Un progetto di riqualificazione urbana a pochi chilometri dal Parco archeologico di Selinunte
Cibo e il buon vivere di Sicilia. Giovedì 6 marzo, alle 21, in via Caduti di Nassirya n.3, a Castelvetrano aprirà i battenti “Area 14”, un concept store che ospita punti ristoro conviviali, spazi dedicati alla vendita e alla degustazione di prodotti tipici locali di alta qualità, la libreria Mondadori e diverse aree riservate all’organizzazione di eventi culturali e di business.
L’inaugurazione in forma privata ad inviti è prevista per le ore 18, alla presenza delle autorità del territorio. Alle 21 la struttura aprirà al pubblico.
“Area 14” è un progetto della Gogò spa, società che ha sede a Castelvetrano, di cui fanno parte 24 soci con amministratore unico Stefano Marcenò. Direttore della struttura è Roberto Tangari. Responsabile amministrativo Francesca Rizzo.
Un format innovativo e inedito per il territorio. “Area 14” è uno spazio d’intrattenimento che si propone di diventare un polo d’attrazione turistico-culturale di riferimento per tutta la Sicilia occidentale. Grazie alla sua posizione geografica strategica, in prossimità dello svincolo autostradale A 29 che consente l’accesso a Selinunte, rappresenta infatti una tappa ideale per flussi di turisti italiani e stranieri che avranno la possibilità di pranzare a basso costo e acquistare prodotti tipici e souvenir. Ma la struttura si rivolge anche alle famiglie e ai lavoratori di passaggio, che potranno consumare colazioni e pranzi veloci e pizze a prezzi contenuti, ai giovani più modaioli, particolarmente attratti dai ricchi aperitivi e dai cocktail preparati nel lounge bar e nel sushi-bar, agli imprenditori, che potranno organizzare pranzi e convegni aziendali, e ai ragazzi che potranno partecipare ad eventi ed incontri formativi promossi dalla libreria Mondadori.
Un progetto di riqualificazione urbana. Lo store è ospitato all’interno di un edificio di oltre 2.000 metri quadrati che sorge su un terreno di proprietà comunale a pochi chilometri dal Parco archeologico di Selinunte. La struttura, dal design all’avanguardia, nasce dalla ristrutturazione di un vecchio immobile inutilizzato da anni e rappresenta un importante esempio di riqualificazione urbana. Un investimento di 5 milioni di euro che dà lavoro a circa 40 persone e che vuole rappresentare un vero e proprio volano per l’economia locale.
Oltre il design. Dal punto di vista architettonico,“Area 14” è concepita come un vero e proprio showroom del gusto. L’articolazione stessa degli spazi unita all’eterogeneità dell’offerta merceologica, infatti, la rendono un luogo dal forte impatto emotivo, dove cultura e cultura del cibo s’intrecciano senza soluzione di continuità. La vocazione turistica della struttura è subito evidente dalla collocazione al suo esterno di una riproduzione plastica del parco archeologico di Selinunte. L’interno è invece strutturato come uno spazio multisensoriale, che offre al consumatore la possibilità di acquistare, mangiare e imparare.
Non solo food. Le aree dedicate alla ristorazione sono 4: un bar con pasticceria e gelateria artigianale specializzato nella vendita di rosticceria palermitana e dolci siciliani; un ristorante self-service – take away, aperto tutti i giorni, a partire dalle 12, ideale per pranzi veloci e incontri di lavoro; un lounge bar e sushi-bar, aperti nel finesettimana a partire dalle 16; un ristorante a la carte e la pizzeria curata da Ron Garofalo, chef pizzaiolo stellato del gourmet nazionale. L’area riservata alla vendita e alla degustazione di prodotti tipici d’eccellenza è un emporio che ospita i più prestigiosi marchi della produzione agro-alimentare ed enogastronomica locale e rappresenta uno dei punti di forza di “Area 14”.
La sua particolare conformazione architettonica, infatti, consente ai visitatori la possibilità non solo di acquistare prodotti, ma anche di assistere e partecipare a veri e propri eventi di cultura del cibo. Tutti i prodotti del brand, inoltre, in futuro potranno essere acquistati anche on-line. La libreria, infine, è concepita per rappresentare un vero e proprio punto di riferimento culturale per il territorio. La sua collocazione centrale all’interno dello store, infatti, conferisce al luogo le caratteristiche ideali per l’organizzazione di incontri con scrittori e giornalisti, presentazioni di libri, caffè letterari e attività didattiche rivolte a un pubblico di adulti e di bambini.
