Ecco la foto del Museo Civico di Castelvetrano, alle ore 11:00 di un giovedì mattina di agosto. Desideroso dopo tempo di far visita al museo della mia città varco la soglia d’ingresso e ad accogliermi trovo una scrivania vuota e un tavolino con sedie. Nessuna traccia di personale

Inizia così la denuncia di Giacomo Moceri, giovane castelvetranese che ha dedicato i suoi studi proprio alla Gestione delle Arti e delle Attività Culturali.  Adesso vive in Veneto, tornato nella sua città per le vacanze estive ha provato a visitare il Museo Civico ma con una brutta sorpresa.

“Attendo – continua Giacomo – provo a richiamare l’attenzione con un “Buongiorno”. Niente. Riprovo con un “C’è nessuno?”. Nulla. Attendo cinque minuti buoni, poi sconsolato, deluso e amareggiato torno verso il portone di ingresso e mi allontano. E adesso mi chiedo se sia normale imbattersi in una situazione del genere. E chiedo a voi che leggete questo post quante volte vi sia capitato di entrare in un museo e trovarlo aperto, ma chiuso”

Giacomo quindi decise di contattare la Commissione Straordinaria che prontamente risponde alla missiva del giovane: “Ho provveduto a segnalare – racconta Giacomo – quanto accaduto presso il Museo Civico alla Commissione Straordinaria, che è stata celere nel farsene carico e di inoltrarla a chi di competenza affinché vengano effettuati controlli. Molto probabilmente non succederà nulla, perché si sa come vanno le cose qui da noi.

Però bisogna provarci a cambiarle, le cose. Non possiamo in eterno lamentarci senza prendere posizioni, senza agire nel concreto. Io ritengo di aver fatto il mio dovere. Non posso accettare, da cittadino prima, da laureato in Beni culturali e disoccupato poi, che chi dovrebbe svolgere un servizio al cittadino e al turista stia altrove durante un turno di lavoro”

 

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