Cosè una manifestazione?
Manifestare può voler dire, in primo luogo, far conoscere qualcosa a tutti. Un po come in psicologia, quando la possibilità di guarire si lega a ciò che da latente diventa manifesto.
Marciare per le vie di Castelvetrano in nome della legalità e nel ricordo di Falcone, ha una forza simbolica molto alta, visto che si tratta della patria del superboss latitante Matteo Messina Denaro. A chi osserva dallesterno (e non solo) viene spontaneo chiedersi, in unoccasione come questa, come si sia posta la città nei confronti di chi invece incarna i massimi disvalori dellillegalità, avendo potuto peraltro contare su una fitta rete di fiancheggiatori pronti a tutto pur di proteggerlo.
Viene naturale chiedersi perché Messina Denaro riesca ad essere latitante anche negli striscioni di un corteo o nei microfoni di un palco.
Viene naturale chiedersi perché su quel palco gli ospiti di punta non siano stati magistrati, esponenti delle forze dellordine o familiari di vittime della mafia, ma soltanto dei bravissimi attori di fiction che hanno riempito la piazza la mattina del 22 maggio.Viene naturale chiedersi perché al sit-in delle 17,58 del 23 maggio cerano solo cinquanta persone a ricordare la strage di Capaci e la piazza abbia cominciato a popolarsi più di due ore dopo, grazie a dellottima musica dal vivo.
Che risposta dare?
Forse che cè ancora tanto da fare, da migliorare, tanto su cui riflettere. Però ci sono anche insegnanti che si sono impegnati, mettendoci tanto entusiasmo e ragazzi che, pur se con approcci diversi, hanno affrontato il tema della legalità e della mafia con trasporto.
Ci sono stati anche ragazzi in grado di fare autocritica, affermando che bisogna combattere la mentalità mafiosa che è in ognuno di noi. E ci sono stati ragazzi che hanno detto chiaramente cosa ne pensano di Matteo Messina Denaro. Poi ci sono stati gli immancabili commenti su Facebook, tra discussioni e polemiche. Chi ha detto che fare il nome del superboss non serve a nulla, chi invece che associare il concetto di cultura della legalità con la lotta alla mafia sia stato un errore e infine cè anche chi se lè presa con me, visto che sono io quello che ha girato il video:
Per quanto a questo sedicente “giornalista” Morici: ha già imparato ciò che serve per far carriera in certi ambienti settari e capziosi, avendo avuto cura di selezionare a bella posta, immagini e interviste rilasciate con la visione ottica unilaterale e provocatoria del demolitore ad ogni costo.
Nel caso abbiate delle altre immagini che sconfessino quelle contenute nel video, vi pregherei di postarle. Sarei estremamente felice di vedere 500 persone al posto di 50 al sit-in delle 17,58 del 23 maggio. Sarei estremamente felice di ascoltare le parole di Ingroia, di Scarpinato o di parenti di vittime della mafia che raccontano la loro esperienza dal palco della piazza.Al momento però mi sono rimaste in mente le parole di quei ragazzi nel video, alla villa Falcone-Borsellino. Parole di speranza che, al di là delle prevedibili critiche tra gruppi studenteschi, non possono non far riflettere gli adulti. Tutti gli adulti.
Egidio Morici
AUTORE. Egidio Morici
ridicola la partecipazione di politici a manifestazioni del genere, in un paese dove tutti i gravi problemi si minimizzano,dove la mafia fa pagare il pizzo nelle buste paga, altro che non si paga, dappertutto, dai disoccupati che ricevono una sola mensilità o saltano turni tanto hanno i 51 giorni e sempre le stessse facce al lavoro, poi pagano un altro pizzo, politici sempre gli stessi con pacchetti di voti assicurati….altro che pizzo, tasse, tasse, tasse…
e le rate dell’art. 23 dopo mesi, che maturano interessi e poi ti danno 4 soldi decurtati di 50 euro su 400 e grazie devi dire…
poi i politici dicono che l’articolo 23 non serve, pure i giornali , finti moralisti e custodi della democrazia, vd giornale di sicilia,questo disgustoso serbatoio serve, sì a riempire le tasche di politici locali e pagare a prezzo ridotto servizi della comunità, in archivi polverosi e sporcizia varia e non dico il resto…. altro che sedersi e prendere caffè, già ci avveleniamo a solo entrare in certi uffici con la sola aria… e si fa la guerra dei poveri tra disoccupati, allungando contratti e a uso e getta, alimentando illusioni e speranze, se lo volevano chiudere art. 23 dovevano farlo prima….
