Botta e risposta a Campobello di Mazara tra il consigliere comunale M5S Tommaso Di Maria e il sindaco Giuseppe Castiglione sulla contrazione di un mutuo di 2,551 milioni di euro alla Cassa Depositi e Prestiti per ottenere liquidità di cassa al fine di far fronte al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili. La maggioranza in consiglio ha detto sì. «Non è la prima volta che l’Amministrazione Castiglione ricorre all’anticipazione di liquidità – scrive Di Maria – infatti, nel giugno dell’anno 2016 è successo un’altra volta, stavolta per 1,9 milioni di euro, adducendo la stessa motivazione, ovvero la necessità di pagare i debiti contratti con i professionisti ed imprenditori».

Il consigliere pentastellato Tommaso Di Maria.

Per Di Maria «se il mutuo da 1,9 milioni è stato davvero destinato a pagare i debiti, contratti fino al 2016, ci si chiede come sia possibile accumulare in 2 anni altri 2 milioni e 551 mila euro di nuovi debiti, in assenza di nuovi servizi erogati alla città?». Per il 2018 in bilancio è stata previsto un incasso di 73 milioni 129 mila euro come entrate. «Le somme per onorare i debiti vanno ricercate all’interno del bilancio»spiega Di Maria. Secca la replica del sindaco Castiglione: «L’anticipazione della liquidità di cassa è uno strumento previsto dalla normativa nazionale e varato nella legge di Bilancio 2019 al fine di dare la possibilità a tutti gli enti locali di superare le criticità finanziarie derivanti dai minori trasferimenti e dalla mancanza di entrate contributive, accendendo mutui a tassi vantaggiosi con la Cassa Depositi e Prestiti al fine di onorare tutti i debiti certi, liquidi ed esigibili del Comune al 31 dicembre 2018.

Il sindaco Giuseppe Castiglione.

Si tratta, quindi, di un’importante opportunità finanziaria a cui peraltro hanno fatto ricorso quasi tutti i comuni della Sicilia e che darà la possibilità al nostro ente di poter soddisfare entro 30 giorni il pagamento di debiti regolarmente assunti nei confronti di fornitori o professionisti, immettendo quindi liquidità nell’economia locale e scongiurando anche gli inutili costi derivanti da eventuali decreti ingiuntivi per ritardo nei pagamenti». E il sindaco conclude: «Criticare duramente una scelta così oculata e attenta a tutelare sia il nostro Comune sia i creditori rappresenta dunque, da parte del consigliere Di Maria, un’ennesima dimostrazione della sua grande mancanza di responsabilità nei confronti di tutta la cittadinanza campobellese».

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