Dopo il “presidente operaio” e il “presidente ferroviere”, Berlusconi oggi si trasforma in “presidente antimafioso“.
La tv è già riuscita a convincere gli italiani che i gravi scandali politici altro non sono che inutile gossip, che occorre limitare le intercettazioni per difendere la privacy dei cittadini, che i napoletani hanno risolto il problema dell’immondizia e gli abruzzesi quello della casa.
E dato che il 65% degli italiani si informa solo con la televisione e finora si sono bevuti ogni cosa, perchè non provare il grande salto? Perchè non tentare di conquistare anche l’antimafia?
Ormai lanciato nel suo esponenziale delirio di onnipotenza, il signor B ci riprova. Sa benissimo che i suoi telespettatori senza memoria, dimenticheranno presto le puntate precedenti, subendo quel revisionismo tipico che da anni forma alla non resistenza. Cosa importa di Mangano, Dell’Utri, Cuffaro e gli amici degli amici? Tutto è possibile nella squallida Italietta del grande fratello, fatta di calciatori e veline, di carfagne e lotterie, di giornalisti portavoce e autocensurati, di polemisti e teleimbonitori che ricominciano dalla Sicilia. Insomma quell’Italia ancora divisa tra coloro che lavorano per l’establishment e quelli che prima o poi ci lavoreranno.
Un’Italia in cui solo due persone su dieci comprano giornali, ancora meno leggono libri e a navigare sul web sono i soliti quattro gatti. Se poi ci togliamo quelli che usano internet solo per scaricare il video della scimmietta che impenna sulla vespa, appare subito chiaro che c’è una massa pronta ad abboccare a qualsiasi richiamo catodico. La vera maestra è la televisione. “Cattiva maestra” direbbe Popper, oggi berlusconizzata e soprattutto unica, in linea con la riforma Gelmini. Una maestra che forma ed informa, che detta mode e interessi, che decide cosa è giusto e cosa no.
Se con uno strumento così si è riusciti a trasformare il conflitto d’interessi in un tormentone ormai demodè, si può anche far credere agli italiani che solo Papi è il vero antimafioso, dai tempi di Falcone e Borsellino ad oggi.
Basta qualche frase ad effetto come <<difendere i cittadini contro le forze del male, schierando in campo l’esercito del bene>> e il gioco è fatto.
E chi dice che la legge sulle intercettazioni spunta le armi alla lotta alla mafia non può che avere torto, perchè per i reati di mafia le intercettazioni si possono fare. Poco importa poi se la maggior parte di questi reati vengono fuori da intercettazioni che con la mafia, almeno inizialmente, non c’entrano nulla.
Ed ecco allora <<l’antimafia delle leggi contro quella delle chiacchiere>> e il <<piano contro i boss>>, come si legge dal Giornale di Sicilia dello scorso 17 agosto che, come nel celebre romanzo di Orwell, “1984”, si dimostra un perfetto house-organ del potere, snocciolando i numeri e le percentuali fornite da Maroni sul successo della lotta al crimine.
E’ un quotidiano curioso il Giornale di Sicilia che, nella sua piena emozionale nei confronti di Berlusconi, alterna emergenze rifiuti e promesse dei fondi per l’isola con una rapidità che potrebbe far pensare ad una forma di comunicazione ricattatoria tra il potere siciliano e mamma Roma. Una sorta di pubblico pizzino a più pagine? Chissà!
Intanto il senatore Farina del Pdl, da sempre contrario al 41 bis, visita i boss in carcere, raccogliendo le loro proteste contro questo “inasprimento”. I mafiosi confessano al buon Renato che preferirebbero la pena di morte a quella che definiscono una vendetta e una situazione peggiore di Guantanamo.
E Farina di queste cose se ne intende, visto che nel 2007 ha patteggiato una pena di 6 mesi di reclusione per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar, l’imam egiziano sequestrato a Milano con l’aiuto del Sismi, deportato in Egitto e torturato per sette mesi.
Lo zio Renato si mostra comprensivo e offre la sua spalla agli 82 detenuti al carcere duro.
Si lamentano tutti. Tranne uno: Totò Riina, che invece dice di essere ben trattato e curato. Che sia un’altro messaggio alle istituzioni? Oppure semplicemente sono cambiate le cose rispetto ad alcuni anni fa, quando invece dichiarava di essere trattato come un cane? Non lo sapremo mai.
Ad oggi si sa solo che il progetto del premier per sconfiggere la mafia durerà quattro anni.
Ci riuscirà? Forse si, forse no. Gli italiani sono disposti a seguire tutte le puntate per vedere come va a finire?
Se le trasmetteranno in orari diversi dalle altre soap di decennale tradizione, perchè no?
