Che il tempo sia di gran lunga cambiato ormai il nostro paese ne è assolutamente cosciente, che non esistono più le mezze stagioni adesso non è più un modo di dire, ma che la scienza abbia dato una spiegazione all’anticipo di queste primavere ci fa rimanere come allocchi, noi che abbiamo sempre iniziato la nostra il 21 marzo…
Ieri, domenica 20 marzo, alle cinque e mezza del mattino si è verificato l’equinozio di primavera, cioè quell’evento astronomico che coincide con l’inizio della primavera.
Contrariamente a quanto siamo abituati a credere, per il prossimo secolo a venire la stagione non cambierà il 21 del mese, e questo perché l’equinozio di primavera non cade ogni anno nello stesso giorno. È infatti una cosa che dipende dalla rivoluzione della Terra, e nonostante per comodità si dica che le stagioni cominciano il 21 del mese , le stagioni non sono determinate per convenzione.
Facciamo un pò di astronomia:
Autunno e primavera iniziano nel giorno dell’equinozio, ovvero quando giorno e notte hanno uguale lunghezza.
Estate e Inverno iniziano invece nel giorno del solstizio, nel quale le ore di luce sono rispettivamente al loro massimo o al loro minimo.
A loro volta, equinozi e solstizi sono determinati dalla posizione della Terra nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole.
Sia gli equinozi che i solstizi avvengono in un istante preciso, che è quello in cui astronomicamente inizia la stagione successiva (quindi non in un giorno): quell’istante può variare di anno in anno di un paio di giorni a causa della diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario (la stessa ragione degli anni bisestili). In Italia, tra il 20 e il 21 marzo la primavera, tra il 20 e il 21 giugno l’estate, tra il 22 e il 23 settembre l’autunno, tra il 21 e il 22 dicembre l’inverno.
Il prossimo cambio di stagione, col solstizio e l’arrivo dell’estate, avverrà invece la sera del 20 giugno 2016.
Se quindi quest’anno e per altri cento anni la nostra stagione più dolce arriverà con un giorno di anticipo non consideratelo come un evento paradossale ma solo un ciclo astronomico che la terra compie e nonostante abbiamo sempre pensato per convenzione, il contrario la natura è sicuramente molto più precisa delle nostre abitudini.
Ci vediamo nel 2102 per chi volesse rimanere attaccato alla tradizione e inaugurare la sua primavera il 21 marzo…intanto lei è arrivata un giorno prima sicuramente non per gli eventi climatici che stanno sconvolgendo le temperature ma perchè la terra ieri ha avuto il giorno e la notte della stessa lunghezza… mettiamola così.
AUTORE. Patrizia Vivona