Sono molto vicino all’uds e alle parole di speranza espresse da quei ragazzi che testimoniano la vera Castelvetrano libera che vuole cambiare e non quella di coloro che parlano di “legalità, (parola che, in un paese come il nostro è ormai estinta, se non per quanto riguarda l’ora legale) e non hanno nemmeno il coraggio di scrivere MAFIA. Però bisogna precisare che anche loro hanno fatto confusione in quanto il movimento dei giovani comunisti di Castelvetrano, aveva distribuito dei volantini nei quali, si attribuiva l’organizzazione del corteo a “Studicentro”, cosa errata. Il corteo è stato organizzato inizialmente da tutte le scuole superiori della Città, attraverso i loro rappresentanti… Poi, per motivi ancora poco noti, è stato attribuito al liceo Scientifico “Cipolla”. Quindi l’organizzazione studicentro è estranea… Chi vi parla, non fa parte di studicentro. Questa è cronaca… Detto questo concordo con quanto il servizio vuole mettere in risalto. A Castelvetrano si ha molta paura… ma nonostante ciò molti ragazzi, come me e come i cari amici di questo video hanno partecipato ad un corteo, simbolo no di legalità ma di ANTIMAFIA.!!!
Confermo integralmente quanto ho precedentemente scritto, nulla aggiugendo di più, poichè la pervicacia faziosa dimostrata da Morici anche in questo articolo, non merita alcun ulteriore commento: “Per quanto a questo sedicente “giornalista” Morici: ha già imparato ciò che serve per far carriera in certi ambienti settari e capziosi, avendo avuto cura di selezionare a bella posta, immagini e interviste rilasciate con la visione ottica unilaterale e provocatoria del demolitore ad ogni costo”.
Franco Messina
sempre più deluso è stanco di queste critiche distruttive che non solo hanno messo in cattiva luce il vero messaggio del corteo ma pure si continua … sinceramente mi sono stancato delle vostre critiche infantili … la mafia nn si racchiude nell’unico nome matteo messina denaro e a mio avviso è stato corretto non scrivere nei cartelloni il suo nome appunto xk la nostre deve essere un modificarci … noi siamo il futuro siamo noi k dobbiamo cambiare e debellare in noi la mentalità mafiosa che è più dannosa dello stesso matteo messina denaro xk permetterebbe a lui e k per lui di continuare … noi dobbiamo tagliere le radici per arrivare a far morire l’albero… e si da il caso k le radici siamo noi ( intendo la nuova società) … per quanto mi riguarda la presenza delle istituzioni è stata molto significativa in una manifestazione come questa … uno xk rappresentano tutti i cittadini condividiate o meno loro sono stati eletti dai CITTADINI DI CASTELVETRANO e ci rappresentano … chi pensa che la loro presenza era inutile o quanto meno si è addirittura protestato contro le istituzioni presenti al corteo non fa altro k favorire la mafia xk scusami la mafia cos’è se non un’anti-stato???? rispondendo alla provocazione k poi è stato riconosciuto solo il liceo scientifico e ci credo dov’erano i presidi delle altre scuole ??? i professori del progetto legalità delle altre scuole??’ la domenica sera chi era presente dei ragazzi se non una buona rappresentanza del liceo scientifico?? sempre la domenica è venuto il preside del “mio” liceo con una delegazioni di prof e gli altri??? con questo concludo non ho più intenzione di sentire critiche infantili e distruttive …. penso k prima di scrivere,accusare,giudicare si debbano conoscere i fatti e averne le prove … sicuramente nell’organizzare questo primo corteo partito dagli studenti del liceo scientifico sarà stato commesso qualche errore che non metto in dubbio ma almeno NOI ci abbiamo provato !!!!
Il Liceo Classico era presente… sia alle riunioni organizzative, sia alla manifestazione.
Il 22 maggio sul palco (anche se in disparte) era presente anche il Preside Prof. Fiordaliso oltre a me in qualità di rappresentante d’Istituto… Sicuramente bisognava citare i presenti (anche LIBERA aveva partecipato alle riunioni organizzative) e ricordare che la manifestazione era stata organizzata (per carità, chi più chi meno) da più realtà scolastiche. Speriamo che ogni anno si possa ripetere questa esperienza…e perchè no, modificarla affrontando anche con una maggiore incisività il tema della MAFIA qui a Castelvetrano. A mio parere ancora si ha paura….. Comunque su una cosa sono d’accordo con Vincenzo…almeno si è provato a far qualcosa!!! Su questa linea spero si vada avanti sia parlando di Legalità che di vera ANTIMAFIA. Qui castelvetrano libera. Saluti.
in una terra dove i problemi sono sempre minimizzati come se viviamo in SVZZERA e no in CVETRANO TP, che cosa vuoi che cambi, se per i nostri amministratori tutto va bene.ora ci sono centri antidroga con certi sacerdoti di grido, quando questo problema è stato sempre un tabù e guai a parlarne, un ex sindaco ha avuto 6 anni per questo reato e nessuno dice nulla, neanche se avesse spacciato noccioline…l’unica verità è che questo paese è ipocrita…affrontiamo i problemi di petto anzichè trincerarci .in vuote parole.risaniamo tutto il paese, non solo zone aristocratiche e i quartieri rugna nel dimenticatoio, dove elementi mafiosi spiccano e tutti li cercano per strappar voti. puliamo il consiglio con un solo mandato non che ci teniamo le stesse facce parolaie x anni luce ….