Tra la maggioranza pentastellata e la minoranza, si sa, non corre buon sangue. E anche durante l’ultimo consiglio comunale non sono mancati gli screzi tra le due compagini. Il Partito Democratico – in un documento – accusa la maggioranza di una «non scelta, di una politica del non fare», in merito alla mozione che il Pd aveva presentato per la destinazione del centro distribuzione Ce.Di. di via Partanna. Il centro – ex proprietà di Giuseppe Grigoli, è oggi gestito dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati. Il Pd vorrebbe utilizzare quel centro come mercato del fresco gestito dall’ente comunale. Ma la mozione non è passata: 8 voti favorevoli (quelli della minoranza) e 15 voti contrari (quelli della maggioranza pentastellata).
«L’aver respinto la mozione è stato argomentato con pregiudizi insostenibili sulla probabile infiltrazione della mafia nel settore dell’ortofrutta e trattative in corso, ancora non concrete, con non si sa bene chi e non si sa bene per cosa che devono restare al momento segrete» hanno scritto i consiglieri Marco Campagna e Monica Di Bella del Pd. Per i due «c’è la solita paura del M5S di compiere scelte importanti su proposte concrete, pur in presenza di una iniziativa di alto valore simbolico volta ad un concreto interessamento per uno dei beni simboli della lotta alla mafia nel nostro territorio». L’Amministrazione comunale, dal canto suo, si è impegnata affermando «abbiate fiducia sul lavoro che stiamo portando avanti». Intanto il Ce.Di. rimane chiuso e inutilizzato.
AUTORE. Max Firreri