Il termine tecnico è «adeguamento alla normativa in materia di indennità», nella sostanza è un aumento complessivo di quanto viene erogato al mese per sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Ad approvare l’atto è stata la Giunta municipale (alla seduta era assente il vice sindaco Mariano Palermo) che ha rideterminato le indennità, con decorrenza retroattiva, significa a partire da quando gli organi sono stati eletti. Secondo la nuova tabella, al sindaco, ogni mese, spettano 4.140 euro, al vice 2.277 euro, agli assessori 1.863 euro e al presidente del consiglio comunale Mimmo Celia la stessa cifra degli assessori. Importi al lordo, s’intende, che per il 2024 comporterà un esborso in più di circa 24 mila euro.
La notizia ha innescato un chiacchiericcio negli ambienti politici. Il sindaco Giovanni Lentini spiega che è stato fatto un «adeguamento normativo» e che il Comune, entro fine ottobre, parteciperà a un bando per ottenere un contributo sul maggiore onere sostenuto, «il resto dei commenti è solo mal di pancia populistico». «Speriamo in una decurtazione volontaria per dare almeno un segnale positivo – scrive sul suo profilo social la consigliera comunale d’opposizione Enza Viola – siamo fuori dal dissesto ma le casse restano deficitarie». E critiche sono arrivate anche da ex amministratori M5S.
AUTORE. Redazione
Allora i soldi ci sono, possiamo anche sistemare strade e avere i servizi minimi! O dobbiamo avere qualche dubbio?
Viene il dubbio che si entra in politica per interessi economici. Sarei curioso di sapere quanti atti ha già emanato questo consiglio