioni. Dalla Tunisia il collegamento con cavo interrato arriverà in Italia sul territorio di Marinella di Selinunte, per poi proseguire per 18 km sino alla mega stazione di Partanna, dove sarà costruita una stazione di conversione da corrente continua in alternata nella stessa area della già esistente stazione elettrica.
I fondi del programma di finanziamento UE Connecting Europe Facility, destinato allo sviluppo di progetti chiave per il potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie, sono stati assegnati per la prima volta nella storia a un progetto tra uno stato membro e uno Stato Terzo. «Elmed, il collegamento elettrico che unirà Italia e Tunisia, è eccezionale sotto molti aspetti. È la prima infrastruttura elettrica nell’ambito del fondo Connecting Europe Facility a ricevere finanziamenti per progetti sviluppati da uno Stato membro e da un Paese terzo. Voglio congratularmi con le parti coinvolte per aver dimostrato una fattiva collaborazione e auguro al progetto il miglior successo», ha dichiarato Kadri Simson, Commissaria europea per l’energia.
L’interconnessione, che collegherà la rete elettrica tunisina a quella italiana attraverso un cavo sottomarino da 600 MW, simboleggia anche l’eccezionale livello di cooperazione tra i due continenti e, in particolare, nel Mediterraneo, fra Tunisia e Italia, aprendo l’orizzonte a numerosi altri progetti nella regione, grazie al sostegno delle istituzioni dell’Unione Europea», ha dichiarato Fayçel Tarifa, presidente e direttore generale di Steg.
Il collegamento elettrico di circa 220 km di lunghezza (di cui circa 200 km in cavo sottomarino a una profondità massima di circa 800 metri), 600 MW di potenza e 850 milioni di euro complessivi di investimento contribuirà, inoltre, all’integrazione dei mercati dell’energia elettrica e alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico tramite la diversificazione delle fonti. Elmed consentirà di ridurre le emissioni climalteranti, abilitando il raggiungimento degli obiettivi fissati a livello nazionale ed europeo in materia di energia e clima dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima e dal Green New Deal.
AUTORE. Redazione