locali castelvetranoSe la musica è troppo alta, i vicini non riescono a dormire e chiamano i vigili. Ma poco prima che i vigili arrivano, il volume viene prontamente abbassato. Basta che un “palo” si mette nel posto giusto con un puntatore laser da cinque euro e appena vede arrivare la volante dei vigili, dà il segnale all’interno del locale.

“Ci hanno chiamati per la musica troppo alta…”
“Ma no, come potete constatare, il volume va bene. Sarà stato il solito anziano intollerante, che odia la movida perché non ha più l’età.”
I vigili allora vanno via e il volume viene ripristinato esattamente come prima.

Ma la movida non può fermarsi, perché pare che sia importante per l’economia di Castelvetrano, che si è trasformata nel tempo: prima agricola, poi artigianale, poi municipale (con la pretesa che il sindaco dia lavoro a tutti). Oggi però, l’economia locale sembra aver lasciato il posto all’economia “dei locali”. Con dei “piccoli” effetti collaterali che spesso vanno al di là della musica ad alto volume, tipo fare la pipì o vomitare sui portoni delle case vicine, urlare a squarciagola, frantumare bottiglie e bicchieri, danneggiare le auto parcheggiate o “impegnarsi” in risse furibonde.

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