«Siate pazzi d’amore per aiutare gli altri», dice Papa Francesco. Le parole del Pontefice rimbombano di più in questi giorni d’emergenza coronavirus, dove le difficoltà delle persone si sono moltiplicate. Ci sono i “nuovi poveri”, gli invisibili, coloro che stanno soffrendo una crisi economica che si traduce spesso nelle difficoltà pratiche di poter consumare un pasto. Ecco, in questo tempo che stiamo vivendo si muovono tante braccia, spesso in silenzio, pronte nello slancio verso gli altri. Ed è quello che ha visto protagonisti oggi i ragazzi scout del clan “Cori Ranni” di Castelvetrano che hanno deciso di dedicare la festa della Liberazione ai più bisognosi. Volti diversi – chi dona e chi riceve – che non si sono incrociati, ma hanno condiviso lo spirito della fraternità nel cibo.

Così i ragazzi hanno preparato a casa chi primi chi secondi piatti e, tramite il Comitato di Castelvetrano della Croce Rossa Italiana, li hanno donati alle persone in difficoltà. Un «gesto d’amore» da una casa all’altra di Castelvetrano, tra persone sconosciute. Alla bontà dei ragazzi del clan Agesci (guidato da Nicola Catania), si sono aggiunte 70 piccole teglie di pasta a forno donate dal panificio “L’arte del pane” di Menfi. Così, prima del pranzo, gli uomini in divisa rossa hanno girato con macchine e furgone tra le vie deserte di Castelvetrano, arrivando lì dove quel pasto con gioia è stato consumato. «Fare opere buone, non solo dire parole che vanno al vento» sono le parole di Papa Francesco. E gli scout del clan “Cori Ranni” e i volontari della Cri hanno dato oggi la loro testimonianza del “fare” verso chi ha bisogno.

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