Se si pensa che vivere in una piccola gabbia di ferro, senz’acqua, con una ciotola di latte rancido macchiato di verde e carne putrida ripiena di insetti, sia per un cane la peggiore delle condizioni possibili, ci si può anche sbagliare. C’è di peggio.
Soprattutto se la gabbia è tenuta sollevata dal terreno e anche la base altro non è che una rete di ferro. Una rete sulla quale c’è qualche pezzo di legno dove il cane tenta di poggiare le zampe per evitare che scivolino giù, impigliandosi tra le maglie.
Certo è difficile capire se sia andata peggio a lui oppure ad un altro cane poco lontano, legato al collo con una catena cortissima e costretto a dormire sui propri escrementi che hanno ormai saturato abbondantemente il poco spazio disponibile.
Purtroppo però questa è solo la punta dell’iceberg rispetto all’inferno che è stato scoperto in una zona tra le campagne alcamesi, dove sono stati trovati più di 10 cani, in maggioranza incroci di razza pitbull, lasciati in uno stato pietoso e con evidenti segni di maltrattamento.
Ad accorgersi della presenza del lager sono stati alcuni turisti che hanno avvertito le associazioni animaliste. Delegazioni della sezione provinciale della Lega Italiana Diritti Animali, dell’ Organizzazione Internazionale Protezione Animali e della Lega Animalisti Italiani Castelvetrano, hanno fatto un sopralluogo ed è scattata subito la denuncia alla stazione dei Carabinieri di Alcamo che, guidati dal Maresciallo Giuseppe Balducci, sono prontamente intervenuti, rendendosi subito conto dello stato in cui si trovavano gli animali. I carabinieri hanno poi fotografato uno ad uno tutti i cani, verbalizzando con attenzione le loro condizioni e, attraverso la consulenza di un geometra, sono riusciti a risalire al proprietario del terreno, un quarantenne che è stato interrogato nella caserma di Alcamo e del quale i militari non hanno ancora fornito le generalità.
Al momento non si sa se gli animali, risultati sprovvisti di microchip, fossero appartenuti tutti al proprietario del terreno e per quale motivo si trovassero lì. Certo è che, a parte quelli di grossa taglia che date le ferite riportate potrebbero essere stati impiegati nei combattimenti, erano presenti anche cani più piccoli, sempre in gabbie anguste e in pessime condizioni. In tutta la Sicilia però non si è trovata una sola struttura che abbia posto per ospitarli. La prima disponibile pare si trovi in Calabria, convenzionata col servizio pubblico.
Dal canto loro, le associazioni animaliste hanno comunicato con decisione che si informeranno sul loro stato di salute, monitorandoli attraverso le associazioni di riferimento del luogo.
“E’ difficile dimenticare gli sguardi di quei cani e i loro guaiti mentre ci allontanavamo da quel lager verso la caserma dei carabinieri – riferiscono gli animalisti, visibilmente scossi – è un’enorme tristezza che non può essere resa da nessuna fotografia”.
Egidio Morici
www.500firme.it
l’uomo nel suo grande oblio di prepotenza dimostra ogni giorno la sua bestialità.
si cerca di fare ciò che nel proprio limite possa garantire a questi animali i loro diritti, ma si sbatte continuamente il muso in un muro di brutalità, mi vergogno enormemente di far parte di una categoria che si appropria di un potere che nessuno gli ha concesso, uomini di che????
spero la via giusta possa essere trovata per fare scontare alle vere bestie una pena degna del loro delitto, sono pronta in prima persona a rendermi disponibile per qualsiasi aiuto necessario a questi animali ignari che la vita per loro può anche essere serena,
la tristezza nei loro occhi è visibile solo all’uomo che li ama veramente, e nn permetterebbe mai tale sacrilegio.
cheido giustizia a gran voce giustizia per chi nn può chiderla.
“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno agli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale”.