Egidio Morici
www.500firme.it
stucchevole comportamento…….soffro a vedere castelvetrano ridotta a un colabrodo di schifezze……. ma dove sono politici e sindacati per reaggire con unosciopero generale per difendere la dignità di questo paese……
Certo che chi scrive l’articolo si contraddistingue per la sua disarmante presunzione….lasciare intendere che gli italiani sono una popolazione di ignoranti, beh ce ne vuole di fegato. Sono in pochi a leggere i giornali, ancora meno a leggere i libri e navigare sul web….quasi nessuno…”la vera (ironicamente parlando) maestra” è la televisione ma anche tutta quella stragrande maggioranza di giornalisti (compreso l’autore di quest’articolo) che indirettamente si proclamano “paladini della giustizia” illuminando i nostri occhi e tentando di svegliare le coscienze di noi “poveri ignoranti”. Il motivo per cui non si acquistano giornali è esclusivamente da attribuire alla categoria di chi scrive sulla carta stampata, quindi sarebbe meglio recitare un solenne “mea culpa” piuttosto che continuare a far gossip sfrenato e sconsiderato, distorcendo le notizie a secondo se si faccia parte della fazione politica di destra o di sinistra, arrivando addirittura a fotomontare diapositive per inguiare o ricattare qualche illustre personaggio. Ma dimentico che siamo in democrazia (al contrario di qualcuno che sostiene di vivere sotto un regime dittatoriale) “tutto è lecito in questa squallida italietta” fatta di calciatori e veline, di superenalotto, di Carfagna e di La Farina ma anche di giornalisti “portavoce” intenti a divulgare le loro notizie in maniera manipolata e disonesta e di uno stato le cui scene politiche sono state calcate dal transgender più titolato d’Italia che è stato uno dei fautori per l’approvazione della legge sull’indulto (con le sue tristissime conseguenze) e colpevole di aver firmato la proposta di legge “Norme in materia di diritti e libertà delle persone transgenere”….come se fosse una priorità stabilire se lo Stato debba venire in aiuto, economicamente parlando, a chi abbia intenzione di cambiar sesso, ma per carità!! Uno stato che ha visto tra le proprie “mura” anche la presenza della Sig.ra Staller (alias Cicciolina) che in un’intervista al Corriere della Sera datata 1988 ammise di essere stata invitata a cena e di aver ricevuto avances da parte di diversi parlamentari, praticamente durante tutta la durata del suo mandato. Che figura che fece allora questa “squallida italietta”!! Cicciolina come parlamentare che si è appropriata ingiustamente dei miei soldi e di tutti gli altri italiani per cosa? Per aver sessualmente allietato più di qualche personaggio politico all’interno di Montecitorio. Vergogna, assolutamente vergogna!! E noi stiamo ancora a parlar di prostitute, di Carfagna o di Berlusconi che ama frequentarle?
Scusi Enrico, io ho letto bene l’articolo e non ho ravvisato nell’autore tutta questa presunzione di cui lei parla. I dati sull’acquisto dei giornali o dei libri si possono trovare in mille fonti, non li ha certo inventati lui. Poi, mi scusi, quali sarebbero le notizie distrorte nell’articolo? Ma non è che anche lei sta cadendo nell’ossessione di Berlusconi che vede comunisti dappertutto? Lei parla di Cicciolina, di indulto, di transgender ecc… Cosa vuol dire? Guardi che la moda di reagire alle verità su Berlusconi, elencando le colpe della sinistra è già vecchia. Forse il discredito su chi critica berlusconi è un pò più attuale, però ci vogliono argomenti… e lei non è che ne abbia molti. Poi, se le sta antipatico il Morici è un’altra storia. Ma non ci fa una bella figura criticandolo come paladino della giustizia. Io ho solo letto dei fatti e qualche commento critico o ironico. Non capisco che tipo di mea culpa dovrebbero fare quelli che scrivono questi articoli. Ovviamente sono assolutamente d’accordo con lei sull’inopportunità di Cicciolina o dell’indulto. E mi permetto di ricordarle che se non fossero stati inclusi anche i reati finanziari, per graziare gli amici di berlusconi, l’indulto non sarebbe passato, perchè forza italia non lo avrebbe votato. Saluti
Beh se lei pensa che il giudizio del Sig. Morici sia neutrale, faccia lei. Il parere è soggettivo, non necessariamente ciò che vede lei devo riscontrarlo io, le pare? A me sembra decisamente “di parte”, permeato da un tono ironico, sarcastico e pungente. Forse lei fà parte della categoria di coloro che lavorano per la carta stampata, per cui probabilmente ecco il motivo della sua riflessione. Personalmente non stimo Berlusconi, caro Sig. Alessandro, se questo vuole asserire in pubblica piazza e non vedo comunisti da nessuna parte, semmai ne fossero rimasti. Il Sig. Morici asserisce platealmente che gli italiani sono ignoranti perchè leggono poco e guardano parecchia televisione, se a lei quest’affermazione non la tocca, in me suscita tanto fastidio. Come se l’informazione “vera” fosse appurabile solo sui giornali perchè in tv è tutto