Antonella Bonsignore
AUTORE. Comunicato Stampa
Ennesima ostentazione di sfarzo ultramoderno che poggia solo sul ritorno di immagine ed esclusivamente sull’apparenza, mi sembra. Mi chiedo come mai non si tenga assolutamente conto, in contrasto con la nascita di questi centri commerciali futuristici, dell’arretratezza della maggior parte degli abitanti di questo territorio, arretratezza purtroppo mista a povertà economica, oltre che culturale. Mi chiedo che senso abbia continuare ad espandere la zona industriale periferica, quando il centro storico e nevralgico di questa città, sia socialmente che commercialmente, sta morendo nel disinteresse generale. Felice se questo nuovo centro possano dare lavoro, ma ho idea che siano leggermente fuori luogo (e fuori tempo) rispetto ai veri problemi e alle reali necessità della gente di Castelvetrano.
sono d’accordo con Antonio.Mi auguro che non sia “una cattedrale nel deserto”……. Mi auguro di NO!!!!
Io invece penso che sia una bellissima iniziativa. Più posti di lavoro, più centri di ritrovo. Può solo far bene.
X “antonio” e “a.c.”, dicu iu ma chi pinseri vi pigliati si funziona o un funziona, l’investimento è frutto di libere scelte imprenditoriali, saranno cavoli loro no!!!!! mi dispiace dirlo ma sono proprio le vostre opinioni la massima espressione dell’arretratezza culturale da voi citata
Grazie ai grandi industriali di castelvetrano Che stanno portando grandi sashimi professionisti ne cito Alcuin il pizzaiolo Ron garofalo e il barman gioel ragazzi solo grazie a loro
O si fa bene o non si fa bene, il Castelvetranese ha sempre qualcosa da ridire. Sposo in pieno quanto scritto da calò, purtroppo la nostra arretratezza viene da questa mentalità limitata e poco producente che, contraddistingue la maggiorparte delle persone che risiedono in questo territorio.
Ps. Auguri ai soci della struttura.
Siamo nel libero mercato quindi si poteva aprire la qualsiasi, da una rivendita di trattori ad un centro fotocopie, ma:
“Grazie alla sua posizione geografica strategica, in prossimità dello svincolo autostradale A 29 che consente l’accesso a Selinunte, rappresenta infatti una tappa ideale per flussi di turisti italiani e stranieri”
Castelvetrano diventa una TAPPA, non una META, il flusso di turisti si BLOCCA alla svincolo e non entra in centro ne turista ne cash.
Buona fortuna agli imprenditori, che non mancherà loro vista già la trepidazione che precede l’apertura.
Buona fortuna anche a Castelvetrano, ed a chi in paese ci vive e ci lavora, sperando che sopporti anche questa mazzata.
Dalle foto sembra una gran bella struttura, fin troppo bella ed all’avanguardia per il target medio di Castelvetrano e d’intorni.
Un solo auspicio ed un suggerimento, che questa struttura svolga l’attività per la quale è stata concepita, che non si snaturi il senso del cosiddetto centro commerciale naturale e che, in preda all’euforia del momento, non lo si faccia divenire una discoteca o prettamente un locale notturno, che diventi insomma centro d’aggregazione diurno principalmente, notturno perché no, ma per manifestazioni culturali e di promozione del territorio e delle nostre bellezze e bontà.
Per il resto…..in bocca al lupo!
Bla bla bla, bla bla bla. Quanti bla bla bla che sento oggi, anzi, che leggo oggi. Ma avete sempre da ridire? Non trovavo una motivazione valida per criticare questa bellissima iniziativa, onestamente. Voi però a criticare ce la fate sempre. Per me Area14 è un punto di ritrovo bellissimo, esteticamente è meraviglioso. Sono rimasta piacevolmente colpita dal gusto dell’arredamento, chi ci ha messo mano merita davvero i miei complimenti. Il piano di sotto è ampio e pieno di ristoranti, posti nei quali mangiare. La Mondadori per quanto mi riguarda è il fiore all’occhiello. Il piano di sopra è qualcosa di stupendo, da mozzare il fiato, qualcosa che, senza offesa, non mi sarei aspettata di trovare a Castelvetrano. Il bar al piano di sopra offre una vastissima scelta di drink. Il piano superiore mi sa un po’ di pub, di locale notturno, a dire il vero.