L’art. 544 quinquies, introdotto dal’art. 1 l. 20 luglio 2004 n. 189, sanziona, rispettivamente al primo al terzo e al quarto comma, quattro nuove autonome fattispecie delittuose, destinate a prevenire e a reprimere il fenomeno, diffuso soprattutto, perché fonte di guadagni, nel contesto della criminalità organizzata, dei combattimenti e delle competizioni sportive clandestine tra animali: la promozione, direzione o organizzazione di combattimenti o competizioni non autorizzate che possano mettere in pericolo l’integrità fisica; l’allevamento o l’addestramento di animali destinati a partecipare a combattimenti; la prestazione del consenso, da parte del proprietario o detentore dell’animale, al suo impiego in combattimenti o competizioni tra animali non autorizzate; l’organizzazione o l’effettuazione di scommesse sui combattimenti e sulle competizioni non autorizzate tra animali. In questo articolo è molto evidente l’intenzione di contrastare l’illecito sfruttamento degli animali ed emergono esigenze di repressione tipicamente connesse alle attività criminali. La norma punisce con la reclusione da uno a tre anni e con al multa da 50 mila a 160 mila euro la condotta di chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni tra animali non autorizzate, tali da metterne in pericolo l’integrità fisica. Ancora una volta, dunque, le condotte di organizzazione sono messe al centro della fattispecie, la quale, però, prima ancora di guardare al livello di pericolo, da ritenersi concreto, cui sono esposti gli interessi animali, punisce i combattimenti e le manifestazioni non regolarmente autorizzate.
hai ragione,non essere offensivo,bastardi…
bastardo è la definizione volgare di un incrocio di più razze canine,feline…etc…ed umane.
il mio bastardo è rivolto proprio a quest’ultimo,sicuramente sarà un incrocio tra un pezzo di m…..ed una cosa inutile,cioè un nuddu immiscatu cu ‘nnenti.
la cosa giusta da fare sarebbe ritornare alle leggi Salomoniche,occhio per occhio e dente per dente,rinchiuderlo dentro una gabbia di rete elettrosaldata sotto il sole con una catena legata alla …… e dargli da mangiare una volta alla settimana…
spero di non essere stato offensivo.
E’ vergognoso! Ma come si fa a trattare così gli animali! Dico che chi ha fatto questo meriterebbe la stessa sorte di queste povere bestiole, una multa salatissima e carcere a vita!!!!!
VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pazzesco… la gabbia è sollevata per permettere alle feci di cadere fuori! Così quel buon samaritano che li accudiva non doveva ritornare dopo 3 giorni per liberare i cani dalla m…a!!!
L’uomo ha stracciato il “contratto” che aveva stipulato con la natura e con gli animali.
In passato si uccidevano i bisonti e si facevano danze e disegni dell’animale per rispetto verso l’anima dello stesso. Tutto era un insieme e noi ne facevamo parte.
Adesso il genere umano dell’Homo Sapiens crede (non tutti per fortuna) che gli animali e la natura siano una commodity da sfruttare. Dobbiamo rivedere, se non tutto, sicuramente molte cose.
Sono certa che se le le sanzioni fossero commisurate alle atrocita’ ,(ovvero: occhio x occhio, dente x dente) questi maledetti bruti ci penserebbero due volte prima di commetterle!!!|!
Attiviamoci tutti per inasprire le pene con una bella e ricca raccolta di firme!
Altro che Tornatore cara Patrizia…
“Australia, uccisi 140 canguri per una gara d’auto”
Centoquaranta canguri australiani sono stati uccisi per permettere il regolare svolgimento della corsa di V8 Supercar “Bathurst 1000” di Mount Panorama. Il comune di Bathurst ha ordinato l’uccisione di 140 esemplari Eastern Grey per il timore che l’elevato numero di marsupiali presenti nell’area avrebbe potuto mettere a rischio il regolare svolgimento della competizione. Nell’edizione 2007 della corsa un canguro era stato filmato che saltellava sulla pista fra le auto in corsa, prima di balzare sopra una barriera. Verdi e ambientalisti hanno espresso preoccupazione per i cuccioli nel marsupio delle madri abbattute e condannano l’uccisione come “inumana e non necessaria”. “Il massacro di 140 canguri e dei loro cuccioli a causa di una corsa d’auto non è giustificato”, ha detto il deputato verde Lee Rhiannon che considera la decisione del comune una reazione impulsiva quando sarebbe stato sufficiente organizzare un sistema di recinzione. Un portavoce del Comune ha replicato che la popolazione di canguri è notevolmente aumentata e sarebbe stato impossibile tenerli a distanza.
tornatore è solo uno dei grandi personaggi che popolano questo mondo di idioti, tutto ciò che succede ad ogni singolo animale, sia pure dall’altra parte del mondo è raccapricciante insignificante e vergognoso, ancora una volta la razza umana si tinge di nero; uomini che sventolano ideali ma non hanno idea di cosa significhi LA VITA per ognuno degli esseri che popolano questa sfortunata terra, che si trova a fare da balia a gente che cerca di giustificare comportamenti che hanno solo una spiegazione, nessuno è padrone di un potere che che non gli è stato dato.
mi auguro che per chi ha causato la sofferenza di questi animali innocenti il giorno del giudizio sia vicino e che DIO se ne ricordi