«Abito al primo piano della palazzina, ogni tanto vedevo questa persona, lo salutavo e nient’altro. Lui rispondeva in maniera cordiale». È questo il commento di Rosario Cognata, l’uomo che vive al primo piano dell’edificio di vicolo San Vito a Campobello di Mazara dove a pian terreno i carabinieri hanno individuato il covo del super latitante Matteo Messina Denaro. «Questo signore abitava qui da circa un anno», ha detto l’uomo ai cronisti. Cognata è arrivato stamattina presso la palazzina con un foglio in mano. È entrato dal cancello del vicolo San Vito che conduce al cortile interno dove, a sua volta, si affaccia l’appartamento a due piani, ed è riuscito mezz’ora dopo.

A Campobello, intanto, due sono state le iniziative di «ringraziamento alle forze dell’ordine e alla magistratura». La prima stamattina all’Istituto scolastico “Luigi Pirandello”, con la partecipazione degli studenti, del sindaco Giuseppe Castiglione, degli assessori e di alcuni consiglieri comunali. «Oggi qui manca la città, perché alla fine i cittadini scelgono di percorrere la strada della non ribellione, scelgono di mettere la testa sotto la sabbia». E il sindaco ha aggiunto: «Abbiamo gioito ieri per la notizia dell’arresto; stamattina, invece, stiamo vivendo un momento di sconforto nel sapere che, a pochi passi da qui, c’era il covo di Matteo Messina Denaro», ha concluso il sindaco davanti agli studenti.

Stasera, invece, presso il vicolo San Vito si è radunato un gruppo di giovani «testimoniare la presenza di una cittadinanza che alza la testa», ha detto l’avvocato Gabriella Barbera.

Rosario Cognata.

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