In molti si chiedono: ma perché due pompe di calore in un ambiente aperto rimangono accese 24 ore su 24, con un dispendio di energia elettrica? Succede davanti il Pronto soccorso dell’ospedale di Castelvetrano. In principio doveva servire da comfort per chi avrebbe scelto di sedersi fuori, in attesa che il proprio caro venisse visitato in Pronto Soccorso. Ma non solo. Perché quella zona, chiamata “camera calda”, creata davanti l’ingresso dell’area d’emergenza dell’ospedale, serve, soprattutto, per un’altra più importante ragione: una volta giunto il mezzo col ferito, questo viene riparato da vento e intemperie.
Le tende, pian piano, sono scomparse perché non consentivano un passaggio agevole per le ambulanze. Le pompe di calore installate dall’Asp, invece, sono rimaste lì, montate e accese notte e giorno. L’Asp Trapani chiarisce a CastelvetranoSelinunte.it che «la “camera calda” del Pronto soccorso deve essere climatizzata. All’ingresso e uscita sono installate due lame d’aria che delimitano il volume d’aria rinfrescato». Ma funziona così per davvero? Pare proprio di no.
Ecco perché l’Asp ha anticipato a CastelvetranoSelinunte.it che «presto inizieremo i lavori di ampliamento della “camera calda”, sulla base di un progetto esecutivo già ultimato e di un finanziamento di 300.000 euro già disponibile». La “camera calda” sarà ampliata e dotata di porte scorrevoli di ingresso e uscita, con un impianto di climatizzazione ed estrazione dei gas di scarico dei mezzi in sosta.