A Castelvetrano la nomina di assessore di Salvatore Ingrasciotta, in quota a “Prima l’Italia-Lega”, non è andata già a Tony Scilla, ex deputato forzista e coordinatore provinciale del partito. Già da settimane Scilla era in fibrillazione, ancor prima che il sindaco Giovanni Lentini nominasse il quinto assessore. Il posto era conteso tra Forza Italia e il partito il cui leader in provincia è l’onorevole Mimmo Turano, dopo che il quarto posto d’assessore è stato assegnato a Fratelli d’Italia con Davide Brillo. Così come avvenuto in casa FdI, la nomina di Ingrasciotta ha portato Scilla ad arrabbiarsi. «Forza Italia è stata essenziale nel determinare l’unità del centrodestra e l’affermazione della proposta amministrativa che ha portato all’elezione a sindaco di Giovanni Lentini», ha chiarito in una nota Scilla. Pronto a ribadire che «la presenza del movimento azzurro nella squadra di governo cittadino non sarebbe stata, quindi, una “gentile concessione” del sindaco, ma avrebbe rappresentato il legittimo e concordato ruolo che Forza Italia ha conquistato sul campo, con impegno e lealtà». Per Scilla quello fatto da Lentini è stata una «mancanza di rispetto degli impegni».

Ma se Scilla è arrabbiato e rivendica il posto in Giunta ora occupato da Ingrasciotta, la forzista Barbara Vivona, vice presidente del consiglio comunale, è tranquilla. Soprattutto perché pare che il sindaco le abbia detto che verso la primavera potrebbe avvenire un turnover in Giunta, così da lasciare spazio a Forza Italia. Di fondo c’è un partito con più anime: quella che fa capo a Scilla e un’altra (dove c’è la Vivona) che fa capo all’onorevole Stefano Pellegrino. Una arrabbiata perché rimasta senza posto in Giunta e l’altra serena ad aspettare.

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