Rimarrà nella storia di Mazara del Vallo il matrimonio che si è celebrato oggi pomeriggio, tra i ruderi della chiesa di Sant’Ignazio in piazza Plebiscito a Mazara del Vallo.
E’ stata ufficializzata, infatti, la prima unione civile omosessuale. A convolare a nozze, Giuseppe e Antonio di 33 e 29 anni, entrambi dipendenti di una struttura turistica a Marinella di Selinunte. Un matrimonio bellissimo, particolarmente sentito. Le promesse della giovane coppia hanno commosso le centinaia di invitati e curiosi che hanno preso parte alla celebrazione.
Molto toccanti le parole di Antonella Argirò, che ha celebrato su delega del Sindaco, e delle persone più care alla coppia che hanno voluto porgere i loro migliori auguri, mostrando grande stima alle famiglie dei due ragazzi che sono state sempre vicine ai due giovani per tutto il percorso che li ha portati fino al matrimonio.
Sulle unioni civili, istituite in Italia nel 2016 dalla Legge Cirinnà era intervenuto anche il vescovo di Mazara del Vallo: “La legge non può ignorare centinaia di migliaia di conviventi – aveva dichiarato Mogavero – senza creare omologazioni tra coppie di fatto e famiglie, è giusto che anche in Italia vengano riconosciute le unioni di fatto”
Foto realizzate dallo staff del fotografo Giuseppe Arnone di Castelvetrano
AUTORE. Flavio Leone
Scusate visto che le persone anbo sesso si possono sposare x la chiesa lo ammette e nn permettono di fare sposare i divorziati in chiesa nn per giudicare ma sono felice xloro auguroni
Questa è una delle grandi eresie (per nn dire altro) e falsità della chiesa cattolica…..e un esempio di fine dei tempi
Non avete capito cos’è una unione civile.
La chiesa non c’entra un fico secco.
Avete letto di preti?….chiese?
Quelli sono ruderi di chiesa…quindi luogo non consacrato.
Ho letto un commento di un ignoranza assurda. Per informazione di qualcuno la chiesa di sant’Ignazio non è una chiesa consacrata. Inoltre si tratta dei ruderi o per meglio farvi capire dei resti di quella che prima era una chiesa. Il matrimonio gay è stato celebrato soltanto civilmente e non religiosamente cioè invece di dire si davanti al sindaco dentro il comune hanno deciso di farlo tra i resti di una chiesa all’aperto dove potevano invitare tutte le persone che volevano per festeggiare quello che a Mazara del vallo sarebbe stato un evento visto che dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili è il primo matrimonio gay celebrato a Mazara del Vallo. La chiesa e il rito religioso qui non c’entra proprio nulla. la legge dello stato è una cosa e i dogmi religiosi sono altra cosa. I divorziati non possono sposarsi con il rito religioso perché per la chiesa il sacramento del matrimonio come tutti gli altri sacramenti della nostra religione si possono fare una volta sola. Prometti davanti Dio che amerai quell’uomo o quella donna e nessun’altro. Pertanto se si divorzia per la chiesa tuo marito rimane quello. Non quello dopo!
e poi la chiesa approva che i gay si sposino con il rito civile ma non permette loro di sposarsi in chiesa. quindi Non è diverso! Anche i divorziati possono sposarsi con il rito civile la seconda – la terza – la quarta volta o quante volte vogliono.
Leggete bene l’articolo, Giuseppe e Antonio hanno celebrato l’unione civile…. E poi é molto piú corretto a mio avviso che la chiesa faccia sposare le persone a prenscindere dalla sessualità,e comunque ad oggi, nel 2017 che se ne parli ancora come una cosa “extra ordinaria” é assurdo…. Chiunque ha il diritto di sposarsi in chiesa o al comune o a Las vegas
Si tratta di un’unione civile non religiosa!
Auguri! Che si aprino le menti.
Vero, tanti ormai abituati a twitter e chi l’ha visto, non leggono ma sorvolano superficialmente.