manipolato, come se il termine “mass media” stesse a contraddistinguere solo i quotidiani, perchè le tv sono tutte nel pugno del Presidente del Consiglio. Se è così….cari giornalisti, salvateci dagli oscuri meandri della tv!! Se in Italia si acquistano meno quotidiani non è certo perchè si è abbassato il tenore culturale di tutta la popolazione (cosa che forse vuol far intendere l’amico Morici) ma perchè sui giornali c’è sempre meno qualità e più gossip, più chiacchiere, più notizie distorte e sempre più foto manipolate. Non a caso i giornali più venduti sono quelli che riguardano il gossip, “la maniera di far cortile” in Italia. E’ naturale che la mia rimane un’opinione così come quella di tantissimi altri italiani che tuttavia non ritengo meritino di essere classificati indirettamente come ignoranti solo perchè preferiscono la tv alla carta stampata. In ultimo, rispondendo alla sua affermazione secondo cui “non ho molti argomenti”, per giudicare l’operato di un governo è indispensabile avere un termine di paragone cui, possibilmente, attenersi. Bene, confrontando l’attuale governo con quelli antecedenti, ritengo che anche prima ci siano stati parecchi fallimenti ed insuccessi, a meno che lei non voglia sostenere che prima di Berlusconi era tutto “rose e fiori”, “benessere e prosperità”. Ne avrei tante argomentazioni da addurre, caro Sig. Alessandro. L’indulto è stato votato anche da Forza Italia e dalla destra in generale ma il progetto di legge (anzi di fallimento) è partito da tutt’altra parte e da tutt’altra fazione politica, o sbaglio? Il governo Berlusconi è senza dubbio immorale e corrotto ma quelli esistiti prima non è che siano stati più eccelsi, se ne renda conto. Anche i “sopravvissuti” comunisti sono soliti elencare le colpe del governo Berlusconi per farsi scudo, possiamo rendercene conto anche leggendo i tanto argomentati giornali, per cui non è mica tanto vecchia questa maniera di reagire, al contrario è attualissima. Cordialità.
Enrico, si decida: Morici lascia intendere che gli italiani sono ignoranti , oppure lo asserisce platealmente?
E poi, perchè dovrebbe darmi fastidio il fatto che la gente legge poco e si informa con la televisione? Ne sarei infastidito se fosse stata una cosa inventata dal Morici, ma purtroppo è vero. Diciamo che personalmente non posso che esserne rattristato. Le dirò di più, i dati Eurispes dicono che nelle isole la situazione è anche peggiore, con il 9,5% di coloro che si informano attraverso la carta stampata: quindi meno di una persona su 10!
Ma non è che leggere i giornali sia la soluzione…! Questo non lo penso io, non lo pensa lei ed evidentemente non la pensa neanche Morici, viste le critiche al giornale di sicilia riportate nella seconda parte dell’articolo. Boh, non so che dirle, ma a me Morici non mi è mai sembrato comunista e finora non ho letto suoi articoli che stravolgono la realtà. No, io non lavoro per la carta stampata, ma credo di saper riconoscere ciò che è attinente alla realtà e ciò che la mistifica.
Enrico, purtroppo la realtà è quella che è. Può anche dar fastidio, ma credo che se qualcuno ne parli, seppur con i soggettivi toni che vuol utilizzare, è sempre meglio che niente.
Qui di parte sono sicuramente i nostri giornalisti locali, che scrivono sul giornale di sicilia quello che alcuni vogliono che si scriva e stanno zitti su tante altre cose che pure sono sotto gli occhi di tutti. E vengono pagati regolarmente.
Saluti ancora
Allora ne conviene con me, Sig. Alessandro, nel sostenere che la stampa sia sostanzialmente manipolata? Che il Giornale di Sicilia ma anche la Repubblica (Centro Sinistra), il Manifesto (sinistra)… ogni giornale, persino quelli economico-finanziari o sportivi, scrive ciò che gli pare seguendo una ben precisa linea politica? E mi dica un pò…che genere di informazione è questa? Che informazioni distorte vengono date soprattutto ai giovani che intendono avvicinarsi e dunque acculturarsi di poltica? Che inequivocabilmente ogni redazione giornalistica manipoli la realtà cercando di avvalorare le proprie tesi, siano esse atte a screditare o elogiare qualcuno, è cosa oramai ben nota. Come dice lei (e come riteniamo tutti) non leggere non rappresenta la soluzione a tutti i problemi però non serve nemmeno riportare i dati statistici facendoli seguire da un’affermazione del tipo “il 65% degli italiani si informa solo con la televisione e dato che si sono bevuti ogni cosa”, oppure che ci si “collega al web solo per scaricare il video della scimmietta sulla vespa” non è una soluzione perchè non risveglia le coscienze altrui ma anzi, da come sono formulate le frasi, possono costituire anche una provocazione nei confronti degli italiani che “bevono” e credono a tutto quello che si viene detto in tv. Vede Sig. Alessandro, tale frase formulata in altra maniera non avrebbe suscitato scalpore, ma scritta così lascia un pò perplessi. Sempre secondo il mio parere, ovviamente. Buona giornata.