Spettacolari le “bolle” di vetro che pendono dal soffitto al centro del locale. Sfarzo senza dubbio, ma non ho nulla in contrario. Se questo può incentivare il turismo (e lo farà, statene certi) e offrire posti di lavoro, allora ben venga!
Tutta apparenza e poca sostanza. Questi centri commerciali ultra mega iper moderno, sono “Non luoghi”, privi di qualsiasi identità culturale o antropologica, di qualsiasi calore umano, di qualsiasi storia o vissuto. Castelvetrano, quella vera, quella del centro storico, sta morendo, abbandonata a se stessa. Forse nessuno se ne accorge. Questo soltanto perchè i suoi abitanti la odiano o sono impegnati a riempirsi le tasche e gli occhi di magnificenza priva di ogni valore intrinseco o antropologico, a discapito di qualsiasi arricchimento culturale e umano. Tutta opulenza fine a se stessa, a mio parere. Ma d’altronde di quello vivono la maggior parte dei castelvetranesi: di vuoto ed apparenza. Auguri a tutti noi.
@antonio hai ragione quando dici che il centro storico sta morendo, ma se lo sta facendo non è sicuramente colpa dell’Area14. Prima dell’apertura di questo locale Castelvetrano era morta già tutta, senza eccezioni. Ricordo che una volta il sistema delle piazze era pieno di ragazzi, quello che un tempo era il Cortez pieno di gente più adulta, ma comunque tutto più o meno lavorava. Anche la piazza Matteotti ospitava molti giovani che passavano il tempo seduti sui gradini davanti la fontana con una vaschetta di patatine fritte in mano, o passeggiavano al corso, ridendo e scherzando su un marciapiede troppo piccolo per il loro numero. Adesso l sabato sera il centro storico è morto, passa solo qualche cane se va bene. Tutti hanno cominciato a spostarsi nei paesotti vicini, qualcuno ha cominciato ad uscire a Gibellina, a Santa Ninfa, altri hanno preferito Mazzara. Adesso ha aperto Area14 che è la novità del momento, palesemente. Vuoi perché ha aperto da poco, vuoi perché ha un arredamento in, vuoi perché siamo tutti un po’ disperati e ci piace vedere qualcosa di più chic e svagarci, ma Area14 piace e per me è solo un bel locale che potrebbe attirare finalmente un po’ di gente. Tutto qui
Mi dispiace deludere chi scrive e pensa che Area14 sia il frutto di investimenti privati e di sforzi imprenditoriali autonomi, senza “aiutini” statali.
Prima di tutto chiediamoci perché 20 imprenditori (soci della Gogò spa) investono 5 milioni di euro in una location storicamente refrattaria a qualsiasi tipo di attività imprenditoriale, vuoi per il pizzo, vuoi per la presenza di un flusso turistico stagionale che non garantisce una continuità di rendimento, anzi. Io credo che un paio di informazioni le abbiamo prese i nostri soci della GoGò prima di aprire.
Due domande poi facciamocele noi; i dati contabili sulla GoGò spa (disponibili a tutti sul sito della camera di commercio) sono i seguenti:
– Il fatturato di GOGO’ SOCIETA’ PER AZIONI O IN BREVE GOGO’ S.P.A. durante il 2011 è rimasto invariato rispetto al 2009
– Il Capitale Sociale di GOGO’ SOCIETA’ PER AZIONI O IN BREVE GOGO’ S.P.A. durante il 2011 è rimasto invariato rispetto al 2009
– Il risultato netto ottenuto da GOGO’ SOCIETA’ PER AZIONI O IN BREVE GOGO’ S.P.A. durante il 2011, dopo gli oneri finanziari, le tasse e gli ammortamenti è diminuito del 72.75% rispetto a 2009.
Si tratta veramente solo di soldi privati?