La calura dell’estate era certo che arrivasse già a giugno ma la manutenzione dell’impianto di raffreddamento dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano è avvenuta soltanto da qualche settimana. Nonostante questo, in molti reparti dell’ospedale l’aria “raffreddata” ancora non arriva creando non pochi disagi ai pazienti. È quanto si registra nel nosocomio di Castelvetrano dove si sono dovuti revisionare i compressori installati sul tetto e l’impianto di raffreddamento è rimasto spento. Così l’Asp Trapani ha fornito alcuni reparti di pompe di calore portatili, ma non per tutte le stanze con pazienti e così c’è chi è stato costretto a portarsi il ventilatore da casa. In altri reparti, invece, come in Ematologia e nella sala consulenze di Cardiologia, nei corridoi e saloni d’attesa per i pazienti si sono dovute aprire porte e finestre con l’aria calda che entra. L’impianto, spiegano dall’ospedale, è stato riacceso, ma il fresco non arriva.
Il caldo, secondo le previsioni, è destinato ad aumentare. Nell’ospedale di Castelvetrano dell’aria condizionata sono soltanto servite il complesso operatorio, la Radiologia, la Rianimazione e l’Utic della Cardiologia. Nel resto dei reparti l’impianto centralizzato è di raffreddamento ed è vecchio quanto l’ospedale, ossia risale a 40 anni addietro, e quando le temperature si innalzano è possibile che va in sofferenza.
All’impianto si sono fatte alcune modifiche ma, a quanto pare, sono servite a poco. Qualche cittadino ha scritto all’assessore regionale alla salute Daniela Faraoni e all’Asp Trapani per denunciare quanto si verifica a Castelvetrano e ha affisso copia dell’email su alcuni muri interni dell’ospedale e negli ascensori. Ma l’affissione è durata poco perchè qualcuno li ha tolti. Dall’Asp Trapani, intanto, fanno sapere che «tutto è stato sistemato e che l’impianto funziona al meglio delle possibilità dell’ospedale».

Un ventilatore portato da casa da un parente di un paziente.