Ho letto questo scambio di opinioni tra alessandro ed enrico e mi pare di capire che enrico si sia turbato. Quello che mi spaventa però è che la causa del suo turbamento non riguarda un Berlusconi che si proclama antimafioso, pur essendo amico di Dell’Utri e Cuffaro, amiratore dell’eroismo di Mangano; non riguarda nemmeno un Farina (radiato dall’albo dei giornalisti per i motivi che sappiamo) che va a raccogliere in carcere le lamentele dei mafiosi al 41bis. Tutto questo sembra non destare alcuna meraviglia. Ci si meraviglia invece di un commento (che per altro condivido) o dei toni usati da chi scrive l’articolo. Scusate, ma se le cose scritte sono vere io credo che uno può usare il tono che gli pare. E se l’autore vuole mettere l’accento su un disinteresse della gente per l’informazione, a mio parere fa benissimo a scrivere quello che ha scritto. Anzi, è stato fin troppo blando. E poi non aspettiamoci articoli asettici dove si descrivono solo i fatti senza alcuna posizione critica… sono quelli i più pericolosi! Io non voglio fare polemica con nessuno, ma leggendo l’articolo, quello che mi è subito venuto in mente non è stata certo la manipolazione di chi scrive, ma piuttosto che uno come berlusconi, amico di dell’utri, cuffaro, mangano e chissà chi altri, possa dirsi antimafioso!!! Ma dai, è come vedere un macellaio che lotta a favore della dieta vegetariana…!
Non argomento su Dell’Utri, su Farina e su Cuffaro perchè l’oggetto della mia osservazione era ben altro, ossia che l’articolo del Sig. Morici è NETTAMENTE di parte e nessuno può distogliermi dall’avere quest’opinione, le pare? Sig.ra Paola, lei la pensa come il giornalista e condivide le sue osservazioni perchè anche lei è di parte, è ovvio tutto ciò e non posso nemmeno biasimarvi, dal momento che viviamo ancora in democrazia (anche se qualcuno vuol far capire il contrario). Io non sono berlusconiano e anche se le mie ideologie politiche si manifestano alleate del premier, giudico immorale e non proprio nitida la figura dell’attuale Presidente del Consiglio. Si deve capire che il mio intervento non vuole essere una giustificazione nei confronti di chi si proclama Antimafioso. Però se il Sig. Morici fosse facente parte “dell’altrui sponda” stia ben certa che si sarebbe espresso in tutt’altra maniera. Gli articoli giornalistici dovrebbero essere neutrali, cara Sig.ra Paola, dal momento che ognuno dovrebbe essere in grado di scegliere di sposare le proprie ideologie politiche senza influenze di pensiero altrui. Su quale basi giudica “pericoloso” questo modo di vivere la poltica? Pensa sia meglio affermare “gli italiani se la sono bevuta e continuano a bere” (come se fossero tutti stupidi sul vero senso del termine ed onnisciente solo colui che scrive) oppure “esiste una massa pronta ad abboccare al tubo catodico”? Mi chiedo “a che pro”? Di certo non aumenterà la percentuale di libri venduti o quella dei giornali assumendo queste posizioni. Divulgare le notizie sicuramente, riportare i dati come rispondenti alla realtà è doveroso ai fini di una corretta informazione ma cercare di risvegliare le coscienze altrui alla maniera del Sig. Morici non è un “mettere un accento sul disinteresse della gente”; può costituire anche una provocazione nei confronti di chi si interessa e nonostante tutto si ritrova a leggere queste considerazioni assolutamente blande e prive di neutralità.
visto come la monarchia sabauda con la fredifrega spedizione dei mille, e la repubblica italiana hanno ridotto il belice, sarebbe ora che sindaci e appositi comitati dicessero alle autorità di volere boicottare il 150 anniversario dello stato unitario e che non ci prestiamo a queste farse filopatriottiche,dopo il friuli più civile ci stavamo digerendo gli abruzzi ultrarapidi con berlusconi nei panni della regin margherita–broccoletta.
grazie per la pulitura delle vie del belvedere che sono più decorose e pulite. si dia il via alle altre opere per fare rinascere questa zona .