Una ragazza di 16 anni, studentessa del Liceo Scientifico di Castelvetrano, avrebbe tentato il suicidio lasciandosi cadere dal secondo piano dello stesso istituto.
Dalle prime informazioni, pare che il fatto sarebbe accaduto intorno alle ore 14:15. La giovane avrebbe riportato diverse fratture ed è stata trasportata d’urgenza al Trauma Center di Villa Sofia a Palermo con l’ausilio dell’elisoccorso.
Pare che la caduta della giovane sia stata rallentata da una rete elastica che delimita un’area dell’istituto.
AUTORE. Redazione
Dobbiamo sentirci addolorati per ciò che è successo e dobbiamo sperare che la giovane studentessa si rimetta presto e guarisca le sue ferite, anche quelle dell’anima.
Ma dobbiamo anche ritenerci tutti responsabili per quell’atto di autolesionismo consumato all’interno del nostro prestigioso istituto scolastico, quel tanto che ci dia quell’empito di solidarietà per una tremendo atto provocato dalle fragilità dei nostri giovani e che ci conduca a comprenderne e condividerne le motivazioni.
Così tentare di contrastare un drammatico problema che, ripetendosi periodicamente e troppo spesso, offende la nostra sensibilità sociale.
E’ compito di noi adulti, specie quando assurgiamo al ruolo di educatori ed insegnanti, offrire un impegno maggiormente proteso ad evitare quello che appare il nostro clamoroso fallimento di uomini consociati in un sistema che dimostra sempre di più la propria inadeguatezza.
Di quel gesto brutale siamo tutti responsabili per il tipo di società che abbiamo costruito per i nostri figli. Una società che mostra le affannose difficoltà esistenziali dei più fragili che di più subiscono l’impoverimento dei valori e la perdita di punti di riferimento virtuosi.
Ci si dovrebbe augurare che non ci sia un’atteggiamento di resa, ma di reazione propositiva da parte del mondo adulto che deve porre in atto tutte le contromisure per evitare che accada di nuovo un evento così sconvolgente.
Un’alleanza solidale fra uomini di buona volontà potrebbe essere socialmente utile, così come quando alcuni anni fa, venne costituita un’associazione di genitori intestata ad una giovanissima vittima di autolesionismo.
Riflettiamo insieme su un evento così drammatico, diamo solidarietà alla famiglia della ragazza, ma rendiamoci conto che tutti siamo colpiti dal fallimento della società che rappresenta anche la nostra incapacità e il nostro fallimento.